lunedì 3 luglio 2023

Infezioni alle vie urinarie: ecco perchè ci si ammala e come ci si cura

 


Le infezioni alle vie urinarie, per quanto fastidiose, a volte anche dolorose, possono anche essere molto frequenti nei due sessi, in particolar modo in quello femminile. Il motivo per il quale la donna soffre maggiormente di tali infezioni è, in parte, riconducibile alla diversa anatomia degli organi di pertinenza della donna rispetto all’uomo. Nella donna infatti l’uretra, quella particolare struttura che veicola, dalla vescica, l’urina verso l’esterno, è più corta rispetto a quella dell’uomo. Infatti, nell’uomo, il canale uretrale misura fino a 20 centimetri, nella donna appena 4 centimetri, a volte anche meno. Questo è almeno uno dei motivi per cui la donna soffre maggiormente di infezioni urinarie, poi c’è il ruolo dei diversi ormoni femminili a fare eventualmente il resto e non solo.

Quando parliamo di infezioni urinarie ci riferiamo alle cistiti, quando ad essere interessata è la vescica, oppure alle uretriti, quando in ballo c’è l’uretra, oppure se ad essere interessato è l’uretere, ci troviamo di fronte all’ureterite, fino alla nefrite e alla pielonefrite, ma in questo caso già ci si riferisce ad un’infezione più complessa e, quasi sempre, da trattare in ambiente ospedaliero, perché in ballo c’è il rene o i reni ed il rischio di incorrere in una manifestazione estrema, come ad esempio, un’insufficienza renale può essere anche un’evenienza non da escludere del tutto.

Tuttavia, solitamente, l’infezione delle vie urinarie è di più facile approccio terapeutico e spesso senza neanche discernere sul tipo di organo interessato, semmai ci si basa sulla sequela di sintomi riferiti al medico il quale si orienta sulle terapie del caso. Solitamente, infatti, il paziente va dal medico e riferisce tutta una serie di sintomi quali,  bruciore quando urina, frequenza insolita delle minzioni con scarsa quantità emessa, a volte crampi al basso ventre, bisogno di urinare subito dopo una minzione, senso di pesantezza come se non ci si fosse liberati dell’urina, sangue nelle urine e/o, urine purulente, dolore pelvico e lombare, a volte brividi, febbre, senso di spossatezza, malessere generale. Se l’infezione riguarda le alte vie urinarie, ai sintomi di cui sopra possono associarsi, brividi, febbre alta, nausea, a volte vomito, dolore lombare e toracico.

Sarà, ovviamente, il medico a prescrivere la giusta terapia, ma non è insolito imbattersi in pazienti che restano insoddisfatti dell’indicazione del proprio medico curante sol perché non ha associato alle terapie e alla diagnosi, un accurato esame delle urine, solitamente urinocultura con antibiogramma, per meglio delineare la situazione. In effetti, l’esperienza del proprio medico è tale che, in soggetti giovani, che non siano andati ricorrentemente incontro a infezioni delle vie urinarie o laddove non vi sia un'indicazione particolare, non serve indagare più di tanto, ben sapendo che, solitamente, a generare i sintomi e la patologia stessa sono forme benigne di infezioni da Escherichia Coli che dall'apparato digerente migra verso le vie urinarie. Solo in quei casi recidivanti, oppure di fronte a pazienti defedati, o affetti da altre patologie anche serie o in presenza di altri sintomi più impegnativi, il medico potrà disporre analisi più approfondite al fine di inquadrare al meglio il patogeno che ha determinato l’evento, ben sapendo che una semplice cistite, oppure una uretrite, se trattata, si risolve al meglio, in poco tempo, ma se trascurata, può interferire sulla funzionalità di organi vicini, appunto i reni, con le conseguenze che abbiamo citato all’inizio.

Non è soltanto l'Escherichia Coli a causare infezioni

E’ del tutto ovvio che non solo l’ Escherichia Coli può essere coinvolta in queste infezioni, pensiamo anche a patogeni del tipo, Proteus, Klebsiella, Enterobacter, Enterococcus faecalis, Pseudomonas. Così come, quando indicavamo le donne più suscettibili a queste infezioni, occorre ricordare che a determinare il maggior problema nelle donne è anche rappresentato dal fatto che  lo sbocco dell’uretra è vicino ad ano e vagina, due aree normalmente popolate da batteri. Altri motivi che aprono la strada alle infezioni delle vie urinarie possono anche essere rappresentati dall’uso di dispositivi intra-uterini, dall’uso del catetere, oppure dall’uso di presidi per l’ incontinenza urinaria e fecale.

Come prevenire e guarire

Per quanto possa essere difficile pensare ad un piano di prevenzione per le infezioni delle vie urinarie, alte o basse che siano, una cosa sembrerebbe utile sempre e non solo per queste patologie. Mantenere sano il nostro sistema immunitario, cosa più facile a dirsi che a farsi, ma questo problema che apre la strada a patologie anche di gran lunga più importanti, è quanto mai trascurato da molti, limitandosi piuttosto a curare le malattie, via, via che si presentano, senza cosniderare che un sistema immunitario forte è alla base del nostro benessere e della nostra salute e quel che è peggio, non tutti sono a conoscenza che stress e ansia protratti nel tempo interferiscono eccome sul nostro sistema immunitario. 

Tornando sulle raccomandazioni generali riguardo alla possibilità di incorrere in una infezione delle vie urinarie, sarebbe utile evitare prodotti che possono irritare l’uretra. Così come indispensabile è sempre una ottimale igiene intima prima e dopo i rapporti sessuali. Per le donne una semplice accortezza durante l’igiene intima, dovrebbe prevedere la pulizia condotta dall’avanti verso dietro per evitare che i batteri presenti nelle feci possano penetrare attraverso l’uretra. In linea generale, sia a livello preventivo che curativo, occorre bere molta acqua, oltre il litro e mezzo che si solito, se va bene, utilizziamo di norma e questo fatto va amplificato ancor di più nella stagione calda. Utile anche urinare frequentemente evitando, quando possibile, di trattenere urine fino a scoppiare. Così come risulta utile anche urinare dopo i rapporti sessuali e, nei neonati e nei pazienti portatori di presidi per l’incontinenza urinaria e fecale, cambiare spesso i pannolini. Tornando agli adulti, non indossare indumenti intimi stretti o in tessuto sintetico, regolarizzare l’intestino. Importante anche quest’ultimo dato, spesso in pazienti che vanno incontro ad infezioni urinari, si osservano anche patologie gastro-intestinali che sarebbe utile monitorare ed eventualmente curare.

Per quanto attiene la terapia, solitamente si utilizzano antibiotici previsti in particolar modo per la loro azione sulle infezioni urinarie, nei casi in cui si vogliano escludere eventuali antibatterici a favore di altri, l’antibiogramma, utilizzato insieme all’uricoltura, risolve il problema. Potrebbe essere utile anche l’utilizzo di antispastici per migliorare la funzionalità e la peristalsi del digerente, in quest’ultimo caso esistono dei farmaci appositi per regolare la motilità intestinale e la peristalsi. Bere, come visto, acqua, durante un’infezione urinaria, agevola la guarigione. Nel caso si siano create le condizioni volte a palesare sintomi ulteriori, l’utilizzo di farmaci supplementari sono sempre possibili, compresi eventuali antipiretici, laddove il medico ne ravveda la necessità.


Fonte: Xagena2022 - Humanitas, 2022 - Inf2022 Uro2022


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