E se per
“uccidere” il cancro ci servissimo di virus “killer”? forse si può, fatto sta
che un gruppo di ricercatori americani ci sta provando e pare stia anche
ottenendo dei risultati insperati nella lotta di quei tumori al pancreas che
reagiscono poco o nulla alle tradizionali terapie anticancro.
Notizie aggiornate in tempo reale sul mondo della medicina, del benessere, delle scoperte medico scientifiche, delle novità farmacologiche e in campo terapeutico, ricordando che i contenuti di questo sito hanno esclusivamente scopo informativo. Le informazioni ivi contenute non intendono in alcun modo formulare diagnosi o sostituire il lavoro del medico, cui sempre rivolgersi in caso di necessità
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mercoledì 23 maggio 2012
martedì 18 settembre 2012
Tumori: uno studio italiano ci induce a ben sperare
La scoperta è italiana e la si deve ai
ricercatori del San Raffaele di Milano che son riusciti, dopo anni di studio, a
scoprire un modo per arrestare il cancro. Secondo gli scienziati italiani, il
modo per bloccare un tumore è quello di affamarlo e per far ciò si agisce in
modo che si blocchi l’afflusso di sangue e relativo nutrimento alla cellula
neoplastica col risultato di assistere al rallentamento della crescita del
tumore fino, in qualche caso, al suo totale blocco.
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giovedì 28 marzo 2013
Tumore all'utero: nuova prevenzione
L’Istituto
Regina Elena ha messo a disposizione un ulteriore strumento di prevenzione del tumore al collo dell’utero, il
secondo cancro della donna per frequenza a livello mondiale, e in Italia
rappresenta quasi il 2% di tutti i tumori maligni femminili. Si tratta del il
co-test, vale a dire pap-test su fase liquida e contemporaneo test virale
(Hybrid Capture 2 – HC2) per il rilevamento di papillomavirus umano.
L’esecuzione di questo test è indirizzato alle donne di età ≥30 anni, al fine
di non medicalizzare inutilmente la fascia di popolazione più giovane, che
presentano altissima positività all’HPV, ma scarsissima patologia pre-tumorale
clinicamente significativa
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sabato 2 giugno 2012
Tumore: una pomata potrebbe pericolosamente favorirlo
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venerdì 30 marzo 2012
Osteoporosi post menopausa: approfondimento su innovativo farmaco Prolia, che pare contrastarla al meglio
Pare stia dando buoni risultati il farmaco sperimentale Prolia, il cui principio attivo e Denosumab prodotto da Angen, immesso sul mercato lo scorso anno ed autorizzato dalla FDA, l'Ente di controllo americano dei farmaci. Ci riferiamo ad un’innovativa molecola capace di bloccare quelle proteine che agiscono da vere
e proprie cellule “mangiaossa” e che di fatto danneggiano fino a distruggere
del tutto l’osso in caso di osteoporosi post-menopausale nelle donne a rischio
di fratture o come avviene in quegli uomini affetti da carcinoma prostatico che
siano in cura con terapia ormonale ablativa.
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venerdì 10 maggio 2013
Lettini e lampade abbronzanti: con l'uso aumento considerevole del tumore alla pelle
Ogni anno,
ormai da diverso tempo, a ridosso della stagione estiva arriva qualche allarme
sulla pericolosità di lettini e lampade solari. Due giorni fa a sollevare la
questione è stata la Food and Drug
Administration che ha proposto di riclassificare le lampade abbronzanti, passando da “basso rischio” a
“rischio moderato”, prevedendo anche una raccomandazione per i più giovani di
non utilizzarle.
martedì 15 gennaio 2019
Supplementi di Omega 3 e vitamina D: non aiutano a scongiurare il cancro e l'infarto
Ma
come, ci hanno bombardato ad ogni piè sospinto sulla necessità,
quasi imprescindibile di fare bisboccia di integratori di acidi
grassi omega-3, aggiunti alla vitamina D. Ci hanno frastornato la
mente ricordandoci il ruolo strategico di queste sostanze, da
reperire non solo in natura, ad esempio nel pesce, ma ancor meglio
sotto forma di preparati, abilmente commercializzati da apposite
industrie al fine di contrastare in maniera efficacissima il cancro e
le malattie cardiovascolari e ora che succede? Non è
scientificamente vero tutto ciò? Assumere regolarmente tali sostanze
non serve proprio a niente?
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martedì 31 gennaio 2012
Depressione: quel "male oscuro" che se non curato può portare al suicidio
Ormai è
più noto come “male oscuro” che depressione ed in effetti per chi soffre di
questa malattia, nelle sue forme peggiori, sa bene quanto oscura sia la realtà
e, soprattutto, ardua la via d’uscita verso la guarigione. Occorre insistere nel definire la depressione una patologia, una patologia
mentale senza per questo scatenare il dissenso di coloro che ne soffrono per la
semplice ragione che una malattia mentale non è solo quella che rende “pazzi”,
ma perché se finalmente veniamo fuori dal concetto che vuole che le malattie
mentali siano solo le “follie”, cominciamo a prendere atto che la depressione,
in quanto malattia, va curata e seguita da uno specialista, prima lo
psichiatra, poi o durante la cura, lo psicologo.
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giovedì 16 giugno 2016
Farmaci contro il colesterolo "cattivo": e se non servissero a niente?
Strana la scienza medica, l'ultimo esempio in ordine di tempo ci viene dalle statine, per anni sbandierate come farmaci non solo in grado di abbassare sensibilmente il colesterolo “cattivo” nel sangue, causa di infarti e ictus, non solo in grado di proteggere l'organismo da certi tipi di cancro, non solo una sorta di toccasana per il nostro corpo nei confronti di altre grave patologie e oggi scopriamo che negli ultrasessantenni e non solo per loro, le statine potrebbero essere inutili e addirittura una recente ricerca scientifica assolverebbe persino il colesterolo Ldl, quello appunto cattivo.
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venerdì 22 febbraio 2013
Ospedali: ecco come si sbriciolano quelli italiani con un terremoto
Se arriva un
terremoto, l’ospedale si sbriciola. Gli ospedali italiani sono troppo vecchi e
il 75% presenterebbe “gravi carenze” in caso di terremoti molto forti, di
magnitudo superiore a 6 della scala Richter. È quanto emerge dalla relazione
conclusiva della Commissione d’Inchiesta del Senato sul Servizio Sanitario
Nazionale, presentata ieri in Senato. Lo stato della sanità italiana si fa
sempre più precario e rappresenta una “conferma della grave situazione di
impoverimento della sanità pubblica”, denuncia oggi Federconsumatori. Intanto a
Roma rischia lo sfratto la Casa di Peter Pan.
sabato 24 agosto 2013
Vaccini: presto quello contro le malattie psichiatriche e non solo...
Un
convegno, quello svoltosi a Milano, dai tratti in qualche modo persino
fantascientifici, eppure, almeno seguendo la notizia Ansa, l’incontro di medici
e scienziati provenienti da tutto il mondo è stato sicuramente foriero di
speranze concrete secondo le quali in un prossimo futuro a determinarlo saranno
sempre di più i vaccini. Ciò in quanto a questi presidi medici sarà affidata la
prevenzione nei confronti delle malattie che sempre di più attentano alla
nostra stessa vita o al nostro benessere. Un esempio? Fra non molto avremo il
vaccino “ritarda-cancro”, un vaccino unico
contro l’influenza, intendendo per unico un vaccino da inocularsi una sola
volta nella vita e, dulcis in fundo, persino un vaccino contro le maggiori e
più gravi patologie psichiatriche.
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lunedì 12 marzo 2012
Cancro al rene: ammessa una qualche relazione con i tradizionali antidolorifici
Il rischio parrebbe fondato, ciò non toglie che lo studio che ha
sollevato il caso, parliamo del lavoro scientifico pubblicato sugli Archives of
Internal Medicine, non dovrà gettare nello sconforto gli assuntori di farmaci
antinfiammatori non steroidei, i cosiddetti fans, che oltretutto non vengono
minimamente criminalizzati dagli scienziati. Semmai sarebbe più corretto
affermare, che l’uso continuo ed in grande quantità di questi farmaci potrebbe
esporre l’organismo ad un cancro al rene.
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giovedì 31 maggio 2012
Spirale uterina: protezione contro tumore della cervice
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mercoledì 27 giugno 2012
Menopausa: inutili i complessi multivitaminici per proteggere dal cancro e dagli infarti
Risulta del tutto
normale per una donna che si avvicina alla menopausa caricarsi di tensioni e di
ansie, ben sapendo che questa fase della vita è quasi sempre costellata da
diversi inconvenienti di natura psico-fisica atteso che il nuovo assetto
ormonale determina tutta una serie di cambiamenti a partire dall’osteoporosi,
fino alla perdita del cosiddetto “ombrello protettivo” che fino all’età fertile
aveva preservato il fisico da tutti quegli eventi cardiovascolari e cerebrali
che attentano spesso alla stessa vita.
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mercoledì 16 gennaio 2019
Di cosa si muore? di infarto sopratutto, un video ci aiuta a capire i segnali più pericolosi
Sbagliato
pensare che nel mondo occidentale si muoia prevalentemente a causa
del cancro e successivamente a seguito di malattie cardiovascolari.
Il cuore, nelle cause di morte al mondo, è al primo posto, seguito
dal cancro e da eventi cerebrovascolari, come l’ictus al terzo
posto. Una
triste classifica ma che al contempo ci offre anche le linee guida
per cercare di prevenire, quanto più possibile, quegli eventi
cardiovascolari che fanno delle malattie ad essi connessi la prima
causa di morte al mondo, con il 44%, dati Istat, di tutte le morti,
che nei fatti significa che su 100 mila abitanti i morti per eventi
legati al cuore sono 148. Si muore quindi di infarto nel 28% delle
morti in Italia, quindi il triste primato spetta anche all’Italia,
a seguire troviamo le malattie neoplastiche e gli accidenti
cerebrovascolari al terzo posto con una percentuale del 13%.
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venerdì 19 luglio 2013
Morbo di Alzheimer: stretta correlazione con il cancro nella terza età, ma c'è una particolarità
La scienza medica sarebbe divenuta ad una importante conclusione, quella che vede due malattie serie, gravi, a volte letali, sempre di più di pertinenza geriatrica. Parliamo del Morbo di Alzheimer, da una parte e del cancro dall’altra. Ma c’è un’inedita evidenza rispetto al passato. Non soltanto entrambe le malattie sono sempre più rivolte alla terza età, ma c’è un fatto davvero singolare.
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mercoledì 16 maggio 2012
Barbecue: è vero che fa venire il cancro? ciò che è vero e non è vero in medicina
In medicina,
così come accade con qualsiasi altra disciplina, il cammino è sempre stato
costellato da verità assolute, da mezze verità, divenute totali, via, via, che
le acquisizioni scientifiche crescevano. Nello stesso tempo, tante credenze e
dicerie, spesso popolari, hanno continuato a rimanere granitiche certezze,
molte volte prive di ogni fondamento scientifico, alimentate dal passaparola
fino, in qualche caso, a divenire solo leggende
metropolitane. Vediamo dunque, alla luce delle tante nuove
conoscenze del pensiero scientifico, di fare chiarezza sulle troppe credenze e
sulle false credenze che, anche quando superate dai tempi, resistono intonse
nonostante le conoscenze attuali.
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mercoledì 20 febbraio 2013
Depressione: il male oscuro temuto dalle donne più del cancro al seno
Lo si
definisce spesso male oscuro e di fatto di oscuro ha proprio il buio oltre le
spesse lenti che dividono la realtà ed il futuro della persona che soffra di
depressione, una patologia che affligge in particolar modo il sesso femminile,
al punto che sono proprio le donne a temerla, addirittura, più del cancro al
seno. Ad aggravare
tale stato ci si mette anche l'errata consapevolezza che hanno molte donne
quando ritengono che di depressione non si guarisce mai del tutto, visto che si
crede, sbagliando, che una volta che ci si ammali nulla è più come prima ed al
massimo, possono venir meno gli istinti suicidari che contraddistinguono le
fasi peggiori e più gravi della malattia, ma di qui a sostenere di poter
guarire dalla depressione ce ne passa.
lunedì 11 luglio 2016
La nuova arma contro il tumore al cervello: l'aspirina
L'acido acetilsalicilico, la normalissima aspirina con l'aggiunta di due principi attivi che ancora non sono stati rivelati, diventa un nuovo farmaco attualmente contrassegnato da una sigla, IP1867B e ci sono molte probabilità che a breve lo diventi. La nuova arma verrà indirizzata contro il cancro al cervello nella sua forma più aggressiva, il glioblastoma con una caratteristica che gli studiosi ritengono molto importante.
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mercoledì 4 luglio 2012
Morte improvvisa cardiaca: tutt'altro che una rarissima evenienza eppure la si considera tale
La morte improvvisa cardiaca è un’evenienza
tutt'altro che rara. Lo dimostrano la serie degli eventi che si verificano ogni
anno. Eppure ancora oggi, nonostante l’ampiezza del fenomeno che coinvolge
vittime di entrambi i sessi, giovani e meno giovani, che in un battito d’ali
passano dalla vita alla morte senza quasi accorgersene, tale circostanza la si
definisce una rarissima evenienza. Possiamo infatti definire raro un evento
che in sette anni fa più vittime dell’ultimo conflitto mondiale in Italia che
si tradusse in perdite di vite umane pari a 443 mila persone in cinque anni?
Sicuramente no, ma quel che stupisce di più è l’evidenza di come la realtà
riportata dai mezzi di informazione in generale, persino dagli stessi medici,
sia più grave del fenomeno stesso quando, addirittura si titola su un giornale la morte di un
giovane che si accascia al suolo privo di vita, come altra vittima innocente di una “rarissima evenienza”.
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