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Vi brucia la bocca, oppure vi fa male, in particolare la lingua, magari associato il tutto ad un dolore riflesso anche al palato, alle gengive, insomma, in bocca non c'è un angolo che non vi faccia male? Eppure, non avete afte, né altro tipo di ulcerazione, ma il fastidio non vi da tregua, in un misto, fra bruciore, riferito come se aveste assaggiato qualcosa di bollente, fino ad un senso di intorpidimento, in qualche caso persino con quasi totale perdita di sensibilità, come se bocca e sopratutto lingua non vi appartenessero e, addirittura, avvertite un fastidioso formicolio. Che sarà mai successo?
Il vino, balzato in cima alle prime pagine di tanti giornali perché additato dai soliti noti in Europa come una sorta di flagello di Dio, capace di regalare solo veleni per ogni calice bevuto e quindi da bandire e se proprio non si riesce a farne a meno, che almeno si sappia quante malefatte è capace il fu nettare degli Dei, basterà leggere le controindicazioni che l’Europa vorrebbe imporre in ogni bottiglia al pari di come già si fa con le sigarette. Ma stanno veramente così le cose o tante falsità servono solo a screditare l’ennesima eccellenza italiana, almeno per quanto ci riguarda?
Si fa sempre più strada l’idea che l'uso delle vitamine sia efficace nel contrasto di malattie importanti, addirittura inguaribili e scarsamente curabili. Parliamo della vitamina C e della vitamina E nel prevenire malattie neurodegenerative quali il Morbo di Parkinson.
Mai come in questo periodo si annette importanza alle sostanze naturali come fossero un vero toccasana. Da una parte questo orientamento dei consumatori va nella giusta direzione, visto che in natura troviamo tutto quanto necessario per farci stare bene. Dall’altra, però, rischiamo di alimentare delle false illusioni quando riteniamo che una sostanza naturale che si reperta in natura, venduta sotto forma di integratore debba per forza mantenere inalterate le proprie doti benefiche come se la si reperisse tal quale come in origine, ovvero, senza alcun trattamento. La maggior parte delle volte così non è, come nel caso della pappa reale.
Non parliamo certo di una patologia di difficile approccio, ma non si può neanche dire che soffrire di una semplice forfora non crei disagio a chi ne è affetto. Intanto la forfora non può essere considerata una malattia, ma potrebbe essere espressione di altra eventuale patologia sia a livello dermatologico, oppure come conseguenza di eventuali patologie anche a sfondo autoimmunitario, pensiamo alla psoriasi. Ciò significa che se il disturbo, con i normali classici trattamenti per uso topico, non passa o si ripresenta, è indispensabile rivolgersi ad uno specialista.
Si chiama Biotina e si legge vitamina! Nel senso che la Biotina, o vitamina H, o vitamina B8, è una delle vitamine del complesso B, fondamentale per il nostro benessere. E’ una vitamina idrosolubile, ovvero si scioglie nei liquidi, ma al di là di ciò, quel che importa è sapere che è una di quelle vitamine che non accumulandosi nell’organismo deve essere assunta tutti i giorni, visto che il fabbisogno medio per individuo varia dai 15 ai 100 mg al giorno.
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Su dieci italiani nove o poco più di loro consumano la giusta quantità di frutta e verdura, parliamo di persone adulte, il che equivale a circa 400 grammi, atteso che l’ideale sarebbe mangiarla 5 volte al giorno, le porzioni dovrebbero equivalere a circa una ottantina di grammi a porzione. Ciò che invece accade, seguendo l’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità è che nella fascia di età fra 18 e 69 anni le porzioni consumate non superano le due al giorno, fanno eccezione 4 italiani su dieci che si avvicinano alle porzioni ideali, fermandosi però a 4 porzioni, perché le giuste quantità, corrispondenti a 5 porzioni, le consumato 2 persone su dieci.