Ha creato un po’ di scompiglio nel mondo scientifico
la notizia riportata sulla rivista scientifica Lancet secondo la quale
l’assunzione di acido acetilsalicilico, che ricordiamo essere il principio
attivo dell’Aspirina, ridurrebbe in maniera significativa l’incidenza del
tumore allo stomaco. Il dato era dipendente da uno studio che aveva
monitorato 25 mila pazienti in cura con Aspirina a basso dosaggio per la
prevenzione di ictus e infarti e si è visto che un dosaggio di 75 mg o più di
Aspirina al giorno avrebbe ridotto le morti del 3% circa quando causate da
tumore. A questo punto il rischio che si vuole evitare è che la gente immagini
l’Aspirina un ottimo rimedio preventivo contro le neoplasie alla luce degli
studi da recente avvenuti.
Perché se è vero che
le morti verrebbero
quindi ridotte di un quinto, vero è anche che stiamo parlando di "una diminuzione significativa ma modesta
- scrive Altroconsumo - osservabile non prima di 5 anni di assunzione
quotidiana di aspirina, anche a basse dosi".