mercoledì 10 ottobre 2012

Carrello della spesa: più malsano di un gabinetto pubblico


Una ricerca condotta in Inghilterra qualche anno fa aveva dimostrato, inconfutabilmente, che se c’è un posto quanto mai malsano ed infetto questo va ricercato nella tastiera dei nostri computer, dove la quantità di batteri che si annida è maggiore di quella che riscontreremmo addirittura nei bordi del water. Ma non è certo finita qui, la ricerca continua e scopre anche dell’altro! Infatti, se le tastiere sono notoriamente ricettacolo di microbi e batteri, non sono da meno i carrelli della spesa e sul fatto che soprattutto i manici dei contenitori della spesa che siamo soliti far girare per i banconi dei supermercati, non viga l’igiene più assoluta, non foss’altro perché passano, appunto, di mano in mano, non avevamo molti dubbi. Ma se poi andiamo a vedere  cosa si agita all’interno del carrello dove siamo soliti deporre di tutto e, soprattutto la spesa e dove consentiamo, incautamente, ai nostri bambini piccoli di salirci sopra poggiando i piedi, ci rendiamo ben conto di come il mix costituito da agenti patogeni a diverse famiglie appartenenti è più che servito!

Stress: uccide più le donne al lavoro rispetto ai colleghi maschi



Il lavoro come fonte di stress, il lavoro all’origine anche di malattie, alcune anche gravi, quando a causa dell’attività lavorativa ci si senta e per lungo tempo sotto pressione e per questo, si possono rischiare gravi malattie anche cardiovascolariAd essere esposti i due sessi, ma parrebbe non allo stesso modo, sembrerebbe infatti che è la donna lavoratrice a pagare per prima la fatica psico-fisica del lavoro rispetto all’uomo. Sarà perché la donna è solitamente più perfezionista, più attenta dell’uomo? Non si sa. Si sa invece cosa si è scoperto grazie ad uno studio scientifico. La ricerca ha coinvolto una popolazione cospicua di donne lavoratrici. 12.116 infermiere di età compresa fra i 45 e i 64 anni, monitorate per un tempo di 15 anni. Alle donne in questione erano stati predisposti appositi questionari che indagavano sul loro stato di salute, sullo stile di vita che conducevano, sulla loro condizione coniugale, sulla presenza o meno di figli in casa, sul tipo di attività fisica eventualmente praticata, sull’alimentazione che in genere seguivano e sulla positività o meno nei confronti delle malattie cardiovascolari.

martedì 9 ottobre 2012

Televisione 3D: no alla visione per le donne in gravidanza




E’ vista dagli appassionati della tecnologia dell’ultima ora come il modo moderno di vedere la Tv e così, dopo il successo che il cinema le ha già ascritto, arriva anche nelle nostre case la televisionea 3D, quella che consente la visione dei film in tre dimensioni, in pratica come se ci trovassimo dentro la scena. Ma attenzione, questo modo di vedere la TV potrebbe essere sconsigliato per le donne in gravidanza e non solo per loro!

-->

Degenerazione maculare umida: nuove acquisizioni scientifiche





Procedono con successo gli studi volti all'ottenimento di farmaci sempre più nuovi per la lotta alla grave malattia di pertinenza oculistica, la degenerazione maculare umida. 

Psoriasi: quali cure per i malati di psoriasi e epatite C insieme



La psoriasi è una malattia autoimmune importante che espone il paziente a tutta una serie di problematiche a seconda del grado di gravità presentato dalla patologia. A peggiorare il quadro clinico del paziente psoriasico potrebbe inserirsi anche l’eventuale concomitante infezione da virus dell’epatite C (HCV) di cui lo stesso paziente soffra.

lunedì 8 ottobre 2012

Meningite: quattro casi oggi in Italia, di cui due gravissimi, ma esiste il vaccino!


La meningite in Italia continua a fare paura, proprio oggi apprendiamo di quattro casi, di cui gravissimi a causa di questa malattia e non solo, i dati oggi in nostro possesso indicano chiaramente  che ogni anno a causa di questa malattia muoiono 900 pazienti fra adulti e bambini, spesso entro 48 ore dai primi sintomi. Ciò significa che tale patologia infettiva presenta rischi medio-alti per la vita stessa delle persone al punto che è stata classificata per letalità al 14% delle malattie in genere. Ma oggi qualcosa potrebbe cambiare.

Aids: troppi ragazzi pensano che esista già il vaccino


In fatto di informazione medico-scientifica in Italia non siamo proprio all’avanguardia. Un fatto questo che potrebbe anche essere irrilevante se pensiamo a quelle nuove acquisizioni che ci coinvolgono poco, ma se andiamo poi a guardare alla prevenzione delle gravi malattie che richiederebbero un minimo di conoscenza, di fronte al fatto di non avere consapevolezza dei progressi scientifici fatti o non ancora compiuti fin’ora,  si finisce col risultare persino dannosi per se stessi e per gli altri.

Pillola contraccettiva: sempre più sicura, un'alleata anche della fertilità



Mai come in questo momento la pillola contraccettiva ha goduto di tanti successi da parte di medici e pazienti. Ad esempio, a favore della pillola sono 73 ginecologi italiani su cento, i quali pensano che il farmaco sia non solo in grado di contrastare al meglio le gravidanze, non solo capace di opporsi a determinati disturbi della donna, ma anche un vero e proprio alleato di salute. Si pensi al fatto che la pillola contraccettiva è stata 
scelta da almeno due milioni e mezzo di donne italiane le quali, proprio grazie all’assunzione regolare della pillola, sono indotte a stili di vita più salutari, si pensi all’allontanamento del fumo di sigarette, praticato da quasi 9 donne su 10 di quelle che assumono la pillola, al ricorso più costante verso l’attività fisica, lo fanno quasi sette donne su dieci, all’attenzione nei confronti del sovrappeso, lo fa una donna su due, compreso il maggior riguardo delle donne che assumono questo tipo di contraccettivi, nei confronti delle malattie sessualmente trasmissibili. 

domenica 7 ottobre 2012

Animali esotici in casa: il rischio malattie sussiste


Chi non ama un animale in casa? il problema semmai è un altro, ovvero, quanto riusciamo ad amare un animale senza farci sopraffare dal nostro egoismo non soltanto consentendo di detenere animali che per dimensioni e carattere mal si adatterebbero alle nostre mura domestiche, ma addirittura, estendendo il nostro interesse nei confronti di animali selvatici trasferiti nelle nostre abitazioni per sedare la smania di molti di noi di apparire, di servirsi di status symbol per dimostrare agli altri quanto valiamo. E’ giusto tutto ciò e, oltretutto, detenere animali esotici laddove non si dovrebbe fare, non può aprire la porta al rischio malattie?

venerdì 5 ottobre 2012

Tumore al fegato: anche con le metastasi il paziente può salvarsi


Incredibile ma vero, neanche le metastasi spegneranno più la vita di un paziente, in questo caso una donna affetta da un tumore al fegato, già metastatizzato. Per fermare la terribile neoplasia in una donna giovane di appena 38 anni, non restava che una strada ancora percorribile. Espiantare l’organo curandolo fuori dal corpo della paziente e successivamente reimpiantarlo una volta curato.

Fratture ossee: finalmente una tecnica che le guarisce tutte



Forse non si sa, ma su cento fratture ossee, almeno 20 non guariscono più, con la conseguenza che il paziente finisce per subire un vero e proprio handicap e una riduzione funzionale dell’osso danneggiato. Fino adesso, di fronte a questa situazione non esisteva molto da fare, fino a quando a soccorrere medici e pazienti non sono intervenute le cellule staminaliLa metodica utilizzata per risolvere in maniera definitiva quasi tutte le fratture ossee si chiama politerapia, una tecnica che provvede a sanare l’osso dai monconi ai quali, in sala operatoria, l’ortopedico inserisce un vero e proprio cocktail di staminali cosiddette stromali, ovvero, prelevate dal bacino dello stesso paziente e impiantate insieme ai tradizionali sistemi utilizzati in ortopedia, ovvero, chiodi placche e quant’altro.

Vitamina D: ecco perchè si oppone al decadimento fisico



Può la vitamina D opporsi al decadimento cognitivo degli anziani e delle donne in particolare? A quanto pare si, lo avrebbero stabilito studiosi di EPIDOS, sottoponendo un cospicuo numero di donne anziane a dei test per studiare l’eventuale azione che la vitamina D esercitava in esse. Le donne che si sono sottoposte allo studio erano 5.596 con un’età media di 80 anni e mezzo. Il gruppo è stato suddiviso in due categorie omogenee, al primo veniva chiesto di assumere vitamina D al di sotto della soglia ritenuta inadeguata per il fabbisogno giornaliero, al secondo veniva somministrata una quantità leggermente o uguale alla soglia ritenuta normale.

giovedì 4 ottobre 2012

Junk Food: rischio depressione!


Saranno anche buone, ma patatine, hamburger e fritti misti fanno male alla salute e questa volta non si parla di colesterolo, aterosclerosi e malattie cardiache, ma di depressione. Da uno studio spagnolo condotto dai ricercatori dell'Università di Las Palmas di Gran Canaria guidati da Almudena Sánchez-Villegas in collaborazione con gli studiosi dell'Università di Navarra diretti da Miguel Ángel Martínez-González e pubblicato su PLoS ONE, emerge infatti che chi consuma molti grassi trans - contenuti in alcuni prodotti tra cui gli alimenti da forno e da pasticceria realizzati industrialmente e il cibo "spazzatura" tipico dei fast food e naturalmente presenti in alcuni cibi come il latte intero  e grassi saturi, aumenta fino al 48% il rischio di sviluppare la depressione.


Salute donna: la donna fa scorpacciate di farmaci, eppure gode di maggior salute rispetto all'uomo


Mai come in questo periodo essere donna presenta dei vantaggi, almeno da un punto di vista sanitario. Il gentil sesso infatti vive di più e meglio, da un parte,  di contro però le donne consumano più farmaci perché prestano maggiore attenzione ai segnali del loro organismo. Risultato, la donna  consuma più del 40% di farmaci e integratori rispetto agli uomini.


Statine: e se esponessero a gravi malattie?



Da tempo ormai le statine sono entrate nella cura non soltanto della ipercolesterolemia ma anche nel trattamento delle malattie cardiovascolari per il ruolo detenuto da queste molecole nel migliorare il trofismo dei vasi. Resta da capire però se tali farmaci alla lunga detengano quegli effetti collaterali tali da richiedere in qualche caso la sospensione del trattamento. Gli studi nel merito sono stati fatti in epoca non recente, ma un recente lavoro scientifico sembra più di altri indicativo nel mettere in chiaro la reale efficacia di queste molecole insieme alle eventuali reazioni avverse delle statine stesse. Ci riferiamo al lavoro effettuato da Ricercatori dell’University Park a Nottingham in Gran Bretagna, che hanno eseguito uno studio basato su un’ampia popolazione, al fine di stabilire se importanti patologie quali la miopatia moderata-grave, la malattia di Parkinson, la demenza, la disfunzione epatica, il tromboembolismo venoso, l’artrite reumatoide, la cataratta, i tumori e le fratture osteoporotiche, potessero o meno essere associate all’utilizzo di queste molecole farmacologiche. Nel novero delle malattie è stata anche inserita l’insufficienza renale acuta dopo i dati emersi da uno studio pubblicato su The Lancet ( 2004 ), assieme a segnalazioni di proteinuria nei pazienti a cui era stata prescritta la Rosuvastatina ( Crestor ).

mercoledì 3 ottobre 2012

Insonnia: ecco perchè la donna in menopausa ne soffre



Forse adesso possiamo meglio spiegare il motivo secondo il quale le donne in premenopausa, in post menopausa e nel periodo intermedio fra la sospensione delle mestruazioni e la definitiva cessazione, soffrono sovente di insonniaParrebbe infatti che a determinare l’insonnia potrebbero essere le vampate di calore notturne in forma più o meno grave. Per giungere a ciò si è puntato tutto su uno studio che ha coinvolto una popolazione femminile rappresentata da 3.243 soggetti di età diverse e tutti californiani. Tali donne sono state divise in tre gruppi, sulla base dello stato menopausale: premenopausa (57.2%), perimenopausa (22.3%) e postmenopausa (20.5%).

Depressione: molte volte si scambia la tristezza per il mal di vivere


Viviamo un momento difficile, l’attuale condizione umana attraversa un confine dove la mancata serenità, la certezza per il futuro, minata da sempre nuovi eventi avversi, hanno finito per sballottolare l’animo umano all’interno di una soglia di tristezza che attanaglia sempre di più l’animo umano, ma che coincide anche con la scoperta di nuove molecole farmacologiche attive per la cura della depressione. In un ambito tanto ristretto, dove spesso è persino difficile discernere la malattia dal sintomo passeggero in un soggetto, fondamentalmente sano, si rischia di scambiare la vera depressione con la tristezza e la momentanea poca voglia di tirare avanti, col risultato di  ricorrere sempre più sovente alle cure con gli psicofarmaci.

Centri benessere: un successo tricolore


Vero e proprio boom negli ultimi anni delle beauty farm, dei centri benessere e quant’altro, un tempo ritenuti utili solo per il mantenimento ottimale del proprio corpo, oggi quanto mai importanti anche per l'effetto detenuto da queste strutture nel liberare l’organismo dalle tensioni, dalle fatiche, persino dallo stress, insomma il tutto al fine di migliorare di conseguenza anche l’efficienza fisica.


martedì 2 ottobre 2012

Mal di schiena: cosa da ragazzi!


Un tempo una notizia del genere avrebbe avuto dell’incredibile, adesso ci stupisce molto meno. La constatazione, infatti, di assistere al mal di schiena e dolori cervicali da parte di una popolazione giovane, addirittura di adolescenti che soffrono di queste sintomi ci coglie meno impreparati ben sapendo delle abitudini attuate oggi dai ragazzi stessi.

Parto prematuro: adesso c'è il farmaco che lo evita


Cominciamo col dire che per parto prematuro o pretermine si intende un parto che abbia luogo tra la ventesima e la trentasettesima settimana di gestazione. Con tale evenienza devono fare il conto dieci donne su cento, molto spesso perché all’origine di ciò v’è una storia di infezioni o infiammazioni di cui soffre la madre, ma anche forti stress cui sia andata incontro la gravida, così come importante anche ai fini di un parto pretermine l’anomalo impianto della placenta e altre cause meno diffuse.