Non si parla molto di epilessia, in molti la nascondono e in tanti non fanno sapere agli altri che il proprio figlio ne soffre. Sarà dovuto al fatto che questa malattia, che riguarda circa mezzo milione di persone in Italia, paga il retaggio che che in passato associava l'epilessia a qualcosa di misterioso, quasi stregonesco, qualcosa che non puoi controllare con la mente è qualcosa che appare come pericolosa ed in effetti se non esistessero le cure l'epilettico vivrebbe una vita in pericolo, anche per gli incidenti cui potrebbe andare incontro, fatto sta che questa malattia incute ancora timore, molto timore. Eppure di epilessia si guarisce e oggi con le nuove acquisizioni mediche non solo si riescono a contenere le crisi nel cento per cento dei casi, ma molto presto con le nuove tecniche potremmo aggiungere nuove tasselli nella cura definitiva della malattia.
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giovedì 31 gennaio 2019
Epilessia: nuove acquisizioni scientifiche e nuovi farmaci per il controllo totale delle crisi
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mercoledì 30 gennaio 2019
Anestesia generale nei bambini piccoli: può avere effetti sullo sviluppo del loro cervello?
martedì 29 gennaio 2019
Listeriosi: i modi per evitare di infestarsi anche in casa
Premesso che non c'è nessun allarme listeriosi, tuttavia l'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha ugualmente posto il dito sull'aumento dei casi di infezione dal batterio Listeria monocvtogenes responsabile di gastroenteriti con conseguenze anche gravi in soggetti affetti da multipatologie, soggetti immunodepressi, anziani e neonati.La possibilità di andare incontro a questo tipo di infezioni è rara, ciò non toglie che chi si ammala si trova costretto a fronteggiare una patologia impegnativa, così come parrebbe acclarato il fatto che tale batterio privilegia le fasce più anziane della popolazione, maschi di età superiore ai 75 anni, mentre le donne statisticamente sono più vulnerabili da giovani, all'interno di una fascia d'età che va dai 25 ai 44 anni. Il motivo sarebbe da ascriversi alla gravidanza, il cui periodo coincide con questa fascia d'età.
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lunedì 28 gennaio 2019
Diabete: basta insulina con la siringa, un' invenzione italiana cambia la vita del diabetico
In
questa prima fase il nuovissimo sistema che presto sarà in uso ai
diabetici è riservato solo ai quei pazienti affetti da diabete tipo
1, quello che un tempo era definito diabete giovanile. Ma non è
escluso che l’inedito sistema prima o poi non si possa utilizzarlo
anche per i diabetici di tipo due. Ma di cosa si tratta, quale
rivoluzionario sistema renderà qualitativamente eccellente la vita
del paziente diabetico?
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L'uovo senza gallina: non è uovo è un intruglio vegetale per i vegani e basta
I vegetariani, ma molto di più i vegani, fanno sentire la loro voce come fossero un partito politico scagliandosi ad ogni piè sospinto sulle scelte di chi ritiene che l’alimentazione umana debba essere onnivora. Va benissimo ritenere che per scelte etiche e personali si scelga di non cibarsi della carne, come fanno i vegetariani, continuando ad alimentarsi dei prodotti degli animali, uova, latte, latticini, va pure bene che altri più estremisti, come i vegani, scelgano di tenere al bando oltre la carne anche uova e tutto ciò che viene prodotto degli animali, ma purché sia una loro scelta non imposta a tutto il genere umano, additando coloro che vegani non sono come assassini e insensibili di fronte ai guasti del pianeta. Eppure in Italia secondo i dati Eurispes i vegetariani non raggiungono neanche il 5% della popolazione, mentre i vegani sono appena il 3%, eppure quando parlano i vegani sembra lo facciano a nome di tutti gli abitanti della terra. Al punto che, di fronte ad un’invenzione dell’Università friulana che avrebbe brevettato un intruglio tutto vegetale dalla sembianze di un uovo e dalle proprietà organolettiche simile all’uovo, ma questo lo dicono ovviamente soltanto loro, riescono a parlare di uovo vegano, come si trattasse di una sottospecie di prodotto che in natura esiste già.
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domenica 27 gennaio 2019
Farmaci per abbassare il colesterolo contro il tumore al seno: la scienza dice si!
Due
studi scientifici effettuati entrambi in Europa le cui conclusioni
sarebbero avvenute a distanza di tre anni l’uno dall’altro,
avrebbero evidenziato un dato importante. L’uso delle statine, i
noti farmaci utilizzati per abbassare i tassi di colesterolo nel
sangue, avrebbero un ruolo protettivo contro il cancro, fatto questo
già evidenziato in precedenti studi, ma,nello specifico, tale ruolo
sarebbe ascritto anche al cancro al seno.
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sabato 26 gennaio 2019
Ma dove vai se le bacche non ce le hai? Erbe, aromi e frutti esotici, padroni sempre più in cucina!
Non importa se costano al chilo più del filetto, se poi hanno pure quel tocco di esotico che fa tanto tendenza, meglio ancora. Insomma, gli italiani faranno pure fatica ad arrivare alla fine del mese, gli italiani saranno piagnucolosi quando ricordano che ci sono milioni di disoccupati e di persone indigenti, ma guai a toccar loro le mandorle, la quinoa, i mirtilli, il farro e lo zenzero. Non ci credete? Provateci e altro che gilet gialli, qui scoppia la rivoluzione!
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giovedì 24 gennaio 2019
Tumore al seno: sei sicura di sapere tutto su questa temibile patologia?
Siamo veramente sicuri che le donne sappiano tanto di uno dei tumori più diffusi nell’universo femminile come quello al seno? Se sei una
donna, sai nel 2017 quanti nuovi casi di tumore al seno si sono
verificati in Italia? Sai fare una autopalpazione efficace e sai se
il tumore al seno è una neoplasia guaribile e prevenibile?
Probabilmente sai rispondere a tutte le domande, ma una buona fetta
della nostra popolazione non sa quasi nulla del tumore al seno, come
dimostra un sondaggio condotto dall’Associazione Italiana di
Oncologia Medica (AIOM) volto a stabilire il grado di preparazione
delle donne rispetto a questa temibile e grave malattia oncologica.
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Dolore da neuropatia? Mettiti a dieta subito!
Esiste
un dolore subdolo, silenzioso perché non sempre si riesce a
comprendere, di primo acchito, cosa vi sia alla base di questo che
per certi versi è un fastidio, per altri una sofferenza vera e
propria, perché chi ne è affetto riferisce spesso di avvertire un
dolore vivo, urente, come se ci si scottasse con la piastra calda di
un ferro da stiro. Parliamo del dolore neuropatico. Questa che può
essere una vera e propria patologia anche a se stante è tanto
impegnativa da curare quanto frustrante per medici e pazienti perché
il dolore neuropatico non sempre è attivato da un’infiammazione,
da una patologia sottostante che ne giustifica la sensazione algica.
Molto spesso sono le stesse fibre nervose a trasmettere lo stimolo
doloroso senza motivo o ad esasperare la sindrome dolorosa a fronte di
un impegno patologico d’organo di rilevanza minore.
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mercoledì 23 gennaio 2019
Morbo di Alzheimer: vicini al vaccino che lo sconfiggerà
E
se parlando del Morbo di Alzheimer fossimo ad un passo dallo scoprire
un vaccino preceduto da un apposito test in grado di ritrovare la
patologia prima che si manifesti con i sintomi che la caratterizzano
e fossimo con questa metodica in grado di sconfiggerla
definitivamente? Scienza o sogni di chi ha a cuore la sconfitta
definitiva di questa temibile patologia che, stando alle evidenze, si
presenta con sempre maggiore frequenza e spesso anche precocemente?
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martedì 22 gennaio 2019
Disturbi alimentari dei bambini: non solo anoressia e bulimia
Spesso
i bambini a tavola fanno i capricci e questo è un fatto risaputo, ma
individuare il confine fra i capricci e i veri disturbi alimentari
che impediscono al piccolo di alimentarsi come dovrebbe, non è
sempre facile, visto che parliamo di un argomento tanto delicato e
tanto poco conosciuto, se consideriamo che sono ben sette gli
italiani su dieci che hanno scarsa consapevolezza del problema,
perché non adeguatamente informati dei disturbi alimentari. Eppure tali problematiche esistono eccome e non sono solo le più note, ad
esempio l’anoressia, ma tante altre che si conoscono spesso molto poco.
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domenica 20 gennaio 2019
Alcol, droga, abusi: tutti i pericoli dei ragazzi e dei bambini di oggi
Poche
cifre, ma che danno bene il senso di quanto sta avvenendo in Italia a
proposito dell’uso di sostanze stupefacenti da parte di giovani e
giovanissimi insieme al consumo abituale da parte di quest’ultimi,
di alcol, sigarette, farmaci ansiolitici o sedativi. Un quadro
tutt’altro che roseo se solo consideriamo che i consumatori di
queste sostanze sono poco più che bambini che non si rendono neanche
conto, vista l’età, dei rischi cui stando andando incontro. L’Italia ha
questo triste primato rispetto a tutti gli altri Stati dell’Europa.
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venerdì 18 gennaio 2019
Cosa fare per il cuore spezzato?
Quando il cuore si spezza, non sempre a causare la vistosa incrinatura è una delusione d’amore, spesso il cuore si infrange, con conseguenze ben più drammatiche, a causa di un infarto cardiaco, creando delle vaste zone di necrosi in alcuni casi dalla prognosi infausta. Riparare le aree infartuate non è possibile, la cura post infarto passa per altre strade, anche se, qualcosa potrebbe muoversi molto presto, “ricucendo” il cuore malato con un semplice cerotto!
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Il consumo regolare di frutta e verdura rende attivo il cervello anche da anziani
Fin
da bambini ci veniva ripetuto continuamente di mangiare frutta e
verdura, un refrain
inculcato da genitori, nonni e adulti in generale. Ma
forse neanche coloro che ci istillavano queste continue pillole di
saggezza si rendevano bene conto dell’importanza di ciò che
asserivano, basandosi su esperienze empiriche non avvalorate al tempo
da supporti scientifici. Oggi più che mai ad avvalorare l’assunto,
più frutta, più benessere, ci pensa la scienza con uno studio
dettagliato e durato nel tempo che afferma come il consumo regolare
di frutta e verdura migliori le performance cognitive nel tempo di
chi si alimenta in questo modo, rallentando
significativamente il decadimento cognitivo negli anni.
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giovedì 17 gennaio 2019
Morbo di Alzheimer: nuova molecola apre la strada a nuove cure
La ricerca volta ad una cura definitiva contro il Morbo di Alzheimer è in fase avanzata e galoppante. Da qui a ritenere che siamo vicini ad una soluzione definitiva sarebbe azzardato e poco serio. C’è però da segnalare un intervento del tutto inedito volto, se non a guarire dalla malattia, almeno a ritardarne l’esordio sopratutto rallentandone i sintomi. Lo studio è italiano e stride non poco con la decisione della Casa farmaceutica Pfizer di abbandonare ogni tipo di ricerca medico scientifica contro il Morbo di Alzheimer. Ma lo sconforto che aveva sortito tale decisione da parte del colosso farmaceutico Pfizer non deve assolutamente far ritenere che non si investa e non si studi contro questa subdola e insidiosa malattia dei nostri giorni.
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Bambini italiani sempre più pantofolai: uno studio ci mostra come i piccoli amino la sedentarietà
Cambiano
i tempi, così chi immagina bambini correre per i parchi desiderosi
di una giornata di sole per dare sfogo alla loro voglia di scatenarsi
in giochi all’aria aperto, in corse per i prati e quant’altro
comune ai bambini in età scolare dovrà abituarsi sempre di più a
vedere sempre più pargoli davanti ad uno schermo, che sia tv, pc,
smartphone poco importa, quel che veramente importa che la vita
sedentaria pare iniziare molto prima nei bambini della nostra epoca.
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mercoledì 16 gennaio 2019
Di cosa si muore? di infarto sopratutto, un video ci aiuta a capire i segnali più pericolosi
Sbagliato
pensare che nel mondo occidentale si muoia prevalentemente a causa
del cancro e successivamente a seguito di malattie cardiovascolari.
Il cuore, nelle cause di morte al mondo, è al primo posto, seguito
dal cancro e da eventi cerebrovascolari, come l’ictus al terzo
posto. Una
triste classifica ma che al contempo ci offre anche le linee guida
per cercare di prevenire, quanto più possibile, quegli eventi
cardiovascolari che fanno delle malattie ad essi connessi la prima
causa di morte al mondo, con il 44%, dati Istat, di tutte le morti,
che nei fatti significa che su 100 mila abitanti i morti per eventi
legati al cuore sono 148. Si muore quindi di infarto nel 28% delle
morti in Italia, quindi il triste primato spetta anche all’Italia,
a seguire troviamo le malattie neoplastiche e gli accidenti
cerebrovascolari al terzo posto con una percentuale del 13%.
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Un fascio di luce per guarirci: nuovi farmaci che agiscono solo dove servono
Che
la medicina, insieme al progresso tecnologico e scientifico,
stia diventando qualcosa che somiglia sempre di più alla
fantascienza è risaputo, come risaputo è il fatto che fruitori di
queste conquiste in ambito terapeutico saremo noi e le prossime
generazioni in un mondo sempre più affrancato dalla sofferenza
fisica e psichica, in un mondo in cui la gestione della cura e del
dolore non verrà risolto con un mix di farmaci in grado di agire su
una pluralità di organi per poi raggiungere il bersaglio da curare,
con tutti gli inconvenienti del caso, ma in grado di agire solo dove
serve e quando serve. Un esempio per tutti, può partire anche da un
semplice mal di denti. Prendendo una pillola, come si fa oggi, il
farmaco migra per tutto il corpo prima di raggiungere l'obiettivo da
curare. Domani la stessa pillola si attiverebbe solo sull'organo
malato e si dissolverebbe finito il compito che si era prefisso, come se non fosse mai esistito.
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martedì 15 gennaio 2019
Supplementi di Omega 3 e vitamina D: non aiutano a scongiurare il cancro e l'infarto
Ma
come, ci hanno bombardato ad ogni piè sospinto sulla necessità,
quasi imprescindibile di fare bisboccia di integratori di acidi
grassi omega-3, aggiunti alla vitamina D. Ci hanno frastornato la
mente ricordandoci il ruolo strategico di queste sostanze, da
reperire non solo in natura, ad esempio nel pesce, ma ancor meglio
sotto forma di preparati, abilmente commercializzati da apposite
industrie al fine di contrastare in maniera efficacissima il cancro e
le malattie cardiovascolari e ora che succede? Non è
scientificamente vero tutto ciò? Assumere regolarmente tali sostanze
non serve proprio a niente?
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Scie chimiche: la fake news che resiste al tempo!
Da
una parte forse la paura di essere sopraffatti da qualcosa di
misterioso che proviene dall’alto, da una parte l’idea di dover
credere a tutti i costi a fonti che non sono convenzionali e per questo forse più suggestive, fatto sta
che da più di vent’anni va avanti, nonostante le smentite,
nonostante si sia ben capita la motivazione che sta alla base di
questa legenda metropolitana, la sonora bufala delle scie chimiche
(chemical trails). La cosa comica è che anche fra gli scranni della
politica qualcuno con questa sonora idiozia ha partecipato a
costruirsi un discreto successo politico e ha trovato in qualche boccalone un discreto seguito.
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