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Cosa c’è di più pratico dell’assumere un farmaco per il raffreddore, per la tosse, oppure per lenire i sintomi più fastidiosi di un’influenza stagionale? Nulla, poi se consideriamo che siamo bombardati, sopratutto in autunno, da una pubblicità martellante su tutti i media, che propaganda farmaci alla stregua delle caramelle e che in farmacia c’è solo imbrazzo della scelta rispetto ai prodotti da banco da scegliere contro i sintomi più comuni delle malattie di cui sopra, si capisce bene che curarsi per le patologie da raffreddamento e non solo è cosa quanto mai facile e spesso lasciato al libero arbitrio del singolo paziente. Ma tale condotta, è del tutto scevra da rischi anche gravi?
Chi non è più adolescente da molto tempo, non può non ricordare gli anni di quel periodo della propria vita costellato quanto mai da inquietitudini, ribellione, senso di irrequietezza perenne. Volevamo cambiare il mondo perché quello che avevamo non ci stava bene, ma quello che immaginavamo alla fine era variegato e suscettibile di aggiustamenti a seconda del momento in cui lo pensavamo e una cosa era certa, eravamo sicuramente ribelli a tutte le regole. Che l’adolescenza sia quanto mai interessata da una miriade di emozioni che rendono chi la vive lunatici, imprevedibili, ribelli e poco inclini alle regole, è un fatto sicuramente assodato, ma che la stessa cosa, come si è visto accade nei cani adolescenti, è quanto mai stupefacente.
Chissà perché, ma quando si parla di appendicite il pensiero va per lo più ai bambini, forse perchè non sempre sono in grado di narrarci i sintomi della malattia, così come, quando si parla di infiammazione del tratto vermiforme dell’appendice, appunto, l'appendicite, pensiamo immediatamente al tavolo operatorio. Dimenticando al contempo che, l’incidenza di questa patologia, nonostante quel che si pensi, va diminuendo nel corso degli anni. E non è ancora tutto.
Un ortaggio comunissimo, dalla forma per certi versi pure sgraziata ma la cui storia ci riporta indietro di secoli, l'allontanamento delle streghe era una sua prerogativa. Parliamo dell'aglio. In epoca più recente l’utilizzo dell’aglio si estese alla medicina popolare, più diffuso era l'utilizzo atto ad allontanare i parassiti intestinali, sopratutto nei bambini, ma non era infrequente l’utilizzo anche contro l’influenza, la dissenteria ed in epoca manzoniana e non solo in quella, quando la peste rappresentò il vero flagello di Dio, si scelse l’aglio come cura ritenuta efficace, sia pure con risultati molto scarsi.