Visualizzazione dei post in ordine di data per la query morbo di alzheimer. Ordina per pertinenza Mostra tutti i post
Visualizzazione dei post in ordine di data per la query morbo di alzheimer. Ordina per pertinenza Mostra tutti i post

giovedì 17 agosto 2023

Ultrasuoni che curano tumori, Parkinson, depressione e tanto altro, una vera rivoluzione!

 



La notizia che giunge in questi caldi giorni di agosto è, ovviamente se suscettibile di conferme successive, di quelle che ci allietano, dando risalto a quella che potrebbe essere una svolta terapeutica per tanti malati di Parkinson, di depressione, di ansia patologica e persino per tanti malati di tumori. Parliamo di ultrasuoni e, precisamente di “Rivoluzione ad ultrasuoni”, così è stato titolata la serie di lavori scientifici sul tema, condotta nel mondo, Italia compresa.

mercoledì 12 aprile 2023

Lassativi: massima attenzione nell'uso per il rischio di gravi demenze



Una recente notizia scientifica, avrebbe associato alcuni tipi di demenza, all’uso prolungato e continuato di lassativi, almeno di certi lassativi. Questo potrebbe essere uno dei più gravi casi di effetti collaterali da uso di farmaci, non soltanto per la gravità dell’effetto collaterale in sé, ma per la semplice ragione che basta visitare una RSA, una casa di riposo, o sbirciare sopra il comodino di una persona anziana e spesso allettata, per scoprire in bella mostra di sè, uno o più lassativi, a riprova di quanto sia diffuso il loro utilizzo.

lunedì 3 aprile 2023

Morbo di Alzheimer: anche il ballo potrebbe aiutare nel prevenire la grave malattia

 



Una recentissima ricerca scientifica americana avrebbe messo al centro del benessere degli anziani il ballo, non soltanto ai fini della migliore circolazione sanguigna, ottenendo anche un miglioramento dell’ossigenazione a livello cerebrale, ma anche associato al miglioramento delle funzioni cognitive, riducendo in questo modo l’atrofia cerebrale.

giovedì 23 marzo 2023

Cannella: una probabile cura contro l'Alzheimer, le demenze e non solo!




Chi non conosce la cannella, la ritroviamo in cucina o in pasticceria, insomma una spezia versatile che trova impiego in gastronomia ma della quale forse non tutti conoscono le qualità in ambito medico, perché più appannaggio di una medicina poco seguita in occidente, parliamo della medicina indiana e cinese, ma che ci traccia un quadro preciso su questo prodotto della natura e per certi versi persino sconvolgente. Ad esempio, sapevamo tutti che la cannella è in grado di ridurre la perdita della memoria migliorando, contestualmente, l’apprendimento? Non siamo sicuri che tutti siano a conoscenza di queste doti della cannella, eppure gli studi scientifici più recenti, se ne vantano più di 40, su oltre 2.000 ospitati nelle pagine di PubMed, solo per citare il database mondiale che racchiude lavori scientifici di respiro internazionale raccolti con cura dal 1949 fino ad oggi, avvalorano l'idea che la cannella sia un concentrato di benessere per la nostra salute.

martedì 21 marzo 2023

Calciatori professionisti: Alzheimer e demenza aumentati per i troppi colpi di testa!

I calciatori professionisti avranno tanti privilegi nel corso della loro carriera, sopratutto se militano nelle squadre maggiori, ma lo sport da loro praticato non è esente da rischi e non parliamo degli infortuni sul campo da gioco, atteso che il calcio come molti altri sport presenta pericoli durante l’attività, né ci riferiamo a quanto sta emergendo nell’ultimo periodo a proposito dei farmaci utilizzati per anni sui calciatori, probabilmente senza alcuna prudenza.

lunedì 6 febbraio 2023

Aspirina: nessuna azione preventiva su demenza e Morbo di Alzheimer


 

Talvolta accade che un farmaco storico, come l’acido acetilsalicilico, l’Aspirina, per comprenderci meglio, salga ai vertici della ribalta con potenzialità e nuovi meccanismi d’azione prima del tutto sconosciuti. Infatti, da normale antipiretico, l’Aspirina ha mostrato il meglio di sè come antinfiammatorio, ritenuto per eccellenza la capostipite, per poi divenire centrale per le attività antiaggreganti, insomma, in grado di scongiurare eventuali trombi e quant’altro prevenendoli e proteggendo anche per questa ragione il paziente.

sabato 6 luglio 2019

Diete: ecco quella che fa vivere almeno 120 anni... Ma è una bufala!




Alzi la mano chi non ha sentito parlare di portentose
diete capaci di allungare la vita almeno fino a 120 anni. Bello, se fosse vero, triste anche campare così tanto stando a dieta per tutta la vita, ci sarebbe anche da dire! Fatto sta che chi vi propone una dieta del genere promettendo mirabolanti virtù dal nuovo regime alimentare al punto da darvi un traguardo di vita non inferiore a 120 anni vi sta turlupinando e pure a caro prezzo!

sabato 18 maggio 2019

Morbo di Alzheimer: la cura da una pianta

Non è per nulla una novità che in medicina, molti farmaci anche di sintesi derivino dalle piante e dal mondo vegetale in genere. La farmacologia è ricca di sostanze naturali impiegate e che, adeguatamente trattate, hanno effetti terapeutici, alcune volte pure salvavita, sugli umani. L’esempio più eclatante ci proviene dalla digitale, una pianta erbacea che anche in Italia si reperta facilmente in alcune regioni sopratutto, in Sardegna, capace, opportunamente trattata, di avere effetti curativi importantissimi d unici per il cuore.


mercoledì 23 gennaio 2019

Morbo di Alzheimer: vicini al vaccino che lo sconfiggerà


E se parlando del Morbo di Alzheimer fossimo ad un passo dallo scoprire un vaccino preceduto da un apposito test in grado di ritrovare la patologia prima che si manifesti con i sintomi che la caratterizzano e fossimo con questa metodica in grado di sconfiggerla definitivamente? Scienza o sogni di chi ha a cuore la sconfitta definitiva di questa temibile patologia che, stando alle evidenze, si presenta con sempre maggiore frequenza e spesso anche precocemente?

venerdì 18 gennaio 2019

Il consumo regolare di frutta e verdura rende attivo il cervello anche da anziani


Fin da bambini ci veniva ripetuto continuamente di mangiare frutta e verdura, un refrain inculcato da genitori, nonni e adulti in generale. Ma forse neanche coloro che ci istillavano queste continue pillole di saggezza si rendevano bene conto dell’importanza di ciò che asserivano, basandosi su esperienze empiriche non avvalorate al tempo da supporti scientifici. Oggi più che mai ad avvalorare l’assunto, più frutta, più benessere, ci pensa la scienza con uno studio dettagliato e durato nel tempo che afferma come il consumo regolare di frutta e verdura migliori le performance cognitive nel tempo di chi si alimenta in questo modo, rallentando significativamente il decadimento cognitivo negli anni.

giovedì 17 gennaio 2019

Morbo di Alzheimer: nuova molecola apre la strada a nuove cure





La ricerca volta ad una cura definitiva contro il Morbo di Alzheimer è in fase avanzata e galoppante. Da qui a ritenere che siamo vicini ad una soluzione definitiva sarebbe azzardato e poco serio. C’è però da segnalare un intervento del tutto inedito volto, se non a guarire dalla malattia, almeno a ritardarne l’esordio sopratutto rallentandone i sintomi. Lo studio è italiano e stride non poco con la decisione della Casa farmaceutica Pfizer di abbandonare ogni tipo di ricerca medico scientifica contro il Morbo di Alzheimer. Ma lo sconforto che aveva sortito tale decisione da parte del colosso farmaceutico Pfizer non deve assolutamente far ritenere che non si investa e non si studi contro questa subdola e insidiosa malattia dei nostri giorni.

martedì 23 agosto 2016

Morbo di Alzheimer: se la soluzione si trovasse nel nostro armadietto dei farmaci?

Immaginare di poter sconfiggere le demenze ma in particolare il Morbo di Alzheimer, la demenza per eccellenza, con un semplice farmaco antinfiammatorio, un fans insomma, solitamente utilizzato contro il mal di testa o le affezioni dolorose a carico delle articolazioni sembrerebbe follia allo stato puro, ma se si va a guardare il meccanismo d’azione di un fans quale l’acido mefenamico, nome commerciale Lysalgo, forse lo studio che ne è conseguito potrebbe sembrare meno folle di quanto è stato osservato, sia pure sperimentalmente da ricercatori inglesi. Lo studio cui ci si riferisce è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communic ations ed è stato capinato da David Brough dell’Università di Manchester il quale avrebbe concluso che almeno sui ratti di laboratorio, l’utilizzo di questo fans avrebbe sortito come effetto la cura dell’infiammazione a livello del cervello dei ratti e la conseguenza inversione della perdita di memoria che si sarebbe di fatto ripristinata. 



domenica 31 luglio 2016

Fai l'avvocato? Non morirai mai di Alzheimer!




Se fai l'avvocato, nella vita potrà capitarti di tutto, meno che morire un giorno del Morbo di Alzheimer, per la semplice ragione che non ti ammalerai mai di questa temibile patologia.


sabato 9 luglio 2016

Birra: e se proteggesse dal Morbo di Alzheimer?


Che il Morbo di Alzheimer sia una malattia molto grave e sopratutto diffusissima fra la popolazione anziana, non vi sono dubbi, al punto che gli scienziati sono persino d'accordo nel ritenere che stante l'aumento della vita media dell'uomo, tale patologia neurologica potrebbe essere a breve quasi ineluttabile fra gli anziani, come una sorta di fio da pagare per il fatto di vivere più a lungo. Ciò che non sapevamo è che una bevanda alcolica come la birra, potesse avere un ruolo importante proprio nel contrasto dell'Alzheimer.



mercoledì 16 settembre 2015

Morbo di Alzheimer: sempre più dell'avviso che potrebbe trattarsi di malattia contagiosa

C’è un’inquietante scoperta scientifica il cui studio è stato da recente pubblicato su Nature, secondo la quale il temibile morbo di Alzheimer sarebbe addirittura contagioso. Ovviamente il contagio non avviene col sistema della trasmissione dei virus, insomma come se si trattasse di un banale raffreddore, tuttavia, se tale tesi venisse confermata, la grave patologia potrebbe trasmettersi da un individuo ad un altro. Come si è giunti ad ipotizzare ciò. Secondo gli scienziati, un tassello comune unirebbe due gravissime patologie. Il morbo di Alzheimer, appunto e il morbo di Creutzfeldt-Jacob, quello ritenuto responsabile del morbo della mucca pazza, che pure avendo una bassa diffusione, una persona su un milione, ha effetti finali deleteri sul paziente con veloce e progressiva demenza fino alla morte. 

domenica 8 settembre 2013

Addio carie: adesso uno spray la sconfiggerà per sempre!





Fin da bambini le nostre mamme, in primis, ci hanno raccomandato di lavarci i denti per preservarci dalla carie. Sicuramente un’ottima abitudine, ma spazzolarsi i denti regolarmente, ci preservava davvero dalla carie, oppure tale azione era un semplice palliativo che poco o nulla poteva contro il temibile danneggiamento dei denti

venerdì 19 luglio 2013

Morbo di Alzheimer: stretta correlazione con il cancro nella terza età, ma c'è una particolarità






La scienza medica sarebbe divenuta ad una importante conclusione, quella che vede due malattie serie, gravi, a volte letali, sempre di più di pertinenza geriatrica. Parliamo del Morbo di Alzheimer, da una parte e del cancro dall’altra. Ma c’è un’inedita evidenza rispetto al passato. Non soltanto entrambe le malattie sono sempre più rivolte alla terza età, ma c’è un fatto davvero singolare.




mercoledì 19 giugno 2013

Morbo di Alzheimer: il malato non deve pagare la retta in casa di cura


Gli enti pubblici e le case di cura convenzionate non possono far pagare la retta per il ricovero di una persona affetta dal morbo di Alzheimer al malato o al parente. Ad affermarlo è la Corte di Cassazione, con sentenza n. 4558 del 22 marzo 2012 con la quale statuisce che la retta deve essere a carico del Servizio Sanitario Nazionale

giovedì 21 febbraio 2013

Ricerca scientifica: nuove acquisizioni su Morbo di Alzheimer

Il cammino della ricerca scientifica in ambito alle malattie degenerative neurologiche è lento ma progressivo, lo dimostra l’attenzione dei ricercatori nei confronti di quelle patologie cerebrali, come di fatto sono le demenze senili, primo fra tutti il Morbo di Alzheimer, oggi che siamo in grado non solo di stabilire l’esatta causa di queste gravissime malattie ma anche di incamminarci verso un futuro quanto mai prossimo il cui traguardo sarà dato dalla cura definitiva di tutte quelle patologie che determinano un progressivo e irreversibile danneggiamento delle cellule cerebrali.

giovedì 31 gennaio 2013

Vino rosso: un toccasana contro Alzheimer, infarti, ictus e tumori



Sfatando tutte quelle teorie secondo le quali bere vino, anche se in modica quantità, farebbe sempre male, una ricerca scientifica statunitense, sarebbe addivenuta a ben altra conclusione rappresentata dal fatto che, bere vino rosso, nella giusta quantità, non solo farebbe bene alla salute, ma in qualche modo allontanerebbe lo spettro del Morbo di Alzheimer e di altre gravissime malattie.

--> -->