lunedì 9 aprile 2012

Morbo di Alzheimer: ecco come evitare che il paziente si perda


Chi si prende cura di un ammalato di Alzheimer, così come chi è affetto da tale patologia ed è ancora in una fase iniziale della malattia, ben sa cosa significhi, in aggiunta a tutte le difficoltà annesse allo stato, perdere nella città il parente o l’amico malato, o sapere, per un paziente, di non essere più in grado di ritrovare la via di casa, con un carico di ansia e preoccupazione che tale stato determina nel paziente e nei parenti che lo accudiscono. Ma oggi la soluzione a questo problema potrebbe essere lì, a portata di mano ed ad un costo quasi risibile.

domenica 8 aprile 2012

Tumori: eliminiamoli senza più intervento chirurgico


Pensiamo a quei tumori solidi che devono essere raggiunti dalla mano del chirurgo. Pensiamo a quelle masse neoplastiche tanto piccole da richiedere uno sforzo supplementare per il medico che deve eliminarle. Pensiamo infine, a quel corollario di procedure che accompagnano un intervento chirurgico volto ad eliminare le masse tumorali a partire dalla narcosi, ovvero, dall’anestesia generale per il paziente. Ebbene, adesso potrebbe cambiare tutto, grazie ad HS Amica – Apparatus for Microwave Ablation’, un inedito e straordinario apparecchio medicale messo in atto dal CNR.

Onicofagia: mangiarsi le unghia è segno di un disagio a volte profondo


In gergo medico si chiama onicofagia, ovvero, l’abitudine di mangiarsi le unghie, un’abitudine per certi versi odiosa, ma soprattutto dannosa che coinvolge il 5 per cento della popolazione italiana, dai più piccoli, si crede che l’abitudine inizi in età scolare e prosegua fino all’adolescenza, per giungere ai più grandi che con l’insana abitudine non chiudono mai i conti e si calcola che fra i 10 e i 18 anni di età, un giovane su dieci si dedichi continuamente ad alimentare il "viziaccio". Sui motivi che generano il fenomeno, psicologi e medici si sono più volte espressi cercando le motivazioni che stanno alla base dell’onicofagia. Si crede infatti che il bambino inizi a rosicchiarsi le unghia quando fa la conoscenza col proprio fratellino del quale è quanto mai geloso. Ma anche una situazione all’interno della famiglia caratterizzata da un clima teso a causa dei dissapori fra coniugi può stare tranquillamente alla base del fenomeno. Insomma, l’onicofagia non sarebbe null’altro che un modo attuato dall’organismo per scaricare la propria ansia nei confronti di un problema vissuto, a torto o a ragione, in maniera frustrante. 

sabato 7 aprile 2012

Pulizia della casa: a volte è pericolosa!



A volte le mamme in particolare non si rendono neanche bene conto di quanto un eccesso di pulizia, soprattutto dettato dall’ansia di rendere l’ambiente ai figli che lo abitano sempre lindo e quasi sterilizzato, renda proprio ai bambini la vita più complicata. Non a caso oggi i piccoli sono più esposti alle allergie rispetto a quanto lo fossero i loro coetanei del secolo scorso e se tale fenomeno ha visto sempre più bambini alle prese con crisi allergiche e relativi disturbi, a ciò potrebbe contribuire proprio l’eccesso di pulizia che si respira nelle nostre case.

Statine: con questi farmaci si abbassa la possibilità di ictus e infarto



Ancora buone notizie giungono dal mondo delle statine, i farmaci in grado di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. La notizia arriva da uno studio americano, effettuato da ricercatori del New York Medical College di Valhalla.

Emicrania: quando diventa insopportabile con le mestruazioni


Le donne che durante il ciclo mestruale soffrono di violenti attacchi di emicrania,  sanno che parliamo di una condizione clinica che rende penosa la loro vita al punto da fare attendere quasi con angoscia l’arrivo delle mestruazioni al solo pensiero di poter soffrire di una condizione patologica che finisce col rendere la vita quasi impossibile in quei giorni.

venerdì 6 aprile 2012

Alimentazione: ma è vero che l'uovo fa male al fegato e innalza il colesterolo?



Quando parliamo di alimentazione non possiamo prescindere da un alimento importante che entra a far parte della dieta e troppo spesso invece viene associato a problemi di salute. Ci riferiamo all’uovo di gallina. La domanda che a questo punto ci si fa è se sia vero che l’uovo ha un contenuto elevato di colesterolo e per questa ragione alla lunga determinerebbe quelle malattie associate all’ipercolesterolemia. E, ancora,  è’ vero che l’uovo è ipercalorico al punto che il suo consumo deve essere attentamente monitorato all’interno della dieta ed infine, è vero che i bambini devono limitare al massimo il consumo di uova, in considerazione del fatto che tali alimenti sarebbero responsabili nei piccoli di provocare  problemi digestivi?

Claudicatio intermittens: non è una malattia, ma un sintomo a volte grave


Un sintomo importante, eppure troppe volte sottaciuto al proprio medico e, semmai addebitato alla stanchezza e alla mancanza di allenamento fisico, eppure, basterebbe vincere la ritrosia del momento, convincendosi dell’opportunità di “aprirsi” al dialogo col proprio medico di famiglia e si eviterebbero tanti guai futuri. Di che parliamo? Di quel dolore alla gamba, al polpaccio per la precisione, che coglie all’improvviso, tanto forte che costringe chi ne soffre a fermarsi nonostante si sia iniziato a  camminare da poco, insomma, parliamo di claudicatio intermittens.

giovedì 5 aprile 2012

Malattie cardiovascolari: nuova tecnica chirurgica meno invasiva ottiene buoni consensi



Può già essere considerata una nuova promessa nella guarigione di molte patologie cardiache da trattare con un intervento chirurgico meno invasivo di quanto fino adesso previsto per quelle patologie di interesse cardiochirurgico riferite alla sostituzione delle valvole mitraliche ed in particolar modo, al rigurgito mitralico.

Meropur: c'è chi ne vorebbe la revoca dell'autorizzazione


Può darsi che le coppie sterili conoscano il farmaco Meropur, utilizzato, appunto, per la cura della sterilità. Ciò che forse gli assuntori di tale specialità non sanno è che i principi attivi di tale farmaco, le gonadotropine di derivazione umana, possono in qualche caso provocare malattie di natura virale in chi assume tali sostanze.

mercoledì 4 aprile 2012

Stalking: in aumento il reato, una donna su tre ne è vittima!


Secondo gli ultimi dati Istat, in Italia una donna su tre è stata vittima dell’aggressività di un uomo. Sono 6 milioni e 743 mila le donne che hanno subito violenza fisica e sessuale (nel 2011 ne sono state uccise 128, dieci in più dell’anno prima). A Roma, invece, nel 2011 le violenze sessuali aumentano del 34,42%, mentre gli atti persecutori crescono del 16%. Nello specifico, gli stupri passano da 430 casi nel 2010 a 578 nel 2011, mentre le denunce per lo stalking passano da 932 a 1.084. Ultimo episodio ieri che si è concluso con l’arresto dello stalker, un bengalese di 30 anni.Tutto ciò mentre si è da poco concluso il “Progetto Donna” di Codici, realizzato con il contributo della Regione Lazio: un’iniziativa di prevenzione e contrasto psico-legale contro gli abusi e le violenze al genere femminile. Il progetto si è proposto di sviluppare una rete informativa di facile e veloce accesso, che attraverso un intervento concreto sul territorio ha favorito un servizio immediato di aiuto per la donna vittima di abusi.

Farmaci biologici: no nell'imminenza di un intervento ortopedico


Che le malattie autoimmuni, artrite reumatoide in testa, traggano beneficio dall’utilizzo dei più moderni farmaci biologici è sicuramente indubbio, si tratta di capire però se di fronte alla necessità di un intervento chirurgico in special modo di ortopedia, al paziente debba o meno essere consigliata la sospensione preventiva della terapia per tutta la durata della degenza operatoria.

Lavoro: quando ci sono donne come colleghe si lavora meglio

Chi pensa che fra soli colleghi maschi si lavorerebbe meglio, l’unico consiglio che riteniamo di dare è quello di portare avanti le lancette dell’orologio rimasto indietro di qualche secolo, riportandolo ai giorni nostri, alla luce di recenti acquisizioni scientifiche che dimostrerebbero tutt’altra realtà, parrebbe infatti assodato che, all’interno di un gruppo di lavoro si opera alla perfezione se oltre ai colleghi maschi v’è la presenza delle donne.

martedì 3 aprile 2012

Fratture: niente più intervento chirurgico, a breve cambierà il modo di trattarle


Chi dovesse incorrere in una frattura di un osso andrà incontro a minori difficoltà in ordine al  recupero funzionale dell'eventuale arto danneggiato, ad esempio, se trattasi di questa parte anatomica, alla luce delle più recenti acquisizioni scientifiche che a breve indirizzeranno il trattamento terapeutico verso una sorta di osso artificiale che vada a sopperire alla perdita di tessuto determinatasi a seguito di una frattura, la stessa metodica sarà applicata a quei pazienti che ugualmente patiscono o meno una frattura ma che sono affetti da severi processi patologici come di fatto è l’osteoporosi, sopratutto nel post menopausa.

Infarto: il rischio svelato da un semplice esame del sangue


Le malattie cardiovascolari sono considerate le più gravi cause di morte in tutto il mondo. Conosciamo bene i fattori di rischio che si vengono ad aggiungere alla predisposizione personale di coloro che vanno incontro a tali patologie, così come conosciamo quegli esami ematici e diagnostici in grado di prevenire l’esordio della malattia. Ma ci sono altri esami magari meno noti, ma a quanto parrebbe essenziali per prevenire il tragico evento, come ci indica uno studio seguito ad un’accurata ricerca scientifica dell’Oregon Health & Science University, che ha indicato nel gamma-prime-fibrinogeno la ’spia’ più adeguata in grado di segnalare per tempo la possibilità di incorrere in un’ischemia o un infarto anche fulminante.

Sindrome della stanchezza cronica: è una malattia, non una scusa per non far nulla



Un tempo erano considerati perdigiorno e scansafatiche, adesso qualcosa comincia a cambiare anche per loro, stiamo parlando di quei soggetti affetti da Sindrome della Stanchezza Cronica che non dovranno più inquadrarsi come impenitenti fannulloni, ma pazienti a tutti gli effetti di una di quelle patologie sconosciute ai più e per questo poco o per nulla considerata, persino dalla stessa medicina ufficiale.E che la Sindrome della Stanchezza Cronica sia una patologia a larga diffusione, pur nel totale silenzio, lo dimostra il fatto che nella sola Italia si contano non meno di 300 mila soggetti affetti dal grave problema che alla lunga diventa invalidante per il paziente minando seriamente la sua qualità della vita. Oltretutto ciò che rende ancora più incomprensibile la malattia al paziente, suoi familiari e persino agli stessi medici, è che questa si presenta anche nei giovani ed è facile immaginare che la vitalità di un soggetto giovane non potrebbe conciliarsi con la stanchezza e, dunque, il concetto “ti stanchi perché sei un fannullone” è quanto mai realizzato.

lunedì 2 aprile 2012

Iniezione intramuscolare: i trucchi per farla al meglio e al sicuro


Cosa c’è di più semplice del fare una iniezione intramuscolare? Eppure la puntura, a causa di ciò che circonda tale strumento, solitamente la malattia, finisce con l’ammantarsi di un clima di tensione, paura, apprensione anche in chi deve di fatto eseguire la somministrazione di un farmaco con una semplice puntura, soprattutto se non l’ha mai praticata. Oltretutto bisogna anche dire che oggi, rispetto ad un tempo, le possibilità di curare un nostro parente o amico che sia, con una fiala intramuscolare sono di gran lunga più ridotte rispetto a quanto avveniva diversi decenni fa, quando ci si curava per lo più con la terapia iniettiva. Vediamo dunque di non farci prendere dal panico di fronte ad una siringa in mano e cerchiamo di compiere la procedura migliore per raggiungere il nostro scopo. Cominciamo col dire che ciò che è importante, eseguendo una iniezione intramuscolare, è la massima igiene. Per prima cosa bisognerà lavarsi bene le mani, successivamente sarà necessario detergerle con un disinfettante. Ciò servirà per scongiurare il rischio di infettare con il nostro gesto la persona che si è prestata a farsi curare.


Pressione alta: il killer è il sale, non più di un cucchiaino da caffè a pietanza, eppure...


Pensate che gli italiani, pur perfettamente informati del fatto che il sale, se consumato in eccesso fa male alla salute, si pensi al ruolo detenuto da questo composto sulla pressionearteriosa, quando si tratta di sedersi a tavola lo ricordano sempre? Tutt’altro! Gli italiani una volta a tavola dimenticano che le malattie cardiovascolari nel nostro Paese uccidono qualcosa come 240 mila persone all’anno, ovvero, su cento morti 40 sono ascrivibili ad infarti, cardiopatie e malattie cerebrovascolari, così come sempre i nostri connazionali dimenticano anche che 15 milioni di italiani sono di fatto ipertesi. Una situazione allarmante quella che riguarda lo stato di salute nel nostro Paese che potrebbe ricondursi alla quasi normalità se si desse ascolto alle Autorità Sanitarie, quando ci consigliano di non consumare più di sei grammi di sale da aggiungersi al cibo ogni giorno, leggi poco più di un cucchiaino da caffè.

Tumore epatico: la soluzione, il micronde


 

Una nuova tecnica definita ablazione a micronde, potrebbe rappresentare un importante passo avanti nel trattamento terapeutico delle neoplasie epatiche Secondo Attilio Solinas e Paolo Brunori del servizio di Gastroenterologia ed Epatologia della ASL 2, si sono osservati riscontri positivi nel trattamento di una massa tumorale in pazienti affetti dalla malattia anche in condizioni generali di salute del tutto compromessi, compresi soggetti anziani. 

domenica 1 aprile 2012

Parti: troppe le morti in Italia


Nonostante l’Italia sia il Paese dove si registra una minore frequenza di morte neonatale, nell’ultimo periodo sono troppi i decessi che hanno avuto per protagonisti neonati, in qualche caso s’è persino registrata la morte della madre. La media italiana riferita al periodo settembre/ottobre 2010 si è drammaticamente elevata, come ci riporta una dichiarazione nel merito di Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale Codici, l’importante Associazione dei Consumatori, il quale dichiara che
"Riteniamo ci sia qualcosa che non va, siamo di fronte ad una media di circa 6 morti di neonati nel giro di un mese. Un dato estremamente preoccupante e che necessita dell'attenzione delle Istituzioni, in particolare in quelle Regione più colpite dal tragico fenomeno".