martedì 3 luglio 2012

Diete: non riuscite a perdere peso? tutta colpa del vostro naso


Avete mai pensato che se non riuscite a mantenervi in linea, se il vostro abito vi sta più stretto rispetto a quanto accadeva appena qualche mese fa è perché, forse, siete troppo golosi? Bella scoperta direte ma, forse, la “scoperta” è ancora più sorprendente di quanto pensiate.

lunedì 2 luglio 2012

Ricerca scientifica: il cognome condiziona la vita!

Stravagante ricerca scientifica stavolta volta a stabilire la nostra prontezza nell’affrontare le diverse situazioni della vita sulla base del nostro cognome.

Colesterolo: ma esistono davvero alimenti sicuri?


C’è una grande differenza fra il sostenere che un alimento aiuti a ridurre il colesterolo e ritenere che lo stesso alimento mantiene il colesterolo nella normalità. Non è una differenza da poco, semmai una diversità sostanziale, perché nel primo caso dovremmo pensare che un tale cibo detenga in sé delle proprietà in grado di abbassare il colesterolo, nel secondo caso lo stesso cibo deterrebbe delle sostanze che non partecipano in sé all’aumento del colesterolo. Un gioco di interpretazioni da parte del consumatore, un sottile confine fra ciò che è vero e ciò che è falso all’interno del quale molte industrie alimentari hanno creato il loro business a danno del consumatore che alla fine si troverà smarrito di fronte ad una realtà che non sempre è quella che si aspetta.

Pillola anticoncezionale: adesso sono sicure



C’è una riflessione da fare davanti ad un dato incontrovertibile in fatto di contraccezione. Da una parte infatti abbiamo una natalità che tende in Italia a zero, dall’altra il ricorso alla pillola anticoncezionale è bassissimo, addirittura nel nostro Paese il farmaco viene assunto in maniera più ristretta rispetto a quanto si faccia nel resto d’Europa. Ne deriva che è indubbio che gli italiani ricorrono ad altri sistemi per pianificare le gravidanze. Ma perché la pillola viene tanto snobbata dalle donne?



domenica 1 luglio 2012

Dispepsia: un nome difficile che può indicare tante situazioni anche patologiche

Quando si parla di dispepsia, generalmente lo si fa dopo aver letto un qualsiasi foglietto illustrativo per lo più relativo ad un farmaco utilizzato per l’apparato digerente, perché neanche il medico consultato, al fine di non confondere il paziente, usa sovente questo termine. Il risultato è che quest’ultimo spesso ascrive tale disturbo a malanni più impegnativi, gastrite in primis, o coliti, senza che queste due patologie fossero presenti in lui. E, dunque cosa è di fatto una dispepsia? La dispepsia è un disordine gastrico diffuso che si presenta con difficoltà digestive, bruciori di stomaco a volte accompagnati da disordini dell’evacuazione e dolenzia gastrica. La diagnosi di dispepsia è importante perché, sovente, dietro una sintomatologia un po’ confusa, potrebbe annidarsi qualche malattia più impegnativa che è bene diagnosticare e curare e spesso basta solo ciò per risolvere il problema alla radice. Ma non dimentichiamo che il digerente è bersaglio per molti individui delle proprie ansie e dello stress, per cui, la stessa aria accumulata a livello gastro-intestinale può acuire una comune dispepsia. Fermo il fatto che indagare a fondo sulle origini di una dispepsia a volte è problematico anche per il medico che spesso basa la diagnosi sul grado di conoscenza del proprio paziente, ecco anche l’importanza che ha il medico di famiglia.


sabato 30 giugno 2012

Pillola del giorno dopo: maggiori gravidanze e malattie sessualmente trasmissibili

venerdì 29 giugno 2012

Tumori: non sono la prima causa di morte fra gli italiani


I tumori fanno tantissima paura, ma fra le cause di morte degli italiani, tali patologie non spiccano al primo posto, occupato invece dalle malattie cardiovascolari balzate in pole position e c’è da considerare che non sempre è stato così, visto che il trend che vede come causa di morte infarti e ictus è iniziato nel 2008.

Sbadiglio: è più contagioso fra parenti ed amici


Facciamoci caso, quando siamo fra amici intimi e parenti stretti, siamo soliti far meno caso al fatto che  quando sbadigliamo l’atto inconsapevole è più facilmente imitabile rispetto a quando siamo con estranei meno contagiati da nostri sbadigli, quando ci sono. Che lo sbadiglio d’altro canto fosse contagioso non c’erano dubbi, che tale contagio potesse influenzare gli altri in particolar modo gli individui con i quali si è sviluppata una certa confidenza, è meno noto.

Fumo: responsabile di acne sopratutto nelle ragazze

Dove non può il terrorismo psicologico potrà la minaccia all’aspetto, fisico, quando questa si rivolge soprattutto ai giovani e in particolar modo alle ragazze interessate a curare l’acne giovanile, le quali da adesso in poi farebbero bene a sapere che il fumo di sigaretta, almeno secondo gli ultimi studi in materia, è implicato nella comparsa di un particolare tipo di acne.

giovedì 28 giugno 2012

Mal di stomaco: perchè è più frequente nella donna

Il classico mal di stomaco, ma si potrebbe anche ricordare la difficoltà a digerire, l'acidità di stomaco, tutti sintomi spesso generici che possono al contempo invece essere espressione di una patologia gastrica in atto di ben altro tenore, ad indicare, ad esempio, una colite, un colon irritabile, persino una patologia da ipersecrezione gastrica con tutti i risvolti del caso, ma quel che più impressiona è un'altra caratteristica di questi stati a volte persino patologici, ovvero, che la donna più dell'uomo ne vada soggetta; ma perchè ciò accade?

mercoledì 27 giugno 2012

Aids: non è per nulla scomparso


Si parla meno di Aids, fatto questo che potrebbe anche tranquillizzarci, ma purtroppo se oggi si parla molto meno di un tempo del virus Hiv non è solamente dovuto al fatto che, indubbiamente la scienza medica ha fatto importanti passi avanti nella terapia della grave malattia, lo si fa, probabilmente, perché pensiamo, come per incanto, di esserci liberati dalla patologia infettiva che sicuramente conosciamo meglio di un tempo ma ciò non significa che l’Aids sia scomparso, tutt’altro, a riprova di come il fenomeno sia presente in tutta la sua gravità, lo dimostra  il numero incredibilmente alto di donne sieropositive. Proprio la constatazione dell’elevato numero di donne sieropositive, se ne contano 50 mila solo in Italia ed è un numero in difetto, ci palesa un'altra faccia della grave patologia, quella di essere ubiquitaria nei due sessi, eppure, nell’immaginario collettivo siamo più indotti a ritenere gli uomini i soggetti più esposti al virus che le donne e questo è un grave errore che continuiamo, sia pure inconsapevolmente, a fare.


Gravidanza: attenti ai broncodilatatori, potrebbero nuocere gravemente il nascituro

Se da un lato non dobbiamo assolutamente criminalizzare i farmaci assunti dalla donna in gravidanza, stante il fatto che spesso proprio la non assunzione di sostanze farmaceutiche espone sia la gravida che il nascituro stesso a tutta una serie di complicazioni determinate dalla malattia stessa per giunta non trattata adeguatamente, dall’altro lato non possiamo neanche stabilire che esistano farmaci del tutto sicuri in gravidanza. Ne consegue che la donna in “dolce attesa”, soprattutto nei primi tre mesi, dovrà far riferimento al proprio medico, meglio ancora al
ginecologo, ogni qual volta si appresta ad assumere una sostanza farmaceutica. Premesso tutto ciò, tuttavia, dobbiamo segnalare un recente studio scientifico che ci palesa il potenziale pericolo rappresentato da una parte da una malattia quale di fatto è l’asma materna nei confronti del nascituro e dall’altra il rischio per quest’ultimo rappresentato dai farmaci utilizzati per la cura dell’asma stessa.

Menopausa: inutili i complessi multivitaminici per proteggere dal cancro e dagli infarti

Risulta del tutto normale per una donna che si avvicina alla menopausa caricarsi di tensioni e di ansie, ben sapendo che questa fase della vita è quasi sempre costellata da diversi inconvenienti di natura psico-fisica atteso che il nuovo assetto ormonale determina tutta una serie di cambiamenti a partire dall’osteoporosi, fino alla perdita del cosiddetto “ombrello protettivo” che fino all’età fertile aveva preservato il fisico da tutti quegli eventi cardiovascolari e cerebrali che attentano spesso alla stessa vita.

martedì 26 giugno 2012

Intolleranze alimentari: come facciamo a sapere l'esatta consistenza di un alimento?


Come sappiamo le allergie e le intolleranze alimentari sono situazioni cliniche spesso molto gravi e, per di più, in costante aumento soprattutto fra i giovani a causa di diversi fattori, non ultimo, il peso sempre maggiore che sta assumendo l’industria alimentare che troppo spesso utilizza conservanti, additivi e quant’altro per i quali alcuni soggetti predisposti sviluppano reazioni.

Eiaculazione precoce: arriva il farmaco che risolve il problema


L’eiaculazione precoce potrebbe avere i giorni contati? Forse! A star dietro uno studio europeo sembrerebbe proprio di si, ciò in quanto, sempre seconda tale studio, sarebbe stato immesso nell’uso comune un nuovo farmaco “preso in prestito” dalle molecole utilizzate nella cura della depressione.

Aspirina: è vero che riduce di molto il tumore allo stomaco?


Ha creato un po’ di scompiglio nel mondo scientifico la notizia riportata sulla rivista scientifica Lancet secondo la quale l’assunzione di acido acetilsalicilico, che ricordiamo essere il principio attivo dell’Aspirina, ridurrebbe in maniera significativa l’incidenza del tumore allo stomacoIl dato era dipendente da uno studio che aveva monitorato 25 mila pazienti in cura con Aspirina a basso dosaggio per la prevenzione di ictus e infarti e si è visto che un dosaggio di 75 mg o più di Aspirina al giorno avrebbe ridotto le morti del 3% circa quando causate da tumore. A questo punto il rischio che si vuole evitare è che la gente immagini l’Aspirina un ottimo rimedio preventivo contro le neoplasie alla luce degli studi da recente avvenuti. Perché se è vero che
le morti verrebbero quindi ridotte di un quinto, vero è anche che stiamo parlando di  "una diminuzione significativa ma modesta - scrive Altroconsumo - osservabile non prima di 5 anni di assunzione quotidiana di aspirina, anche a basse dosi".

lunedì 25 giugno 2012

Tumori: ecco come far nascere bambini che non si ammaleranno mai di cancro!


La notizia è strabiliante, eppure è rimasta un po’ confinata fra le tante informazioni di cronaca italiana ed estera che ci preoccupano non poco. Eppure, oggi sappiamo che un bambino spagnolo di cui si sconosce l’identità, è stato selezionato per non ammalarsi mai di cancro.

Psoriasi: evidenti passi avanti per la cura di questa malattia autoimmune


Come mai una malattia autoimmune, considerata neanche diffusissima fra tutte le malattie basate sulla stessa origine, come accade con la psoriasi, ha tanta rilevanza e attenzione da parte del mondo scientifico? Perché proprio sulla psoriasi i passi avanti della scienza sono quanto mai palpabili. E quando parliamo di psoriasi parliamo di una malattia automimmune diffusa in una percentuale che non supera l’1,5% dell’intera popolazione, ecco perché diciamo che non è una patologia diffusissima, tuttavia è interessante osservare la predisposizione familiare che grava su quei soggetti che si ammalano di psoriasi. Visto che laddove nello stesso nucleo familiare vi è un malato di psoriasi, la possibilità che un altro componente dello stesso ramo familiare si ammali, si eleva del 30%.

Apprendimento: lasciate che i bimbi scrivano con carta e penna

In tempi in cui il computer e l’informatica sembrano aver preso il sopravvento su tutto, ci giunge una ricerca in netta controtendenza con quelle che sono le nostre attuali conoscenze che, oltretutto, siamo soliti esportare anche ai bambini, abitudini per lo più rappresentate dal fatto di trasferire ogni apprendimento passando dal computer, a cominciare dalla scrittura.

domenica 24 giugno 2012

Bambini iperattivi: come riconoscerli, come curarli alla luce delle nuove terapie



Ne sanno qualche cosa le maestre di quei bambini iperattivi, una condizione clinica definita scientificamente ADHS, ovvero, Attention Deficit Hyperactivity Disorder, ovvero, Sindrome da deficit dell’attenzione e iperattività, condizione questa che si conclama proprio con l’età scolare, ecco perché si citavano le maestre. Ovvio che lo stesso bambino affetto da tale sindrome rappresenta a sua volta un problema serio anche per i genitori.