Col termine cistite si inquadrano tutta una sequela di infezioni
delle vie urinarie senza con questo discernere le varie forme, né classificare
di preciso l’area di insorgenza dell’eventuale sepsi. Non spetta certo al
paziente stabilire dove abbia avuto origine la malattia, quanto al medico
indagare, con la preziosa consulenza del laboratorio d’analisi e localizzare in
maniera precisa l’organo che in quel momento sta subendo maggiormente l’attacco
degli agenti patogeni. Ciò in quanto parlando di cistite una cosa è certa,
ovvero, che il paziente lamenta disturbi a volte insopportabili all’apparato
urinario in maniera generica, senza poter stabilire con esattezza se la sede
dell’infezione è a livello ad esempio della vescica o dell’uretere o in
qualsiasi altro organo vicino. Una cosa è certa, di fronte ad un problema
caratterizzato da bruciore alla minzione, senso di spossatezza, spesso aumento
della temperatura corporea e veri e propri spasmi con impellente bisogno di
urinare, compresa l’evidenza di una scarsa quantità di urina emessa, bisognerà
contattare al più presto il proprio medico curante.
Notizie aggiornate in tempo reale sul mondo della medicina, del benessere, delle scoperte medico scientifiche, delle novità farmacologiche e in campo terapeutico, ricordando che i contenuti di questo sito hanno esclusivamente scopo informativo. Le informazioni ivi contenute non intendono in alcun modo formulare diagnosi o sostituire il lavoro del medico, cui sempre rivolgersi in caso di necessità
venerdì 1 marzo 2013
Pillola anticoncezionale: attenti a quella di terza e quarta generazione
Dalla
Francia giunge un’allerta sull’uso della pillola anticoncezionale di 3a e 4a
generazione: non vanno prescritte come prima scelta, ma solo come dopo
un’accurata visita sullo stato di salute della donna. Bisogna, infatti,
prediligere la scelta di pillole di 1a o 2a generazione e, soltanto dopo aver
verificato che non ci siano fattori di rischio di trombosi (ad esempio
precedenti in famiglia), può essere prescritto il contraccettivo di ultima
generazione.
giovedì 28 febbraio 2013
Chirurgia plastica: gli italiani non si fanno mancare nulla!
Liposuzione,
aumento del seno e blefaroplastica, ovvero il ringiovanimento dello sguardo:
sono questi i tre interventi di chirurgia plastica più praticati al mondo. La
classifica dei paesi in cui si eseguono più interventi di chirurgia plastica
vede in testa gli Stati Uniti, seguiti da Brasile, Cina, Giappone e Italia. Il Belpaese si piazza al sesto posto mondiale della chirurgia plastica come
interventi praticati e numero di professionisti: qui si opera prima di tutto
per l’aumento del seno. I dati vengono dalla ricerca “Global study of
aesthetic/cosmetic surgery procedures performed in 2011”, promossa
dall’International Society of Aesthetic Plastic Surgery (ISAPS).
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Raffreddore: uno starnuto da oltre 500 milioni di euro
Per noi il raffreddore è un malanno
noiosissimo, quest’anno oltretutto si è avvicendato continuamente spesso
colpendo le stesse persone. Ma c’è chi da un semplice raffreddore ricava un
business spaventoso, qualcosa come 550 milioni di euro ogni anno, si può dire
ad ogni ondata di raffreddore. Ad aver trovato l’Eldorado in tutto ciò, sono le
industrie farmaceutiche che con una martellante pubblicità, complice anche la
dilagante cultura volta a farci ritenere che i farmaci da banco sono presidi quasi
sempre efficaci e comunque sicuri, ci vogliono a tutti i costi far credere che
il raffreddore sia un fastidio dal quale allontanarsi immediatamente ed in modo
efficace con una semplice pilloletta. Non solo, a dar retta ai messaggi che ci
istillano in tv e non solo, parrebbe di capire che la nostra vita frenetica non
possa essere stoppata da nulla, men che meno da un raffreddore, visto che con
qualche veloce rimedio farmacologico a caro prezzo, oltretutto, si è immediatamante in
forma. Ma è educazione sanitaria questa? Ed è giusto trattare un malanno sia
pure potenzialmente banale, a questo modo?
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mercoledì 27 febbraio 2013
Bronchite: diagnosi, cura e terapia
Come accade con altre
malattie, spesso siamo indotti a ritenere che una serie ripetuta di colpi di
tosse durante la giornata, siano l’inizio di una bronchite, una patologia dei
bronchi caratterizzata da un’infiammazione acuta o cronica cui quest’organi possono
andare soggetti a seguito di diversi fattori spesso concomitanti fra di loro.
Ma se la tosse è uno dei sintomi principali della bronchite, non è detto che
tossire con una certa frequenza e per un
periodo di tempo limitato debba, gioco forza, significare che siamo affetti da
bronchite. Generalmente questa infiammazione ha origini e sintomi più precisi
che converrebbe interpretare per meglio riferirli al medico.
Urine: la nostra "pipì" è la spia dell'organismo
Nessuna pretesa di farci
diventare degli analisti clinici con tanto di laboratorio di analisi, ma uno
sguardo alla nostra “pipì” di tanto in tanto converrebbe darlo perché dal
colore, dalla consistenza delle urine, potremmo scoprire tante cose, soprattutto,
potremmo meglio capire come se la passa il nostro organismo. Un esempio? Se furtivamente
gettiamo lo sguardo sulla pipì e la troviamo troppo trasparente, soprattutto per
diversi giorni, questo fatto potrebbe significare nulla o qualcosa di
importante, una cosa però è certa, quella che gli addetti ai lavori definiscono
urina color “acqua di roccia” indica che le urine sono eccessivamente diluite.
Che significa tutto ciò?
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martedì 26 febbraio 2013
Privacy: attenti ai dati sensibili immessi in rete
Vietato
mettere online informazioni sullo stato di salute, patologie o handicap di una
persona. Il Garante
privacy è intervenuto su due gravi casi di violazione della riservatezza
vietando al Comune di Siderno e alla Asl Napoli 2 Nord l’ulteriore
diffusione in Internet, in qualsiasi area del loro sito istituzionale, dei dati
sulla salute rispettivamente di cittadini disabili e di persone che hanno
beneficiato di rimborsi per spese sanitarie.
Sigarette elettroniche: sono davvero sicure?
Dubbi sulla
loro sicurezza e scarsa informazione al consumatore: sono queste le accuse
principali rivolte da tempo alle sigarette elettroniche, ma adesso la cosa si
fa seria. Il pubblico ministero di Torino Raffaele Guariniello vuole vederci
più chiaro, soprattutto sul contenuto di alcune confezioni di ricariche
sequestrate giorni fa dai Nas di Torino. Motivo del sequestro: l’assenza di
indicazioni (di eventuali rischi per la salute dei fumatori) in etichetta. Si
ipotizza il reato di immissione in commercio di prodotti pericolosi per il
titolare della ditta che ha importato le ricariche in questione.
lunedì 25 febbraio 2013
Fumo: "fumi e ti senti un... principe"!
Smetto di fumare o provo con la sigaretta elettronica? A porsi questa
domanda saranno stati in molti (fumatori) visto il boom registrato dalle
sigarette elettroniche nell’ultimo anno. Eppure non è ancora certa la loro
efficacia né la loro sicurezza. Di recente l’OMS e l’ISS hanno espresso pareri dubbi sia sulla loro efficacia come metodo per smettere di fumare sia per il
contenuto in nicotina, per cui non si possono escludere effetti dannosi per la
salute. La diffusione delle sigarette elettroniche è, però, una realtà e sono
spuntati come funghi, in tutta Italia, negozi che le vendono. E per un prodotto
che si vende non può non esserci una pubblicità che invita all’acquisto.
Infarti e ictus: importante per la donna il numero di figli messi al mondo
Dimmi quanti
figli hai e ti dirò quante possibilità hai di andare incontro ad un infarto o
ad un ictus. Questa inquietante proporzione emerge da uno studio pubblicato
sulla rivista scientifica American Heart Journal e si riferisce ad uno studio
approfondito effettuato su ben un milione e trecentomila donne che avevano un’età
superiore ai 50 anni all’epoca della ricerca scientifica durata oltre dieci
anni.
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domenica 24 febbraio 2013
Stent cardiaco: molto interessante quello che si dissolve
E' sicuramente una notizia sensazionale quella riferita in Italia
dall’equipe capitanata da Antonio Bartorelli, responsabile dell’Unità di
Cardiologia internistica del Centro Cardiologico Monzino di Milano, che
consiste nella realizzazione di un nuovo stent cardiaco che si auto dissolve. Tale inedito stent cardiaco
avrebbe le stesse caratteristiche pratiche dei punti di sutura. Infatti, è
bioriassorbibile perché costituito da acido polilattico, lo stesso materiale
utilizzato per i punti di sutura che si adoperano in chirurgia.
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sabato 23 febbraio 2013
Senza zucchero? nelle merendine, nei succhi di frutta e non solo, c'è eccome e partono le denunce
Succhi di
frutta, merendine e persino confetture, stessa cosa per le bibite, insomma, c’è
di tutto tra i 40 prodotti che Altroconsumo ha segnalato all’Antitrust per
pubblicità ingannevole. Al centro della denuncia ci sono gli slogan sulla
presenza di zucchero: si va dal “senza zucchero” al “senza zucchero aggiunto”.
Ma è solo un modo per confondere il consumatore, giocando sull’illusione di un
prodotto salutistico, che in realtà è pieno di sostanze ricche di zucchero,
come dolcificanti ed edulcoranti artificiali.
venerdì 22 febbraio 2013
Tumore al fegato: un nuovo farmaco aiuta a sperare
A circa tre anni
dall’autorizzazione da parte dell’AIFA, l’Associazione Italiana del Farmaco, al
trattamento terapeutico a spese del S.S.N. effettuato con Sorafenib, un
chemioterapico antiblastico in grado di contrastare il carcinoma epatocellulare
in fase avanzata, più generalmente indicato come tumore primario al fegato, si
cerca di tracciare l’efficacia di questa moderna sostanza farmacologia alla
luce dei risultati ottenuti.
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Ospedali: ecco come si sbriciolano quelli italiani con un terremoto
Se arriva un
terremoto, l’ospedale si sbriciola. Gli ospedali italiani sono troppo vecchi e
il 75% presenterebbe “gravi carenze” in caso di terremoti molto forti, di
magnitudo superiore a 6 della scala Richter. È quanto emerge dalla relazione
conclusiva della Commissione d’Inchiesta del Senato sul Servizio Sanitario
Nazionale, presentata ieri in Senato. Lo stato della sanità italiana si fa
sempre più precario e rappresenta una “conferma della grave situazione di
impoverimento della sanità pubblica”, denuncia oggi Federconsumatori. Intanto a
Roma rischia lo sfratto la Casa di Peter Pan.
Depressione post partum: come si spiega il fenomeno anche nelle mamme adottive?
Se è vero che la
depressione post partum è soltanto annessa a squilibri ormonali che determinano nella donna che ne soffre
disturbi di natura organica, oltre che mentale, come possiamo spiegare la
stessa patologia anche in quelle mamme di figli adottivi?
Una domanda
lecita e alla quale occorre dare una risposta perchè, se è sicuramente
accertato che la depressione sia in primis un disturbo organico quasi sempre
connesso con l’equilibrio di due importanti neurotrasmettitori quali sono la
serotonina e la noradrenalina e sui quali la tempesta ormonale scatenatasi in
gravidanza, cui si aggiunge analoga situazione avvenuta durante il parto,
determina il fenomeno patologico vero e proprio, sarebbe inspiegabile capire
l'eziologia della malattia anche nelle mamme non biologiche che a tali
situazioni non sono ugualmente esposte.
giovedì 21 febbraio 2013
Sindrome di Hikikomori: una malattia grave per molti adolescenti
Isolati
socialmente nel web, “persi” per l’intera giornata – scuola a parte – in una
dimensione virtuale fatta di computer, internet, playstation. È una
web-dipendenza sempre più diffusa quella che affligge gli adolescenti italiani,
soprattutto gli studenti fra gli 11 e i 16 anni che “si ritirano dal mondo”,
rifiutano sport e socialità e trasferiscono tutta la loro vita nella dimensione
del web. L’allarme viene dal sito della Fnomceo – Federazione nazionale degli
ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, che parla di una nuova forma
di dipendenza poco conosciuta. Il fenomeno in realtà ha un nome: si chiama
sindrome di Hikikomori.
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Tumore al seno: concrete speranze con nuovo farmaco biologico
Si chiama Olaparib la nuova
molecola farmacologica messa a punto da ricercatori britannici dell’Institute
of Cancer Research in grado di infondere quel tanto di fiducia in più sul
cammino della ricerca scientifica ai malati di tumore al seno anche in fase
avanzata, persino laddove le terapie cui si sono sottoposti siano risultate inefficaci, così come, sempre a parere dei ricercatori inglesi,
sembrerebbe che la stessa molecola possa pure essere utilizzata anche in quei
pazienti neoplastici in cura per tumore alle ovaie o alla prostata di tipo
ereditario.
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Ricerca scientifica: nuove acquisizioni su Morbo di Alzheimer
Il
cammino della ricerca scientifica in ambito alle malattie degenerative
neurologiche è lento ma progressivo, lo dimostra l’attenzione dei ricercatori
nei confronti di quelle patologie cerebrali, come di fatto sono le demenze
senili, primo fra tutti il Morbo di Alzheimer, oggi che siamo in grado non solo
di stabilire l’esatta causa di queste gravissime malattie ma anche di
incamminarci verso un futuro quanto mai prossimo il cui traguardo sarà dato
dalla cura definitiva di tutte quelle patologie che determinano un progressivo
e irreversibile danneggiamento delle cellule cerebrali.
mercoledì 20 febbraio 2013
Ictus: incoraggianti risultati con questo farmaco
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Gli ictus non emorragici,
semmai determinati a causa della formazione di trombi, verranno sempre di più trattati
con la terapia
trombolitica con un farmaco il cui principio attivo è Alteplase, che
parrebbe essere il capostipite di tali traguardi terapeutici auspicati. Lo dimostrano i primi successi di cui si è avuta notizia presso la Stroke
Unit
della U.O.C. di Neurologia dell’Azienda Ospedaliera G. Rummo di Benevento
che riportano i primi due trattamenti di
trombolisi in
pazienti affetti da ictus cerebrale ischemico, dove si è assistito a risultati incoraggianti su due uomini di 43 e 67 anni d’età.
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Pecorino anticolesterolo: sulle nostre tavole
Pensiamo al ruolo importante detenuto dai formaggi quale
fonte di calcio, pensiamo dunque alla caratteristica di questo alimento nel
contrasto, soprattutto nelle donne in menopausa, dell’osteoporosi. Di contro,
consideriamo anche il grosso limite di certi formaggi rappresentato dal contenuto
elevato di colesterolo. Di fronte a questo duplice aspetto del formaggio,
utilissimo da una parte, controindicato dall’altra, soprattutto se consumato
in quantità elevata, s’è mossa ancora una volta la scienza medica.
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