Strana la scienza medica, l'ultimo esempio in ordine di tempo ci viene dalle statine, per anni sbandierate come farmaci non solo in grado di abbassare sensibilmente il colesterolo “cattivo” nel sangue, causa di infarti e ictus, non solo in grado di proteggere l'organismo da certi tipi di cancro, non solo una sorta di toccasana per il nostro corpo nei confronti di altre grave patologie e oggi scopriamo che negli ultrasessantenni e non solo per loro, le statine potrebbero essere inutili e addirittura una recente ricerca scientifica assolverebbe persino il colesterolo Ldl, quello appunto cattivo.
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giovedì 16 giugno 2016
Farmaci contro il colesterolo "cattivo": e se non servissero a niente?
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venerdì 3 giugno 2016
Obesità: e se incidesse sulle malattie renali?
Chi
pensava che l'obesitàavesse solo riflessi negativi a carico dell'apparato cardiovascolare,
ad esempio con l'insorgenza di ictus oinfarti o se fosse una causa importante per l'istradarsi del diabete
o di altre malattie metaboliche, farà bene ad aggiungere un altro
tassello di conoscenza a proposito dei rischi cui si va incontro
rimanendo obesi: le malattie renali.
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giovedì 21 aprile 2016
Tè: bevuto con moderazione evita infarti e altre malattie al cuore
Un
consumo moderato di tè potrebbe avere effetti positivi per il cuore.
E' quanto emerge da uno studio estero Multi-Ethnic Study of
Atherosclerosis ( MESA ), che evidenzierebbe bene come questa bevanda
possa garantire una ridotta calcificazione delle pareti vascolari e,
dunque, una minore esposizione ai gravi rischi cardiovascolari che ne
conseguirebbero.
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lunedì 17 agosto 2015
Come fare a riconoscere i grassi che ti fanno male al cuore?
Sembrava che
solo il burro fosse la causa primaria dei nostri malanni intriso com’è di
grassi saturi. Ed invece ecco la sorpresa, i grassi saturi, da uno studio
condotto in Inghilterra e che ha trovato spazio nelle pagine del British
Medical Journal, verrebbero riabilitati, appunto quelli contenuti nel burro e
vengono messi all’indice solo i grassi trans, quelli di cui sono ricchi i cibi
industriali e la margarina.
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sabato 8 agosto 2015
Vitamina D: quando non serve somministrarla è inutile e pericoloso!
C’è sempre
stato un acceso dibattito fra coloro che sostenevano l’utilità delle vitamine
sempre e coloro che invece hanno sempre annesso ad esse un loro ruolo senza mai
pensare di doverle integrare anche in coloro che non presentavano carenze, con
la consapevolezza che tanto anche in eccesso, male non fanno. Non è per niente
così. Se è vero che le vitamine sono sostanze indispensabili alla nostra vita,
vero è anche che una dieta equilibrata di norma apporta con gli alimenti la
giusta dose di queste sostanze. L’integrazione scriteriata mediante farmaci o
integratori è molto spesso inutile, a volte persino pericolosa.
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domenica 28 giugno 2015
Brufen: mai più di 4 compresse al giorno, si rischiano danni al cuore!
L’Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha effettuato una revisione
dell’ibuprofene che conferma un piccolo aumento del rischio cardiovascolare se
il farmaco è usato con alto dosaggio, pari o superiore a 2400 mg al giorno.
L’ibuprofene è un medicinale antidolorifico e anti-infiammatorio e si trova in
medicinali usati per trattare il dolore, la febbre e l’infiammazione; la dose
abituale per adulti e bambini sopra i 12 anni è di 200-400 mg, tre o quattro
volte al giorno se necessario.
lunedì 11 novembre 2013
Arriva la cipolla che non fa... piangere e con tante proprietà terapeutiche!
Anche
se appartenete alla schiera di persone dal cuore
duro, di fronte ad una cipolla, anche per voi, è difficile trattenere le
lacrime… ovviamente non perché ci si farà prendere dal sentimentalismo, semmai
a causa di una reazione chimica prodotta da un costituente della cipolla che
volatilizzandosi irrita reversibilmente e per la sola durata del contatto, le
mucose degli occhi. Ma oggi c’è una novità, rappresentata dalla scoperta da
parte di un gruppo di ricercatori che agendo sulla proteina responsabile del
fastidio ed eliminandola, avrebbe creato
in laboratorio un nuovo ortaggio privo di effetti lacrimogeni, ma non è tutto.
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venerdì 13 settembre 2013
Diabete: anche i nostri amici a quattro zampe ne vanno incontro, ma un terzo dei proprietari non lo sa!
La nostra
Società dei consumi ci ha proiettato noi e i nostri amici a quattro zampe, cani
e gatti in special modo, verso malattie che, sbagliando, siamo soliti
immaginare solo per noi, a partire dal diabete e da tutte le conseguenze
nefaste che ha questa malattia, pensiamo all’infarto e all’ictus fra le più
gravi.
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sabato 24 agosto 2013
Vaccini: presto quello contro le malattie psichiatriche e non solo...
Un
convegno, quello svoltosi a Milano, dai tratti in qualche modo persino
fantascientifici, eppure, almeno seguendo la notizia Ansa, l’incontro di medici
e scienziati provenienti da tutto il mondo è stato sicuramente foriero di
speranze concrete secondo le quali in un prossimo futuro a determinarlo saranno
sempre di più i vaccini. Ciò in quanto a questi presidi medici sarà affidata la
prevenzione nei confronti delle malattie che sempre di più attentano alla
nostra stessa vita o al nostro benessere. Un esempio? Fra non molto avremo il
vaccino “ritarda-cancro”, un vaccino unico
contro l’influenza, intendendo per unico un vaccino da inocularsi una sola
volta nella vita e, dulcis in fundo, persino un vaccino contro le maggiori e
più gravi patologie psichiatriche.
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lunedì 5 agosto 2013
Diclofenac a rischio infarto? si, ma solo a certe condizioni
Senza voler criminalizzare il diclofenac, il
Voltaren per intenderci meglio, risulta senz’altro utile sapere che questo
farmaco, ma come tanti altri che appartengono alla stessa categoria dei fans, i
farmaci antinfiammatori non steroidei, assunto per lungo tempo e a dosi
elevati, espone il paziente a rischio infarto ed ictus.
lunedì 29 luglio 2013
Vacanze: no relax, si infarto!
La
crisi economica che sta attanagliando il Paese ha riverberi importanti sulla
salute, minandola spesso a causa di tensioni e preoccupazioni cui l’organismo
reagisce in vario modo, non ultimo la depressione. Ma c’è un altro aspetto
importante della crisi economica che si riflette sulla nostra salute, ovvero, l’impossibilità,
per motivi finanziari di molti, di concedersi una vacanza.
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domenica 12 maggio 2013
Malattie rare: malattie mostruose come quella dell'uomo "incinto"!
La natura
a volte fa degli scherzi, solo per usare un eufemismo, davvero atroci,
consentendo che per tutta una serie di circostanze genetiche o biochimiche,
nascano bambini che presentano anomalie terrificanti a volte a causa di patologie
mostruose, sovente incompatibili con la vita, altre volte no, tant’è che questi
bambini una volta divenuti adulti si portano con sé tali patologie per tutta la
loro spesso breve o brevissima vita. Un tempo questi malati venivano avvicinati da
proprietari di circhi o personaggi del mondo dello spettacolo dell’epoca che
inducevano le famiglie, dietro compenso, a far esibire i propri cari affetti da
mostruosità per esporli alla pubblica e morbosa curiosità del pubblico, quali veri e propri
fenomeni da baraccone.
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martedì 9 aprile 2013
Dieta e attività fisica: gli adolescenti che non seguono corretti stili di vita, gli infartuati di domani
Gli Stati Uniti
sono dal punto di vista alimentare e degli stili di vita in particolare degli
adolescenti, un pessimo esempio per tutto il resto del mondo. Proprio
oltreoceano, infatti, si assiste più che altrove a regimi alimentari del tutto
scorretti soprattutto da parte degli adolescenti con la conseguenza di verificare,
soprattutto in questa popolazione, condizioni patologiche potenziali quali l’obesità
col seguito di vere e proprie malattie ad essa correlate, a partire dall’ipertensionearteriosa, diabete, ipercolesterolemia, infarti e ictus. Insomma, se è noto che
obesità e scarso esercizio fisico aprono la strada da adulti alle malattie sopraccitate,
vero è anche che l’intervento su questi stili di vita potrebbe essere
risolutore nella prevenzione di tutti quegli stati patologici insorti da
adulti, soprattutto nella mezza età.
sabato 6 aprile 2013
Voltaren: e se facesse venire l'infarto?
-->
Sembra ieri, eppure sono passati
quasi 15 anni dall’avvento del Viox (Rofecoxib), un potente fans, farmacoantinfiammatorio non steroideo, in grado
di stroncare le infiammazioni in generale a partire da quelle a carico delle
articolazioni e con un grosso vantaggio rispetto agli altri fans, ovvero, l’ottima
tollerabilità gastrica, punto dolente per tutti gli antinfiammatori.
-->
Non solo,
agli inibitori della COX-2, cui apparteneva il Vioxx, si era anche ascritta la
possibilità di opporsi efficacemente al tumore del colon in quanto capace di
prevenire i polipi intestinali in pazienti predisposti. Ma c’era un grosso
dubbio che nel tempo divenne un’amara realtà. Anche se la molecola farmacologica
in questione deteneva queste proprietà, la stessa presentava un gravissimo
limite rappresentato dal rischio di causare pericolosi eventi vascolari a volte
persino letali come infarto al miocardio e ictus, soprattutto in quei soggetti
che avevano assunto Vioxx per un anno e mezzo di seguito. Risultato, dopo un
increscioso iter burocratico, nel 2004 Vioxx fu ritirato dal commercio. La
domanda che ci si pone a questo punto però è un’altra. E’ solo Vioxx a causare
eventi cardiovascolari temibili o tale effetti collaterali sono noti anche con
altri fans, a partire dal Diclofenac, il Voltaren e altri simili, per
intenderci?
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mercoledì 3 aprile 2013
Ictus: con le fibre si abbassa di molto l'insorgenza
Non saranno un’arma del tutto
puntata contro l’ictus, ma le fibre pare detengano un ruolo importante nella
prevenzione di tutti quegli eventi vascolari che vedono nell’ictus la loro
massima espressione. Lo ha ricordato Diane Threapleton ricercatrice dell’Università
di Leeds in Gran Bretagna. Ma perché le fibre alimentari deterrebbero tale
ruolo?
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martedì 26 marzo 2013
Ipertensione arteriosa: la forma resistente alle cure è una malattia a tutti gli effetti
In un’epoca in cui la
medicina sembra averci affrancato da moltissime malattie che un tempo potevano
rivelarsi sicuramente mortali, uno spettro pare ugualmente aggirarsi nei timori
degli italiani e nella stragrande maggioranza di tutti quelli che vivono nel
mondo in generale, la pressione arteriosa alta. Una condizione clinica questa
che già di per sé apre la strada a patologie gravissime ma che per fortuna di
norma è tenuta entro livelli di guardia tali, da risultare innocua, ma non
sempre. A giudicare da un recente studio scientifico che si è svolto a livello
mondiale, sette ipertesi su dieci affetti
da forme più resistenti alle cure temono
che la loro pressione elevata possa essere la causa di molte malattie fino alla
morte e in 8 casi su dieci questi stessi pazienti ammettono di dover far
ricorso a sempre nuovi farmaci per tentare di abbassare la loro pressione
arteriosa, spesso inutilmente. A questo punto ci si chiede, è fondata la loro
paura, oppure negli stessi pazienti si instaura una forma di timore continuo
rispetto alla malattia al punto di aggravarla?
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lunedì 25 marzo 2013
Parodontite: molto di più di una semplice infezione ai denti
Una infezione dentaria tutt’altro che trascurabile non
solo per l’effetto che determina sui denti e sulla loro caduta ma anche per i
danni che è capace di arrecare ad organi e apparati diversi dell’organismo. Ci
riferiamo alla parodontite. Quando si parla di parodontite ci si riferisce ad
un’infezione causata da batteri appartenenti a ceppi diversi che hanno
colonizzato il cavo orale danneggiando nello specifico il tessuto di supporto
del dente che finisce col cadere. E’ una malattia abbastanza diffusa nel nostro
Paese, se si pensa che almeno 65 adulti su 100 ne soffrono, mentre nei giovani
la percentuale scende al 10%. Spesso, nonostante l’uso degli antibiotici, non
si riesce a far fronte ai danni che i microrganismi determinano sul dente che
finisce, nonostante le cure, per staccarsi dal suo naturale ancoraggio. Prima
di giungere al “dondolamento” del dente, chi vi soffre avverte una sensazione
sgradevole di freddo alle gengive, soprattutto quando inizia a mangiare,
seguita da sanguinamento, retrazione del tessuto gengivale con esposizione
della parte di norma nascosta del dente, alito cattivo, fino alla vera e
propria mobilità del dente che tende a cedere.
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martedì 12 marzo 2013
Diabete: non solo fame, sete e urina abbondante nella espressione della sintomatologia, ma molto altro
Che il diabete sia una
malattia insidiosa e potenzialmente in grado di provocare malattie anche
mortali non ci sono dubbi, che il diabete sia una malattia a larghissima
diffusione, basti pensare che nel mondo intero ogni due secondi due persone si
ammalano di questa malattia e ben 4 milioni di persone muoiano a causa del
diabete o per le sue conseguenze finali, non avevamo ancora incertezze, forse
quello che non sapevamo ancora è che fra 15 anni, se non interverrà la medicina
con nuovi presidi atti a stroncare questa patologia, ci ritroveremo nel mondo
qualcosa come quasi mezzo miliardo di persone diabetiche con costi sociali
elevatissimi e grandi sofferenze per malati e loro parenti. Atteso che fino ad
oggi non esiste una cura preventiva della malattia, sempre di più considerata
genetica, risulta invece sempre più interessante cogliere altri aspetti di
questa patologia, in ambito alla diagnostica e alla sintomatologia e solo
puntualizzando questi due aspetti del diabete possiamo sperare di prevenirlo o
per lo meno curarlo prima ancora che abbia danneggiato irreversibilmente organi
o interi apparati dell’organismo.
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lunedì 25 febbraio 2013
Infarti e ictus: importante per la donna il numero di figli messi al mondo
Dimmi quanti
figli hai e ti dirò quante possibilità hai di andare incontro ad un infarto o
ad un ictus. Questa inquietante proporzione emerge da uno studio pubblicato
sulla rivista scientifica American Heart Journal e si riferisce ad uno studio
approfondito effettuato su ben un milione e trecentomila donne che avevano un’età
superiore ai 50 anni all’epoca della ricerca scientifica durata oltre dieci
anni.
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mercoledì 20 febbraio 2013
Ictus: incoraggianti risultati con questo farmaco
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Gli ictus non emorragici,
semmai determinati a causa della formazione di trombi, verranno sempre di più trattati
con la terapia
trombolitica con un farmaco il cui principio attivo è Alteplase, che
parrebbe essere il capostipite di tali traguardi terapeutici auspicati. Lo dimostrano i primi successi di cui si è avuta notizia presso la Stroke
Unit
della U.O.C. di Neurologia dell’Azienda Ospedaliera G. Rummo di Benevento
che riportano i primi due trattamenti di
trombolisi in
pazienti affetti da ictus cerebrale ischemico, dove si è assistito a risultati incoraggianti su due uomini di 43 e 67 anni d’età.
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