Visualizzazione dei post in ordine di pertinenza per la query pressione arteriosa. Ordina per data Mostra tutti i post
Visualizzazione dei post in ordine di pertinenza per la query pressione arteriosa. Ordina per data Mostra tutti i post

venerdì 13 gennaio 2012

Farmaci: pronto l'antinfiammatorio senza effetti collaterali

Che i fans, ovvero, i farmaci antinfiammatori non steroidei, insieme ai tanti benefici di cui sono capaci, non sono per nulla esenti da effetti collaterali, nonostante la TV pubblicizzi quelli a basso dosaggio e dunque di libera vendita, come fossero caramelle, è cosa assai nota, tant’è che ormai tutti sanno che i più comuni effetti avversi di queste sostanze sono rappresentati dalla gastrolesività, ecco perché si raccomanda l’assunzione a stomaco pieno. Così come degno di nota è anche l’eventuale danno ai reni, quando si preveda un uso prolungato con questi farmaci e di conseguenza qualche azione negativa potrebbero detenerla anche sulla pressione arteriosa.


giovedì 24 maggio 2012

Sauna: ma è vero che fa dimagrire?


Qualcuno ne è convintamene certo, la sauna fa dimagrire, ma anche questa certezza, insieme a tante altre che campeggiano nel nostro modo di vedere le cose potrebbe essere del tutto errata, perché pare che la sauna non faccia assolutamente dimagrire.

giovedì 20 settembre 2012

Influenza: ancora lontana? per niente, ecco come affrontarla


Siamo ancora lontani dal doverci confrontare con l'influenza, ma non troppo, se si considera che non esiste una data certa in cui l'epidemia si fa strada e, dunque, all'approssimarsi della stagione fredda, non è male sapere per tempo come contrastare l'influenza, a volte motivo di preoccupazione per quella che dovrebbe essere, almeno quest’anno, un’epidemia più benigna, senza nulla  togliere al fatto che l’influenza stagionale è pur sempre una malattia, che in certi casi può uccidere e, per triste che sia ammetterlo, è del tutto normale che per molte persone la malattia abbia un esito infausto.


giovedì 29 agosto 2013

Farmaci e alimentazione: a volte questo legame è pericoloso!






Mai come accaduto negli ultimi quarant’anni, la farmacologia ha fatto passi avanti, lo dimostra l’enorme numero di farmaci disponibili in grado di fronteggiare la stragrande maggioranza delle malattie. Non solo, negli ultimi anni, parallelamente all’acquisizione di nuove molecole si è anche assistito ad un perfezionamento dei farmaci già esistenti, riducendone, nel possibile, gli effetti collaterali, rendendoli sempre più efficaci intervenendo sull’assorbimento dei diversi principi attivi, come avviene con quei farmaci che superano la gastroresistenza rappresentata dagli organi del digerente che solitamente tendono a demolire le sostanze con i processi digestivi. Ma oggi ci si è posti un altro problema, quello rappresentato dall’alimentazione che spesso, a seconda del cibo introdotto nell’organismo, rappresenta un vero e proprio limite all’efficacia dei farmaci. Difficile da credere, ma certi alimenti si oppongono alle cure, a volte in modo anche pericoloso! Ma di che alimenti parliamo?

giovedì 23 febbraio 2023

Diabetici: basta pungiglioni nel dito per misurare la glicemia

 




Potrebbe non volerci troppo tempo e finalmente i diabetici potrebbero mandare in soffitto l’attuale glucometro. Non che misurarsi la glicemia oggi, utilizzando una semplice goccia di sangue mediante una punturina con un ago infinitesimale sia una tortura inenarrabile, ma se possiamo fare la stessa cosa con un sistema meno invasivo, la riteniamo una notizia degna di questo nome e sopratutto una buona notizia!

mercoledì 18 aprile 2012

Mal di testa: arriva la pillola che non danneggia lo stomaco


Che i fans, ovvero, i farmaci antinfiammatori non steroidei, insieme ai tanti benefici di cui sono capaci, non sono per nulla esenti da effetti collaterali, nonostante la TV pubblicizzi quelli a basso dosaggio e dunque di libera vendita, come fossero caramelle, è cosa assai nota, tant’è che ormai tutti sanno che i più comuni effetti avversi di queste sostanze sono rappresentati dalla gastrolesività, ecco perché si raccomanda l’assunzione a stomaco pieno. Così come degno di nota è anche l’eventuale danno ai reni, quando si preveda un uso prolungato con questi farmaci e di conseguenza qualche azione negativa potrebbero detenerla anche sulla pressione arteriosa.

martedì 21 maggio 2013

Mal d'auto: un disturbo che riguarda non meno di sette milioni di italiani




Tempo di vacanze ed uno dei mezzi più utilizzati dagli italiani per raggiungere le tanto agognate località turistiche è l’auto con gli indubbi vantaggi che questo mezzo di locomozione presenta rispetto a tanti altri. Eppure per almeno sette milioni di nostri connazionali, l’auto, a causa di quel fenomeno che si definisce “mal d’auto” e che scientificamente si chiama Chinetosi, è un luogo di tortura, soprattutto lungo percorsi impervi o in situazioni climatiche particolari. Fra tutti coloro che soffrono di Chinetosi, i bambini più di altri sono più esposti al problema e finiscono sovente per condizionare tutta la famiglia negli spostamenti.

-->

sabato 16 settembre 2023

Dialisi addio: un'ottima notizia per tutti i pazienti con grave insufficienza renale

 




Tutti coloro che soffrono di insufficienza renale cronica, grave, al punto di dover ricorrere alla dialisi, così come quei pazienti che ancora non vi hanno fatto ricorso ma sono a rischio di dover sostituire permanentemente la funzionalità renale con la dialisi medesima, così come tutti noi che potremmo andare incontro ad una malattia che ha come conseguenza estrema la dialisi, dovremmo segnarci una data, il 2030, anno più, anno meno, periodo in cui, potremo dire, forse, addio alla dialisi!

lunedì 29 luglio 2013

Vacanze: no relax, si infarto!





La crisi economica che sta attanagliando il Paese ha riverberi importanti sulla salute, minandola spesso a causa di tensioni e preoccupazioni cui l’organismo reagisce in vario modo, non ultimo la depressione. Ma c’è un altro aspetto importante della crisi economica che si riflette sulla nostra salute, ovvero, l’impossibilità, per motivi finanziari di molti, di concedersi una vacanza.


mercoledì 16 gennaio 2019

Di cosa si muore? di infarto sopratutto, un video ci aiuta a capire i segnali più pericolosi


Sbagliato pensare che nel mondo occidentale si muoia prevalentemente a causa del cancro e successivamente a seguito di malattie cardiovascolari. Il cuore, nelle cause di morte al mondo, è al primo posto, seguito dal cancro e da eventi cerebrovascolari, come l’ictus al terzo posto. Una triste classifica ma che al contempo ci offre anche le linee guida per cercare di prevenire, quanto più possibile, quegli eventi cardiovascolari che fanno delle malattie ad essi connessi la prima causa di morte al mondo, con il 44%, dati Istat, di tutte le morti, che nei fatti significa che su 100 mila abitanti i morti per eventi legati al cuore sono 148. Si muore quindi di infarto nel 28% delle morti in Italia, quindi il triste primato spetta anche all’Italia, a seguire troviamo le malattie neoplastiche e gli accidenti cerebrovascolari al terzo posto con una percentuale del 13%.

mercoledì 30 gennaio 2013

Malattie: se con una pillola ne curassimo almeno quattro?

Si torna a parlare di polipillola in prevenzione primaria: quattro principi attivi in una sola compressa consentirebbero di ridurre i costi e migliorare la compliance. Ma addizionare i benefici, seppure di medicinali ben noti, porta anche alla somma degli effetti secondari, che sarebbe poi difficile attribuire a una singola molecola 


giovedì 19 gennaio 2023

Insufficienza renale cronica: un nuovo farmaco per fermare la malattia

 

Prendiamo sempre con una certa prudenza le notizie che potrebbero stravolgere sia pure in meglio la qualità della vita di una certa categoria di malati cronici. Fatto sta che, quella che oggi è considerata una malattia ad andamento irreversibile, senza una vera e propria cura, se non la speranza che applicando determinati stili di vita, a partire dall’alimentazione, si spera possa non peggiorare. Stiamo parlando della insufficienza renale cronica, che potrebbe avere un andamento clinico migliore a seguito della scoperta di un farmaco che appare oggi rivoluzionario, forse!

martedì 31 luglio 2012

Asprina: e se non proteggesse dall'infarto?







C’è una certa rivoluzione nel mondo scientifico a proposito dell’importanza dell’acido acetilsalicilico, la comune Aspirina, ritenuto una sorta di toccasana contro infarti ed ictus, se presa a scopo preventivo, soprattutto dagli anziani e da quei soggetti considerati a rischio di malattie cardiovascolari

martedì 19 giugno 2012

Acqua: chi ne beve poco... muore!

Chiare fresche e dolci acque ove le belle membra pose colei che sola a me par donna....  eppure, Petrarca a parte, per quanto strano possa sembrare, ci sono due milioni di nostri connazionali che è un po’ come se facessero lo sciopero perenne della sete, si… perché questi italiani, di età compresa fra i 18 e i 64 anni d’età, di fatto non bevono mai acqua. Si dirà come fanno a vivere, la risposta sta nel fatto che tali persone ricavano i liquidi dagli alimenti o da altre bevande, ciò non toglie che il rischio cui vanno incontro in termini di salute è davvero troppo elevato.

martedì 14 marzo 2023

Vino veritas: in verità un concentrato di salute e benessere

 

Il vino, balzato in cima alle prime pagine di tanti giornali perché additato dai soliti noti in Europa come una sorta di flagello di Dio, capace di regalare solo veleni per ogni calice bevuto e quindi da bandire e se proprio non si riesce a farne a meno, che almeno si sappia quante malefatte è capace il fu nettare degli Dei, basterà leggere le controindicazioni che l’Europa vorrebbe imporre in ogni bottiglia al pari di come già si fa con le sigarette. Ma stanno veramente così le cose o tante falsità servono solo a screditare l’ennesima eccellenza italiana, almeno per quanto ci riguarda?

giovedì 27 settembre 2012

Acqua: quale e quanta berne?


Chiare fresche e dolci acque ove le belle membra pose colei che sola a me par donna..... eppure, Petrarca a parte, per quanto strano possa sembrare, ci sono due milioni di nostri connazionali che è un po’ come se facessero lo sciopero perenne della sete, perché questi italiani, di età compresa fra i 18 e i 64 anni d’età, di fatto non bevono mai acqua. Si dirà, ma come fanno a vivere? la risposta sta nel fatto che tali persone ricavano i liquidi dagli alimenti o da altre bevande, ciò non toglie che il rischio cui vanno incontro in termini di salute è davvero troppo elevato. Lo studio che ha portato a queste conclusioni è sicuramente interessante, oltretutto è stato realizzato dall’Eurisko e dunque sicuramente preciso e puntuale. Partendo dall’importanza detenuta dall'acqua per un essere vivente, si pensi che siamo costituiti da 60 parti di acqua ma che ci sono organi come il cervello che ne detengono 85, si capisce bene il ruolo determinante che detengono i liquidi per il nostro corpo. Ne deriva che assumere il giusto quantitativo di acqua partecipa al nostro benessere, si oppone alle malattie e alla stessa cellulite.

domenica 16 settembre 2012

Ictus: riconoscerlo in tempo può salvare la vita


In Italia si verificano qualcosa come 200 mila nuovi casi di ictus, una condizione clinica grave in grado di evolvere infaustamente in breve tempo. Parlando di ictus ci riferiamo a quella manifestazione patologica conseguenza di un’ostruzione di un vaso con relativo mancato afflusso di sangue e ossigeno nel distretto interessato, per lo più cerebrale. Le conseguenze sono variabili perché dipendenti da diversi fattori, primo fra tutti, l’area ischemica che ha subito l’insulto, così come importante è anche l’eventuale impossibilità che il sangue abbia avuto di irrorare i tessuti dopo un primo fatto ischemico. Il risultato è che in Italia i decessi per ictus o per le conseguenze di esso, si collocano come terza causa di morte, dopo gli infarti, annoverando tutte le patologie cardiovascolari e i tumori. Ma c’è anche di più. Nel nostro Paese, a causa dell’ictus, un numero imponente di pazienti resta invalido in maniera permanente, al punto che gli ictus rappresentano la prima causa di invalidità


giovedì 19 gennaio 2012

Gastroscopia: se transnasale è meglio!


Occorre poco per gettare un paziente nel panico, basta che il suo medico gli dica che occorrerebbe eseguire una gastroscopia. L’incubo vissuto dal paziente dal quel momento in poi è rappresentato dalla paura di dover subire una sorta di “tortura”, a causa di un tubicino che dalla gola va spinto giù fino allo stomaco e all’intestino e non solo, l’altro terrore che si innesca nella mente del malato, trae origine dall’angoscioso dilemma, scaturito dal fatto di essere vittima di chissà quale particolare guaio possa essere interessato tanto da richiedere un così doloroso esame. Ma sono così giustificate le ansie dei pazienti, oppure sarebbe ora di sfatare il mito al negativo di tale esame diagnostico?





giovedì 23 febbraio 2012

Aneurisma cerebrale: se si rompe si può morire!


Le conseguenze di un evento del genere possono essere talora tragiche, altre volte, un aneurisma cerebrale se non ha comportato un travaso ematico di proporzioni elevate può risolversi chirurgicamente senza lasciare eccessive conseguenze. Resta il fatto che tale complicanza vascolare presenta un rischio elevato, soprattutto nei soggetti che ne sono predisposti fin dalla nascita, perché di norma nella vita della persona, un aneurisma  resta silente e, dunque, rimane una patologia sicuramente subdola che può conclamarsi all’improvviso e, per di più, secondo recenti dati, parrebbe che tali eventi negli ultimi anni si sono oltretutto fatti più frequenti, resta da capire il motivo di tale evidenza.

martedì 4 aprile 2023

Varici: meglio curarsi in tempo per scongiurare problemi cardiovascolari


 

Fino a non molto tempo fa, quando si parlava di insufficienza venosa periferica o per dirla meglio Malattia Venosa Cronica (MVC), ci si riferiva ad una serie di problemi clinici che conclamavano con una sintomatologia variegata a seconda del paziente e della sua storia clinica, oltre che all'anamnesi familiare di chi vi soffriva. I sintomi vanno dalle varici, sopratutto nelle donne, alla sensazione di gambe pesanti e persino alle emorroidi. Oggi si fa più chiarezza su questa sindrome che continuiamo a chiamare sindrome e non patologia perché espressione di diverse situazioni cliniche e non per forza da una singola malattia derivata.