Notizie aggiornate in tempo reale sul mondo della medicina, del benessere, delle scoperte medico scientifiche, delle novità farmacologiche e in campo terapeutico, ricordando che i contenuti di questo sito hanno esclusivamente scopo informativo. Le informazioni ivi contenute non intendono in alcun modo formulare diagnosi o sostituire il lavoro del medico, cui sempre rivolgersi in caso di necessità
venerdì 24 maggio 2013
Ipertensione arteriosa: quanto può incidere il caldo?
martedì 21 maggio 2013
Mal d'auto: un disturbo che riguarda non meno di sette milioni di italiani
martedì 26 marzo 2013
Ipertensione arteriosa: la forma resistente alle cure è una malattia a tutti gli effetti
domenica 10 febbraio 2013
Partoanalgesia: partorire sempre di più senza dolore!
mercoledì 30 gennaio 2013
Malattie: se con una pillola ne curassimo almeno quattro?
lunedì 10 dicembre 2012
Pressione alta: quanto incide la temperatura ambientale
venerdì 9 novembre 2012
Mal di testa: attenti, questo è pericoloso!
giovedì 27 settembre 2012
Acqua: quale e quanta berne?
giovedì 20 settembre 2012
Influenza: ancora lontana? per niente, ecco come affrontarla
domenica 16 settembre 2012
Ictus: riconoscerlo in tempo può salvare la vita
In Italia si verificano qualcosa come 200 mila nuovi casi di ictus, una condizione clinica grave in grado di evolvere infaustamente in breve tempo. Parlando di ictus ci riferiamo a quella manifestazione patologica conseguenza di un’ostruzione di un vaso con relativo mancato afflusso di sangue e ossigeno nel distretto interessato, per lo più cerebrale. Le conseguenze sono variabili perché dipendenti da diversi fattori, primo fra tutti, l’area ischemica che ha subito l’insulto, così come importante è anche l’eventuale impossibilità che il sangue abbia avuto di irrorare i tessuti dopo un primo fatto ischemico. Il risultato è che in Italia i decessi per ictus o per le conseguenze di esso, si collocano come terza causa di morte, dopo gli infarti, annoverando tutte le patologie cardiovascolari e i tumori. Ma c’è anche di più. Nel nostro Paese, a causa dell’ictus, un numero imponente di pazienti resta invalido in maniera permanente, al punto che gli ictus rappresentano la prima causa di invalidità