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martedì 9 aprile 2013
Dieta e attività fisica: gli adolescenti che non seguono corretti stili di vita, gli infartuati di domani
mercoledì 26 settembre 2012
Bambini: metà di loro è a rischio infarto!
sabato 31 dicembre 2011
Influenza: potremo curarla anche con i farmaci anticolesterolo?
domenica 1 settembre 2019
Farmaci per abbassare il colesterolo: chi li sospende ad insaputa del medico rischia grosso!
mercoledì 6 giugno 2012
Ictus: davvero a bada con le statine
mercoledì 16 gennaio 2019
Di cosa si muore? di infarto sopratutto, un video ci aiuta a capire i segnali più pericolosi
sabato 7 aprile 2012
domenica 20 settembre 2015
Farmaci anti colesterolo: gli alti interessi delle Case farmaceutiche producono storture
lunedì 7 gennaio 2013
Coronarografia: è giunta l'ora della sua pensione?
domenica 3 luglio 2016
Prova costume: con questa dieta non fallirai
martedì 10 aprile 2012
Obesità infantile: ecco la causa!
giovedì 26 luglio 2012
Statine: un ruolo anche nella cirrosi epatica
martedì 3 aprile 2012
Infarto: il rischio svelato da un semplice esame del sangue
giovedì 10 maggio 2012
Allattamento al seno: la donna che allatta per più di due anni, rischia meno l'infarto
lunedì 16 luglio 2012
Cataratta: perchè ci si ammala, come si guarisce
domenica 16 settembre 2012
Ictus: riconoscerlo in tempo può salvare la vita
In Italia si verificano qualcosa come 200 mila nuovi casi di ictus, una condizione clinica grave in grado di evolvere infaustamente in breve tempo. Parlando di ictus ci riferiamo a quella manifestazione patologica conseguenza di un’ostruzione di un vaso con relativo mancato afflusso di sangue e ossigeno nel distretto interessato, per lo più cerebrale. Le conseguenze sono variabili perché dipendenti da diversi fattori, primo fra tutti, l’area ischemica che ha subito l’insulto, così come importante è anche l’eventuale impossibilità che il sangue abbia avuto di irrorare i tessuti dopo un primo fatto ischemico. Il risultato è che in Italia i decessi per ictus o per le conseguenze di esso, si collocano come terza causa di morte, dopo gli infarti, annoverando tutte le patologie cardiovascolari e i tumori. Ma c’è anche di più. Nel nostro Paese, a causa dell’ictus, un numero imponente di pazienti resta invalido in maniera permanente, al punto che gli ictus rappresentano la prima causa di invalidità