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martedì 9 aprile 2013

Dieta e attività fisica: gli adolescenti che non seguono corretti stili di vita, gli infartuati di domani

Gli Stati Uniti sono dal punto di vista alimentare e degli stili di vita in particolare degli adolescenti, un pessimo esempio per tutto il resto del mondo. Proprio oltreoceano, infatti, si assiste più che altrove a regimi alimentari del tutto scorretti soprattutto da parte degli adolescenti con la conseguenza di verificare, soprattutto in questa popolazione, condizioni patologiche potenziali quali l’obesità col seguito di vere e proprie malattie ad essa correlate, a partire dall’ipertensionearteriosa, diabete, ipercolesterolemia, infarti e ictus. Insomma, se è noto che obesità e scarso esercizio fisico aprono la strada da adulti alle malattie sopraccitate, vero è anche che l’intervento su questi stili di vita potrebbe essere risolutore nella prevenzione di tutti quegli stati patologici insorti da adulti, soprattutto nella mezza età. 

mercoledì 26 settembre 2012

Bambini: metà di loro è a rischio infarto!




Chi lo avrebbe mai detto, eppure oggi a rischio di sviluppare importanti malattie cardiovascolari sono proprio i bambini che già in età scolare presentano un assetto lipidico compromesso con elevata ipercolesterolemia nel sangue, insomma, sono potrebbero essere i potenziali infartuati di domani. Lo avrebbero stabilito studiosi, fra i quali il pediatra Antonio de Novellis, presidente dell'UNP (Unione Nazionale Pediatri), che ha svelato dati allarmanti, analizzando un campione di 320 bambini della Scuola Elementare Giulia Gonzaga di Fondi. Sciorinando i dati si osserva come su 320 bambini osservati, quasi 135 sono già affetti da ipercolesterolemia, ne deriva, che quasi la metà di questi piccoli scolari, se pensiamo che hanno un’età compresa fra i 6 e i 10 anni, rischia di andare incontro ad un infarto (45% del campione esaminato) nel tempo. 

sabato 31 dicembre 2011

Influenza: potremo curarla anche con i farmaci anticolesterolo?


L’influenza è da sempre nei ricordi dell’umanità una triste evenienza periodica che accompagna i nostri ricordi fin dall’infanzia. Le diverse pandemie che si sono abbattute negli anni sulle popolazioni, sono tutt’altro che benigne, per la semplice ragione che il virus influenzale, ogni anno, anche quando non lo si annovera come particolarmente aggressivo, fa migliaia e migliaia di morti tant’è che con l’avvento dei vaccini si tenta in qualche modo di bloccare la malattia e relativo contagio. 

domenica 1 settembre 2019

Farmaci per abbassare il colesterolo: chi li sospende ad insaputa del medico rischia grosso!


Il consiglio di affidarsi sempre al medico curante resta sempre il migliore, anche alla luce di un recente studio scientifico che ha stigmatizzato il pericolo corso dai pazienti in cura con le statine, i farmaci utilizzati in primis per tenere basso il colesterolo nel sangue, di andare incontro ad gravi eventi cardiovascolari, quando i pazienti stessi decidono autonomamente di interrompere il trattamento con questi farmaci.


mercoledì 6 giugno 2012

Ictus: davvero a bada con le statine



Un altro tassello aggiuntivo tutto a favore delle statine, i farmaci inizialmente utilizzati col solo scopo di abbassare il colesterolo in eccesso. Secondo recenti studi, infatti, parrebbe che le statine riducano il rischio di incorrere in un secondo ictus e comunque abbassano di gran lunga il pericolo di una serie successiva di ictus dopo il primo, anche in quei pazienti ad alto rischio, quali sono i diabetici di tipo 2.

mercoledì 16 gennaio 2019

Di cosa si muore? di infarto sopratutto, un video ci aiuta a capire i segnali più pericolosi


Sbagliato pensare che nel mondo occidentale si muoia prevalentemente a causa del cancro e successivamente a seguito di malattie cardiovascolari. Il cuore, nelle cause di morte al mondo, è al primo posto, seguito dal cancro e da eventi cerebrovascolari, come l’ictus al terzo posto. Una triste classifica ma che al contempo ci offre anche le linee guida per cercare di prevenire, quanto più possibile, quegli eventi cardiovascolari che fanno delle malattie ad essi connessi la prima causa di morte al mondo, con il 44%, dati Istat, di tutte le morti, che nei fatti significa che su 100 mila abitanti i morti per eventi legati al cuore sono 148. Si muore quindi di infarto nel 28% delle morti in Italia, quindi il triste primato spetta anche all’Italia, a seguire troviamo le malattie neoplastiche e gli accidenti cerebrovascolari al terzo posto con una percentuale del 13%.

sabato 7 aprile 2012

Statine: con questi farmaci si abbassa la possibilità di ictus e infarto



Ancora buone notizie giungono dal mondo delle statine, i farmaci in grado di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. La notizia arriva da uno studio americano, effettuato da ricercatori del New York Medical College di Valhalla.

domenica 20 settembre 2015

Farmaci anti colesterolo: gli alti interessi delle Case farmaceutiche producono storture

Stop immediato a farmaci anticolesterolo costosi e di efficacia dubbia: è quanto chiede Altroconsumo che ha inviato una lettera all’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) in cui chiede la modifica della nota 13 del 2013 che riconosce la rimborsabilità di farmaci, come ezetimibe, dall’efficacia incerta, ma sicuramente più costosi per il Servizio Sanitario Nazionale. Il rischio: l’aumento nell’uso di statine ad alta potenza ma con efficacia ancora dubbia.

lunedì 7 gennaio 2013

Coronarografia: è giunta l'ora della sua pensione?


Fino adesso nel protocollo diagnostico del paziente infartuato, la coronarografia è sempre stata ritenuta indispensabile al fine di verificare lo stato delle arterie coinvolte dalla patologia cardiaca ed eventualmente intervenire su quelle. La stessa metodica è ancora utilizzata laddove si sospetti o si abbia certezza di un restringimento arterioso o di un’occlusione che limiti o impedisca del tutto il passaggio del sangue in quelle arterie, come le carotidi, occluse da placche di colesterolo solidificate e si voglia intervenire su quelle.



domenica 3 luglio 2016

Prova costume: con questa dieta non fallirai


Se c'è una cosa che attecchisce sulla gente non è solo la ricerca scientifica quando mette a punto nuovi rimedi nel contrasto di malattie anche gravi, ma in pole position c'è sempre la fatidica prova costume, sopratutto all'approssimarsi della bella stagione. Non serve sapere che non esiste nessuna prova costume efficace per metterci in forma fisica quando per tutto l'anno abbiamo ignorato ogni regime dietetico volto a farci perdere peso. Eppure si sprecano i consigli dell'ultima ora per illuderci che basta qualche dieta più o meno stravagante per farci apparire modelli e fisici atleti in passerella sulla spiaggia.

martedì 10 aprile 2012

Obesità infantile: ecco la causa!


Ben sappiamo come il problema dei popoli evoluti è rappresentato dalla super alimentazione, una condizione questa tutt’altro che irrilevante, se si pensa che proprio a causa dell’eccesso di cibo ingerito, si va incontro al sovrappeso e all’obesità che sono già di per sé motivo di preoccupazione stante il fatto che entrambe le condizioni cliniche aprono la via a tante malattie metaboliche e cardiovascolari. Oltretutto, ad andare incontro all’eccesso ponderale sono negli ultimi decenni sempre più bambini esposti a loro volta da adulti alla stessa malattia. Ma oggi per spiegare l’obesità infantile c’è dell’altro ancora da apprendere.

giovedì 26 luglio 2012

Statine: un ruolo anche nella cirrosi epatica



Passate dal ruolo importante detenuto sin dall’origine, ovvero, quello di incidere positivamente sui livelli di colesterolo nel sangue,aggiunte all’altra importante funzione rappresentata dal fatto di irrobustire la parete dei vasi e anche per questo capaci di proteggere l’organismo da gravi malattie cerebro e cardiovascolari, le statine stanno sempre di più assumendo importanza nel contrasto delle patologie epatiche, grazie alla funzione esercitata dalle stesse nell’abbassamento della pressione portale e dunque contrastare, nel possibile, la grave cirrosi epatica.



martedì 3 aprile 2012

Infarto: il rischio svelato da un semplice esame del sangue


Le malattie cardiovascolari sono considerate le più gravi cause di morte in tutto il mondo. Conosciamo bene i fattori di rischio che si vengono ad aggiungere alla predisposizione personale di coloro che vanno incontro a tali patologie, così come conosciamo quegli esami ematici e diagnostici in grado di prevenire l’esordio della malattia. Ma ci sono altri esami magari meno noti, ma a quanto parrebbe essenziali per prevenire il tragico evento, come ci indica uno studio seguito ad un’accurata ricerca scientifica dell’Oregon Health & Science University, che ha indicato nel gamma-prime-fibrinogeno la ’spia’ più adeguata in grado di segnalare per tempo la possibilità di incorrere in un’ischemia o un infarto anche fulminante.

giovedì 10 maggio 2012

Allattamento al seno: la donna che allatta per più di due anni, rischia meno l'infarto


Che allattare al seno faccia bene al bambino non esistono più dubbi, le sostanze che la mamma trasferisce al proprio figlio grazie all’allattamento naturale sono infatti sufficienti per proteggere la vita stessa del piccolo.

lunedì 16 luglio 2012

Cataratta: perchè ci si ammala, come si guarisce



Sono cambiati eccome i tempi nei confronti di patologie come quella rappresentata dalla cataratta, che un tempo costringevano il paziente a ricorrere al chirurgo con un intervento effettuato in narcosi, non del tutto privo di eventuali inconvenienti, sostituito oggi da un intervento rapido, indolore ed eseguibile in anestesia locale ed in day hospital. D’altro canto, ora come allora, se la cataratta non viene adeguatamente trattata, il rischio certo è quello di andare incontro alla cecità

domenica 16 settembre 2012

Ictus: riconoscerlo in tempo può salvare la vita


In Italia si verificano qualcosa come 200 mila nuovi casi di ictus, una condizione clinica grave in grado di evolvere infaustamente in breve tempo. Parlando di ictus ci riferiamo a quella manifestazione patologica conseguenza di un’ostruzione di un vaso con relativo mancato afflusso di sangue e ossigeno nel distretto interessato, per lo più cerebrale. Le conseguenze sono variabili perché dipendenti da diversi fattori, primo fra tutti, l’area ischemica che ha subito l’insulto, così come importante è anche l’eventuale impossibilità che il sangue abbia avuto di irrorare i tessuti dopo un primo fatto ischemico. Il risultato è che in Italia i decessi per ictus o per le conseguenze di esso, si collocano come terza causa di morte, dopo gli infarti, annoverando tutte le patologie cardiovascolari e i tumori. Ma c’è anche di più. Nel nostro Paese, a causa dell’ictus, un numero imponente di pazienti resta invalido in maniera permanente, al punto che gli ictus rappresentano la prima causa di invalidità


venerdì 25 maggio 2012

Infarti: drastica diminuzione con le statine



Ancora buone notizie giungono dal mondo delle statine, quei farmaci in grado di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. La notizia arriva da uno studio americano, effettuato da ricercatori del New York Medical College di Valhalla.

mercoledì 20 giugno 2012

Allattamento al seno: la donna che allatta allontana ictus e infarti


Che allattare al seno faccia bene al bambino non esistono più dubbi, le sostanze che la mamma trasferisce al proprio figlio grazie all’allattamento naturale sono infatti sufficienti per proteggere la vita stessa del piccolo.

mercoledì 9 gennaio 2019

Anziani e animali: un legame sempre più indissolubile


Un mondo che sta cambiando per fortuna in meglio, basti pensare che  poco meno di 4 anni fa, quasi quattro anziani su dieci avevano un animale da compagnia in casa.Ma uno sguardo allo scorso anno ci dimostra di come la percentuale si sia elevata al punto che oltre un anziano su due ha un compagno animale in casa e non per forza a quattro zampe. Segno tangibile che più si va avanti negli anni e più sentita è la necessità di circondarsi di un amico, diciamo così “peloso”.

lunedì 5 novembre 2012

Menopausa: attenzione alle vampate di calore insieme alla sudorazione eccessiva


Le donne in menopausa ben sanno che la possibilità di incorrere nelle vampate di calore notturne è tutt’altro che rara. Tale condizione non deve far pensare ad una subentrata patologia, semmai può essere controllata rivolgendosi al medico e predisponendo una terapia adeguata. Ma attenzione… un recente studio scientifico avrebbe associato le vampate di calore e/o la concomitante sudorazione notturna in menopausa con un maggior rischio di incorrere in una coronaropatia.