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Alzi la mano chi nella vita non ha mai avuto un attacco di cinetosi o per dirla in modo più chiaro, di mal d’auto, mal di mare e così via. Sicuramente le mani alzate saranno poche o forse nessuna, perché la spiacevole sensazione di nausea, senso di spossatezza che si protrae anche dopo la traversata in mare o quando l’auto si sia arrestata, è un evento che ha coinvolto quasi tutti noi, nel corso della nostra esistenza.
Il vino, balzato in cima alle prime pagine di tanti giornali perché additato dai soliti noti in Europa come una sorta di flagello di Dio, capace di regalare solo veleni per ogni calice bevuto e quindi da bandire e se proprio non si riesce a farne a meno, che almeno si sappia quante malefatte è capace il fu nettare degli Dei, basterà leggere le controindicazioni che l’Europa vorrebbe imporre in ogni bottiglia al pari di come già si fa con le sigarette. Ma stanno veramente così le cose o tante falsità servono solo a screditare l’ennesima eccellenza italiana, almeno per quanto ci riguarda?
Se parliamo di lenticchie, nessuno, indipendentemente che piacciano o meno, può dire di non cconoscere questo legume, non foss’altro per la diffussione che ha sempre avuto nelle nostre tavole e nei negozi e supermercati che lo vendono. Ma se vogliamo indagare un po’ di più sulla storia delle lenticchie, qualche libro di storia ci aiuterà di certo.
Si fa sempre più strada l’idea che l'uso delle vitamine sia efficace nel contrasto di malattie importanti, addirittura inguaribili e scarsamente curabili. Parliamo della vitamina C e della vitamina E nel prevenire malattie neurodegenerative quali il Morbo di Parkinson.
La bevanda più amata dagli italiani ed al contempo vanto degli stessi abitanti del bel Paese per il modo, unico al mondo, con cui la preparano. Ovviamente parliamo del caffè e parlandone non possiamo neanche fare a meno di esaltarne non solo i pregi per il nostro palato, ma anche le virtù che via, via, emergono da studi scientifici che ritengono, il caffè, un toccasana se assunto con moderazione e giudizio e con proprietà curative in certi casi al pari di un farmaco.
Si torna a parlare di caffè e se lo si fa c’è un motivo che è quello di sapere molto bene che questa bevanda è quella che gli italiani amano di più e a volte, forse, si sentono in colpa nei propri confronti all’idea che per soddisfare un’abitudine radicata fin dall’adolescenza, magari arrecano danni alla propria salute. Ed invece ecco la sorpresa, dopo la fatidica domanda: ma bere caffè fa male o fa bene? Posso farne a meno? E se ne faccio a meno, proteggo la mia salute?