Chi
dovesse incorrere in una frattura di un osso andrà incontro a minori difficoltà in ordine al recupero funzionale dell'eventuale arto danneggiato, ad esempio, se trattasi di questa parte anatomica, alla luce delle più recenti acquisizioni scientifiche che a breve indirizzeranno il trattamento terapeutico verso una sorta di osso artificiale che vada a sopperire alla
perdita di tessuto determinatasi a seguito di una frattura, la stessa metodica sarà applicata a quei pazienti che ugualmente patiscono o meno una frattura ma che sono affetti da severi processi
patologici come di fatto è l’osteoporosi, sopratutto nel post menopausa.
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martedì 3 aprile 2012
Fratture: niente più intervento chirurgico, a breve cambierà il modo di trattarle
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Infarto: il rischio svelato da un semplice esame del sangue
Le malattie cardiovascolari
sono considerate le più gravi cause di morte in tutto il mondo. Conosciamo bene
i fattori di rischio che si vengono ad aggiungere alla predisposizione
personale di coloro che vanno incontro a tali patologie, così come conosciamo
quegli esami ematici e diagnostici in grado di prevenire l’esordio della
malattia. Ma ci sono altri esami
magari meno noti, ma a quanto parrebbe essenziali per prevenire il tragico
evento, come ci indica uno studio seguito ad un’accurata ricerca scientifica dell’Oregon
Health & Science University, che ha indicato nel gamma-prime-fibrinogeno la
’spia’ più adeguata in grado di segnalare per tempo la possibilità di incorrere
in un’ischemia o un infarto anche fulminante.
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Sindrome della stanchezza cronica: è una malattia, non una scusa per non far nulla
Un tempo erano
considerati perdigiorno e scansafatiche, adesso qualcosa comincia a cambiare
anche per loro, stiamo parlando di quei soggetti affetti da Sindrome della
Stanchezza Cronica che non dovranno più inquadrarsi come impenitenti
fannulloni, ma pazienti a tutti gli effetti di una di quelle patologie
sconosciute ai più e per questo poco o per nulla considerata, persino dalla
stessa medicina ufficiale.E che la Sindrome della Stanchezza
Cronica sia una patologia a larga diffusione, pur nel totale silenzio, lo
dimostra il fatto che nella sola Italia si contano non meno di 300 mila
soggetti affetti dal grave problema che alla lunga diventa invalidante per il
paziente minando seriamente la sua qualità della vita. Oltretutto ciò che rende
ancora più incomprensibile la malattia al paziente, suoi familiari e persino agli
stessi medici, è che questa si presenta anche nei giovani ed è facile immaginare
che la vitalità di un soggetto giovane non potrebbe conciliarsi con la
stanchezza e, dunque, il concetto “ti stanchi perché sei un fannullone” è
quanto mai realizzato.
lunedì 2 aprile 2012
Iniezione intramuscolare: i trucchi per farla al meglio e al sicuro
Cosa c’è di più
semplice del fare una iniezione intramuscolare? Eppure la puntura, a causa di
ciò che circonda tale strumento, solitamente la malattia, finisce con
l’ammantarsi di un clima di tensione, paura, apprensione anche in chi deve di
fatto eseguire la somministrazione di un farmaco con una semplice puntura,
soprattutto se non l’ha mai praticata. Oltretutto bisogna anche dire che oggi,
rispetto ad un tempo, le possibilità di curare un nostro parente o amico che
sia, con una fiala intramuscolare sono di gran lunga più ridotte rispetto a
quanto avveniva diversi decenni fa, quando ci si curava per lo più con la
terapia iniettiva. Vediamo dunque di non farci prendere dal panico di fronte ad
una siringa in mano e cerchiamo di compiere la procedura migliore per
raggiungere il nostro scopo. Cominciamo col
dire che ciò che è importante, eseguendo una iniezione intramuscolare, è la
massima igiene. Per prima cosa bisognerà lavarsi bene le mani, successivamente
sarà necessario detergerle con un disinfettante. Ciò servirà per scongiurare il
rischio di infettare con il nostro gesto la persona che si è prestata a farsi
curare.
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Pressione alta: il killer è il sale, non più di un cucchiaino da caffè a pietanza, eppure...
Pensate che gli italiani, pur
perfettamente informati del fatto che il sale, se consumato in eccesso fa male
alla salute, si pensi al ruolo detenuto da questo composto sulla pressionearteriosa, quando si tratta di sedersi a tavola lo ricordano sempre?
Tutt’altro! Gli italiani una volta a tavola dimenticano
che le malattie cardiovascolari nel nostro Paese uccidono qualcosa come 240
mila persone all’anno, ovvero, su cento morti 40 sono ascrivibili ad infarti,
cardiopatie e malattie cerebrovascolari, così come sempre i nostri connazionali
dimenticano anche che 15 milioni di italiani sono di fatto ipertesi. Una situazione allarmante quella che
riguarda lo stato di salute nel nostro Paese che potrebbe ricondursi alla quasi
normalità se si desse ascolto alle Autorità Sanitarie, quando ci consigliano di
non consumare più di sei grammi di sale da aggiungersi al cibo ogni giorno,
leggi poco più di un cucchiaino da caffè.
Tumore epatico: la soluzione, il micronde
Una nuova tecnica definita ablazione a micronde, potrebbe rappresentare un importante passo avanti nel trattamento terapeutico delle neoplasie epatiche Secondo Attilio Solinas e Paolo Brunori del servizio di Gastroenterologia ed Epatologia della ASL 2, si sono osservati riscontri positivi nel trattamento di una massa tumorale in pazienti affetti dalla malattia anche in condizioni generali di salute del tutto compromessi, compresi soggetti anziani.
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domenica 1 aprile 2012
Parti: troppe le morti in Italia
Nonostante l’Italia sia il Paese dove si registra
una minore frequenza di morte neonatale, nell’ultimo periodo sono troppi i
decessi che hanno avuto per protagonisti neonati, in qualche caso s’è persino
registrata la morte della madre. La media italiana riferita al
periodo settembre/ottobre 2010 si è drammaticamente elevata, come ci riporta
una dichiarazione nel merito di Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale Codici,
l’importante Associazione dei Consumatori, il quale dichiara che
"Riteniamo
ci sia qualcosa che non va, siamo di fronte ad una media di circa 6 morti di
neonati nel giro di un mese. Un dato estremamente preoccupante e che necessita
dell'attenzione delle Istituzioni, in particolare in quelle Regione più colpite
dal tragico fenomeno".
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venerdì 30 marzo 2012
Osteoporosi post menopausa: approfondimento su innovativo farmaco Prolia, che pare contrastarla al meglio
Pare stia dando buoni risultati il farmaco sperimentale Prolia, il cui principio attivo e Denosumab prodotto da Angen, immesso sul mercato lo scorso anno ed autorizzato dalla FDA, l'Ente di controllo americano dei farmaci. Ci riferiamo ad un’innovativa molecola capace di bloccare quelle proteine che agiscono da vere
e proprie cellule “mangiaossa” e che di fatto danneggiano fino a distruggere
del tutto l’osso in caso di osteoporosi post-menopausale nelle donne a rischio
di fratture o come avviene in quegli uomini affetti da carcinoma prostatico che
siano in cura con terapia ormonale ablativa.
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Gravidanza: gli esami consigliati dai medici
Che la gravidanza sia un fatto naturale è del tutto ovvio, che con la gravidanza la
donna possa incorrere in determinate malattie che spesso la stessa maternità è
in grado di slatentizzare è un fatto meno scontato, senza considerare che, a
volte ed in soggetti particolarmente predisposti, proprio la gravidanza apre la
strada a manifestazioni patologiche psicosomatiche la cui causa è ben
rappresentata dall’ansia di tipo patologico.
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Depressi: mal di cuore in agguato
Mens
sana in corpore sano, dicevano i latini e se immaginiamo gli effetti disastrosi
che la depressione, considerata a tutti gli effetti una malattia mentale, può
determinare sull’intero organismo, forse ci stupiamo meno di come tale
patologia sia in grado di infliggere danni, anche seri e alcune volte persino
irreparabili sull’intero corpo a cominciare dall’apparato cardiovascolare.
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giovedì 29 marzo 2012
Cistite interstiziale: antibiotici anche per questa forma
Riferendoci alla cistite e ricordando che parliamo di
un’infezione del tratto urinario di cui maggiormente esposta è la donna, per
ovvie ragioni anatomiche, non possiamo non citare anche la cistite
interstiziale, anche questa patologia più diffusa nel sesso femminile rispetto
a quello maschile.
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Polmonite: sintomi, diagnosi e cura
Quando parliamo di influenza
dovremmo riflettere su un dato incontrovertibile. L’influenza, sia che si presenti
in forma più aggressiva, sia che si faccia troppo clamore rasentando il
“procurato allarme” come accaduto qualche anno fa, sia che si presenti in forma
lieve, resta pur sempre una malattia infettiva, contagiosa, a larghissima
diffusione e che ogni anno, quando si smorza la sua carica, se ne va col il suo carico di morti che immancabilmente
si porta dietro. Significa tutto ciò che di
fronte a questa malattia dovremo atterrire? Sicuramente no, però, per lo meno,
potremmo anche meglio comprendere l’importanza che alla malattia riservano i medici
quando ci ricordano i fattori di rischio che entrano in gioco nel determinare
la gravità dell’infezione, così come, dovremmo mettere in atto tutte quelle
precauzioni che potrebbero evitarci non tanto il contagio, cosa per nulla
semplice da attuare, semmai le ricadute, ma ancor di più, le gravi conseguenze
che talora la patologia presenta, una di queste, ad esempio, la polmonite.
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Retinite pigmentosa: presto la cura con le cellule staminali
Una patologia di pertinenza oculistica tutt’altro che trascurabile la retinite pigmentosa, anzi, possiamo anche definirla una malattia grave per il semplice fatto che oggi la scienza è di fatto impotente nei confronti dell’evoluzione di tale malattia per la quale fino adesso non è prevista nessuna cura per arrestarla.
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mercoledì 28 marzo 2012
Dentifrici: sono sicuri quelli per i bambini?
L’importanza dell’igiene
della bocca è tale che si tende quanto mai ad iniziarla il più presto
possibile, resta però il fatto che mai come in questi ultimi periodi i bambini
sono divenuti il centro nevralgico dell’attenzione da parte dei fabbricanti di
dentifrici che per far leva sui piccoli hanno puntato prima sull’aspetto del
prodotto, variopinto, differenziato nei colori, con nomi utilizzati di facile
presa sui consumatori, per definire il dentifricio e, successivamente, si è
quanto mai attenzionata la palatabilità del prodotto, un fatto quest’ultimo
essenziale, visto che se proponiamo al bambino un dentifricio sgradevole al
gusto, molto difficilmente lo utilizzerà.
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martedì 27 marzo 2012
Tumore al seno: mai più la biopsia?
Potrebbe rappresentare la
nuova frontiera per l’indagine soprattutto a scopo preventivo di un eventuale
neoplasia al seno, stiamo parlando della elastografia, una tecnica che utilizza
gli ultrasuoni e sulla base di questi riesce a localizzare eventuali neo
formazioni nonché la consistenza dei tessuti molli, la morfologia e la
resistenza di eventuali noduli o cisti presenti nel seno.
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Osteoporosi: combattiamola a tavola
L’osteoporosi non è una
malattia, semmai una condizione clinica patologica, ovvero, espressione di una
situazione venutasi a creare in un soggetto solitamente a seguito di intervenute
situazioni contingenti, come, ad esempio avviene di fronte a certe malattieautoimmuni, anche per il ruolo esercitato da farmaci per controllare il
disturbo, come accade col cortisone, così come tipica è quella condizione della
donna una volta entrata in menopausa dove, a cause dello squilibrio ormonale
vissuto da quel momento della vita in poi, l’osteoporosi diventa un fatto quasi
ineluttabile.
lunedì 26 marzo 2012
Reflusso gastroesofageo: a volte deve intervenire il chirurgo
Qualcuno si chiederà come
mai una patologia sicuramente di pertinenza medica possa riguardare anche
l’ambito relativo alla chirurgia, come può accadere di fronte al reflusso
gastroesofageo, un’affezione dell’apparato digerente caratterizzata da una
ipersecrezione acida con risalita dei succhi gastrici dallo stomaco fino
all’esofago a causa di un difetto di chiusura della valvola che mette in
comunicazione sia lo stomaco che l’esofago, ovvero, il cardias.
Lupus eritematoso: in troppi abbandonano le cure
C’è un fatto importante che
occorre osservare quando si parla di una delle più temibili e note
malattie autoimmuni quale di fatto è il Lupus Ertitematoso. Ovvero, la constatazione
che la cura nei confronti di questa patologia, sia pure non risolutiva ma in
parte grazie all’apporto positivo dei farmaci biologici, foriera di buoni
risultati clinici, viene dopo un certo lasso di tempo, abbandonata da un grande
numero di pazienti.
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venerdì 23 marzo 2012
Allattamento: quali farmaci escludere e quali no
Le mamme che allattano sanno
bene di che si parla, basti pensare al fatto che di fronte ad una qualsivoglia
malattia che le riguardi, nella necessità di dover assumere farmaci per
curarla, il primo atteggiamento compiuto dalla mamma è quello di sospendere del
tutto l’allattamento ricorrendo al latte artificiale per il proprio piccolo. Ma
è sensato tutto ciò? Prima di ogni altra considerazione però, è d'obbligo un'avvertenza. Nessun farmaco va assunto senza aver prima interpellato il proprio medico, così come, durante l'allattamento solo il medico di famiglia e/o il pediatra sapranno fornire alla mamma le risposte giuste e, dunque, invitiamo tutte le donne che allattano e che sono costrette ad assumere farmaci, a rivolgersi al proprio medico. Premesso ciò, vediamo cosa dice la scienza a proposito dei farmaci che si possono assumere e quelli da escludersi nel corso della lattazione.
Cibi affumicati: c'è un certo allarme
A chi non piacciono i cibi affumicati, però, di fronte ad un
cibo che abbia ricevuto un trattamento di affumicatura, la domanda che ci si
dovrà porre è la seguente? Siamo certi che tali cibi, in questo modo trattati,
non nuocciano alla nostra salute? A giudicare dalle risposte afferenti ad un’indagine condotta
dall’EFSA, l’Authority per la Sicurezza
Alimentare Comunitaria, i cibi affumicati non fanno bene,
anzi, fanno male, lo dimostra l’allarme lanciato all’autorevole Ente
Governativo dopo aver esaminato undici aromatizzanti utilizzati per affumicare
i cibi e riscontrando che all’interno della lista degli aromatizzanti
esaminati, soltanto due presentavano un certo grado di sicurezza.
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