A chi non piacciono i cibi affumicati, però, di fronte ad un
cibo che abbia ricevuto un trattamento di affumicatura, la domanda che ci si
dovrà porre è la seguente? Siamo certi che tali cibi, in questo modo trattati,
non nuocciano alla nostra salute? A giudicare dalle risposte afferenti ad un’indagine condotta
dall’EFSA, l’Authority per la Sicurezza
Alimentare Comunitaria, i cibi affumicati non fanno bene,
anzi, fanno male, lo dimostra l’allarme lanciato all’autorevole Ente
Governativo dopo aver esaminato undici aromatizzanti utilizzati per affumicare
i cibi e riscontrando che all’interno della lista degli aromatizzanti
esaminati, soltanto due presentavano un certo grado di sicurezza.
Secondo i ricercatori infatti, la prima sostanza che è in grado di affumicare i cibi è l’Amoi, una sostanza che è stata definita
genotossica, ovvero in grado di mutare i geni delle cellule e dunque di essere
potenzialmente cancerogena. Le altre sostanze esaminate producono effetti
diversi ma pur sempre tossici per il consumatore. A ben altra conclusione sarebbero giunti i ricercatori laddove
si procedesse ad un tipo di affumicatura dei cibi in maniera del tutto
naturale, come ad esempio fanno in Finlandia con il salmone. Soltanto che se si
procedesse in tal senso per giungere al prodotto già trattato occorrerebbero
ben 15 ore, mentre con un aromatizzante artificiale, anche come quello già
visto, per giungere allo stesso risultato occorrono appena una manciata di
secondi. Questo spiega il successo degli aromatizzanti artificiali
nell’industria alimentare, dove si ricorre a questi per via dei bassi costi di
produzione.
A questo punto ciò che viene da chiedersi è se, ferma la distinzione dei metodi di affumicatura del cibo, possiamo per lo meno star
tranquilli quando siamo certi che tale procedura, per lo meno, sia stata svolta
in maniera del tutto naturale. Ma anche in questo caso l’attenzione della scienza
medica induce alla prudenza, visto che è acclarato che, anche laddove si
proceda in maniera del tutto naturale, nel cibo preparato residuano tracce di
idrocarburi policiclici aromatici, quali sottoprodotti della combustione, che
sicuramente bene non fanno alla nostra salute.
Ne deriva che non è per nulla facile stabilire se naturale o
artificiale che sia la metodica di affumicatura, non attenti ugualmente alla
nostra salute, si tratta semmai di vedere di tutte le procedure applicate quale
sia la meno dannosa e per questa ragione l’Unione Europea ha stilato un
apposito codice da inserirsi nei cibi che prevedono il ricorso alla metodica,
anche se, a sette anni da tale normativa, non tutti gli Stati membri l’hanno
applicata, per via del fatto che tale ordinamento risulta oltretutto anche
nebuloso.
A questo punto come dovrà comportarsi il consumatore?
Sicuramente con una certa accortezza in sede di acquisto di beni alimentari, in
primo luogo dovrà scegliere quei cibi affumicati di cui sia al corrente che il
processo sia stato svolto in maniera naturale, piuttosto che artificiale ed
ancor prima, dovrà chiedersi se è davvero indispensabile acquistare prodotti
affumicati, stante il fatto che si può sicuramente vivere tranquillamente anche
non consumando tali articoli e se lo si fa, prevedendo anche un consumo minore
possibile.
io ho appena affumicato 6 trote. Messe per 12 ore in acqua salata assieme a diversi odori tipo carote sedano cipolla alloro rosmarino. dopo 12 ore vengono lavate e vengono tolti se sono rimasti dei grumi di sangue, poi vengono messe ad asciugare, poi viene preparato il carbone solo carbone vinto dalla legna. L'affumicatura la faccio con legno di faggio stagionato di almeno 3 anni, non si deve adoperare legno che abbia resti di colla, muffa, coloranti vari o bagnato, la temperatura del fumo varia a seconda del tipo di pesce e grandezza. Fatto cosi' e' il metodo di conservazione come si faceva una volta, i cibi affumicati che si comprano gia' confezionati bisogna essere sicuri al200% della serieta della ditta che ha fatto il prodotto.
RispondiEliminaserietá nella produzione industriale di cibo?? ahaahaha
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