Epilessia: adesso curabile con un solo farmaco da prendere una volta al giorno


CON AGGIORNAMENTO AL 5/AGOSTO/2025

In Italia soffrono di epilessia qualcosa come mezzo milione di pazienti, per quanto oggi la malattia sia più facilmente controllabile, al punto che il paziente riprende già all’inizio delle cura una qualità della vita quanto mai normale, è purtroppo vero che di questa popolazione di pazienti, qualcosa come 150 mila persone, dopo aver assistito ad un miglioramento clinico nei confronti della malattia, a distanza di qualche tempo, finiscono per non godere più dell’efficacia rappresentata dai farmaci utilizzati e verso i quali traevano benefici. Ma oggi le cose potrebbero cambiare anche per questo tutt’altro che trascurabile numero di pazienti, da quando è stata scoperta una nuova cura efficace nei pazienti di epilessia di nuova e vecchia diagnosi.
Il farmaco già immesso sul mercato da oltre cinque anni, è stato fatto oggetto di un recente studio per verificarne l’efficacia oltre che negli adulti anche nei bambini e soprattutto valutare se è possibile utilizzarlo in monoterapia, ovvero con un’unica assunzione giornaliera non in associazione con altri anticonvulsivanti. Probabilmente, vista l'efficacia del farmaco e la riduzione delle crisi, se non l'eliminazione, possibile immaginare anche l'esclusione di benzodiazepine per questi pazienti. 

Cominciamo col vedere che cos’è l’epilessia

L'epilessia è una delle condizioni neurologiche più comuni al mondo, che colpisce circa 8 persone su 1000 in Europa. A patire le prime conseguenze di questa malattia il nostro cervello, tanto sofisticato, quanto delicato. Si stima che esistano 6 milioni di persone che convivono con l'epilessia in Europa e 50 milioni di persone nel mondo. L'epilessia è caratterizzata da una scarica anomala di impulsi dalle cellule nervose nel cervello che causa la comparsa di crisi epilettiche. A seconda del tipo, le crisi possono essere limitate a una parte del corpo o possono essere generalizzate e coinvolgerlo per l'intero. I pazienti possono anche essere soggetti a sensazioni anomale, alterazioni del comportamento o della coscienza. L'epilessia è un disordine neurologico con molte possibili cause. Spesso la causa dell'epilessia è sconosciuta. Comunque, qualsiasi condizione che sia in grado di alterare il normale livello di attività neuronale, dalla malattia al danno celebrale, ai tumori, può portare all'insorgenza delle crisi.

Tornando al farmaco cui si accennava in  premessa, ci riferiamo alla zonisamide, con la  caratteristica importante di essere un farmaco di nuova generazione che proprio per le proprietà intrinseche può essere utilizzato da solo senza contestuale somministrazione di altri farmaci che agiscono contro la malattia, per non contare oltretutto, che vista l’emivita della sostanza, ovvero, il tempo in cui il farmaco resta ancora attivo nell’organismo prima di essere escreto, consente la somministrazione unica giornaliera. La prima autorizzazione all’uso della zonisamide si rifà al 2005 quale terapia aggiuntiva nel trattamento delle crisi parziali (con o senza generalizzazione) in adulti affetti da epilessia. Se oggi si è tornato a studiare la molecola mediante un nuovo studio scientifico ciò è stato fatto col solo fine di constatare come la stessa agisse in monoterapia e nei confronti di altre molecole quali la carbamazina a rilascio controllato (Tegretol R ). Ciò che si voleva oltretutto dimostrare è il tempo necessario per liberare i pazienti da eventuali crisi epilettiche insorte entro i primi sei mesi di trattamento.

Si è potuto così stabilire che la singola somministrazione giornaliera di zonisamide liberava il paziente dalle crisi al pari di quanto avveniva con altre molecole similari, come quella appena vista ma assunta quest’ultima due volte al giorno anzicchè una volta sola. In termini di sicurezza e tollerabilità, entrambi i farmaci in studio sono stati ben tollerati in ciascun gruppo, registrando un'incidenza simile di effetti collaterali dovuti al trattamento e una bassa incidenza di interruzione del trattamento dovuta ad eventi avversi o ad eventi avversi gravi. Non è stato individuato alcun nuovo evento avverso clinicamente significativo che non fosse già previsto come parte del profilo farmacologico noto di entrambi i farmaci.

Gli eventi avversi dovuti al trattamento riportati con maggiore frequenza sono stati: mal di testa (ZNS (Zonisamide): 10,3%; Carbamazina: 12,3%), riduzione dell'appetito (ZNS: 7,8%; CBZ: 1,7%), sonnolenza (ZNS: 6,0%; CBZ: 7,7%), capogiri i (ZNS: 3,9%; CBZ: 7,7%), riduzione del peso corporeo (ZNS: 6,8%; CBZ: 0%), affaticamento (ZNS: 4,6%; CBZ: 4,0%), rash (ZNS: 2,1%; CBZ: 4,3%) e piressia (ZNS: 3,9%; CBZ: 4,0%. Ad eccezione della riduzione di appetito e peso, gli effetti avversi più frequenti per la zonisamide erano confrontabili per frequenza a quelli riscontrati con carbamazepina.

Commentando questo nuovo studio, Michel Baulac (Hopital de la Pitie-Salpetriere di Parigi, Francia) ha dichiarato:

"È stato importante mostrare che la zonisamide, un farmaco di efficacia nel trattamento aggiuntivo, sia anche una terapia molto efficace in adulti con epilessia di nuova diagnosi. Lo studio ha impiegato un dosaggio flessibile per ottimizzare la sicurezza ed efficacia, un design che si riflette molto bene nella pratica clinica". Michel Baulac continua: "Meno del 50% dei nostri pazienti controlla le crisi con il primo farmaco antiepilettico e solo il 10-12% raggiungerà la libertà da crisi grazie ai farmaci alternativi utilizzati in monoterapia. È quindi importante sviluppare nuove opzioni e la zonisamide sarà una specialità medicinale promettente nella monoterapia. La zonisamide ha anche il vantaggio della singola somministrazione giornaliera che può aiutare a ridurre la quantità enorme di pillole che assume il paziente epilettico".

In base ai risultati dello studio 310, Eisai pianifica di richiedere l'approvazione della UE per l'uso della zonisamide come monoterapia di prima linea per il trattamento di soggetti adulti con epilessia di nuova diagnosi.

AGGIORNAMENTO AL 6/AGOSTO 2025

Dal 2012 ad oggi, gli aggiornamenti non hanno stravolto il ruolo principale del farmaco, ma hanno fornito maggiori dettagli e conferme, specialmente per quanto riguarda:

  • Uso e sicurezza: Sono stati approfonditi i profili di sicurezza, in particolare per alcune categorie di pazienti. Ad esempio, è stata ribadita e sottolineata la particolare attenzione necessaria per i bambini e gli adolescenti, a causa del rischio di ridotta sudorazione (anidrosi) e ipertermia (colpo di calore), soprattutto in climi caldi.

  • Gestione dei farmaci: Ci sono state determinazioni e aggiornamenti da parte di enti come l'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) per quanto riguarda la distribuzione e la vendita di zonisamide, per garantirne la disponibilità sul territorio nazionale.

  • Studi e pubblicazioni: La ricerca continua a esplorare l'efficacia e la tollerabilità della zonisamide, anche se non emergono indicazioni completamente nuove. Vengono pubblicati studi che ne confermano l'utilità come monoterapia e come terapia aggiuntiva, e si continua a monitorare il profilo degli effetti collaterali, che include, tra gli altri, il rischio di acidosi metabolica e pensieri suicidari.

In sintesi, la zonisamide rimane un farmaco di riferimento per il trattamento dell'epilessia, e l'aggiornamento più significativo rispetto al 2012 è stato il passaggio a farmaco di prima linea per alcune forme di epilessia. Gli anni successivi hanno consolidato questo uso, fornendo maggiori dettagli sulla gestione del farmaco e sui suoi effetti collaterali, con una particolare enfasi sulla popolazione pediatrica.


Bibliografia
1.
Brodie, MJ, Whitehead, J. Active control comparisons: The ideal trial design. Epilepsy Research 2006. 68 (1): 69-78

2. Eisai DOF

3. Eisai Ltd. (2005). Zonegran Summary of Product Characteristics.

4. Pugliatti M et al. Estimating the cost of epilepsy in Europe: A review with economic modeling. Epilepsia 2007: 48(12) 2224 - 2233

5. ILAE/IBE/WHO, Epilepsy in the WHO European Region: Fostering Epilepsy Care in Europe 2010. Available from;
http://www.ilae-epilepsy.org/Visitors/Documents/EUROReport160510.pdf
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7. Epilepsy Research UK. What is Epilepsy? Fact sheet. Available from URL: http://www.epilepsyresearch.org.uk/about_us/leaflets/lflt1.htm (Accessed June 2011)
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