venerdì 9 novembre 2012

Mal di testa: attenti, questo è pericoloso!


Lo sanno bene i pazienti che soffrono di mal di testa, come questa condizione sia penosa e limitativa della qualità della vita. Eppure i mal di testa non sono tutti uguali, soprattutto nei soggetti che soffrono di questa condizione con una certa frequenza e che riescono persino a discernere l’evento e anticiparne il sopraggiungere. Ma per tutti l’arrivo di un mal di testa accompagnato da almeno sette sintomi importanti, come riportato in un recente articolo pubblicato sul BMJ, da un gruppo di ricercatori canadesi, dovrà indurre a ricorrere alle cure di un medico, meglio a quelle del Pronto Soccorso, se necessario, visto che davanti ad un mal di testa insolito e violento, il rischio per la vita può essere anche elevato.

giovedì 8 novembre 2012

Gravidanza: mal di testa addio! ma dopo?


Le donne che soffrono di emicrania ed al contempo siano andate incontro ad una gravidanza, sanno bene di cosa stiamo parlando. Sembra infatti che queste pazienti trovino ristoro dal mal di testa solo durante la gravidanza. Tutto ritorna come prima, spesso persino peggio di prima, subito dopo il parto, quando si assiste ad una recrudescenza del mal di testa che spesso aumenta in modo insopportabile. 


Osteoporosi: segnalati casi, da confermare, di fratture dopo uso prolungato con due farmaci



C’è un allarme per quanto concerne due farmaci anti osteoporotici del calibro di Fosamax e Boniva, i cui principi attivi sono rispettivamente Alendronato e Ibandronato. A segnalare il problema è stato un articolo pubblicato sul Journal of Bone and Mineral Reserach che avrebbe allertato i medici sull’aumentato rischio di incorrere in qualche frattura cosiddetta atipica*, in particolare del femore, dopo utilizzo di questi due farmaci. La notizia è stata ripresa anche dal CHMP, ovvero il Comitato di controllo per i medicinali uso umano.

Acque minerali: fanno davvero sempre bene?


Ma siamo così’ certi che consumare acqua minerale faccia sempre bene? Siamo sicuri che le acque minerali di qualsiasi marca si tratti siano sempre salubri e facciano bene alla salute? A giudicare da un’indagine condotta dal settimanale Salvagente in collaborazione con quattro università italiane, più di un sospetto serpeggia, ovvero, che non è per nulla vero che le acque di qualsiasi marca si discuta siano uguali fra di loro, così come, è vero semmai il contrario, ovvero, che se certe acque venissero fuori dai nostri rubinetti ci guarderemmo bene dal berle. 

mercoledì 7 novembre 2012

Puntura di medusa: evitiamo di urinarci sopra

È una di quelle leggende metropolitane che si tramandano estate dopo estate lungo le coste di ogni angolo del mondo. Se hai un contatto con una medusa  e non hai a disposizione uno di quegli stick specifici o una crema anti-meduse, molti ti suggeriranno di farci la pipì sopra quale rimedio naturale ed efficace e alla portata di tutti. Un rimedio oltretutto  a costo zero, chi prima o poi non dovrà far pipì... a parte l’imbarazzo di agire davanti ad un pubblico curioso su una spiaggia affollata.


Punti di sutura: presto un ricordo lontano



Chi non ha mai avuto paura dei punta di sutura alzi la mano! Tutti, visto che parliamo di una paura quasi ancestrale che si agita in noi fin dalla nostra infanzia. Ma gli odiati punti, come sta avvenendo con l’altra odiata puntura potrebbero avere i giorni contati, con un’uscita di scena graduale, che inizierà nell’ambito della chirurgia estetica, laddove  tali sistemi di sutura hanno un ruolo fondamentale nella riuscita dell’intervento e che culminerà in altri ambiti dove il classico punto verrà sostituito.

lunedì 5 novembre 2012

Menopausa: attenzione alle vampate di calore insieme alla sudorazione eccessiva


Le donne in menopausa ben sanno che la possibilità di incorrere nelle vampate di calore notturne è tutt’altro che rara. Tale condizione non deve far pensare ad una subentrata patologia, semmai può essere controllata rivolgendosi al medico e predisponendo una terapia adeguata. Ma attenzione… un recente studio scientifico avrebbe associato le vampate di calore e/o la concomitante sudorazione notturna in menopausa con un maggior rischio di incorrere in una coronaropatia.


Avastin: ritirato dal mercato farmaco contro la maculopatia



Stop all’uso di Avastin, nome commerciale del farmaco della Roche a base di bevacizumab, per curare le malattie della retina legate all’età (maculopatie). Lo ha stabilito l’Aifa sulla base di segnalazioni, arrivate da tutta Europa, di gravi effetti collaterali, come emorragie non oculari e trombosi. D’ora in avanti si dovrà ricorrere a due farmaci sostitutivi: Lucentis e Macugen. Ma questa cura alternativa ha una controindicazione: costa 100 volte di più di una singola somministrazione di Avastin, superando i 1.000 euro. E questi farmaci non vengono rimborsati in tutti i casi di malattia.


Intervento protesi dell'anca: meno rischi operatori


Chi si è sottoposto ad intervento chirurgico di protesi dell’anca o del ginocchio, ben sa che una delle preoccupazioni maggiori che i medici hanno prima dell’intervento è rappresentata dal rischio di eventi tromboembolici che in qualche caso possono mettere a repentaglio la vita del paziente. Per cercare in qualche modo di scongiurare tali pericolosi eventi si somministrano farmaci in grado di opporsi alla coagulazione del sangue onde evitare il rischio di eventi avversi. Ma oggi la ricerca ha compiuto un’importante passo avanti nello studio di quegli anticoagulanti orali per prevenire incidenti di questo tipo, in particolar modo un’eventuale e possibile trombo embolia venosa o una altrettanto pericolosa embolia polmonare. L’ultimo farmaco in ordine di tempo, recentemente approvato dalla Commissione Europea, è Apixaban, un inedito inibitore del fattore Xa, anch’esso somministrabile per via orale e prodotto dall’azienda Bristol-Myers Squibb (Bms)-Pfizer, a 12-24ore dall'intervento.

sabato 3 novembre 2012

Malattie cardiovascolari: la donna rischia di più dell'uomo!

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Ormai le donne non dovrebbero stupirsi più apprendendo che il loro rischio di incappare in una malattia cardiovascolare anche grave ha superato di gran lunga l’analogo rischio per l’uomo. Il problema, se così vogliamo definirlo, oppure, la buona sorte  delle donne, semmai, è data dal cosiddetto “ombrello protettivo”, efficace durante l’età fertile, ovvero, dalla difesa rappresentata dagli ormoni femminili che però dopo la menopausa, diminuendo la loro quota, lascia del tutto scoperta la donna dalla protezione nei confronti delle malattie cardiache e neurologiche in generale.

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Diabete: i nuovi farmaci contro la malattia non convincono molto gli italiani



Sarà per una questione culturale tutta italiana, sarà perché gli abitanti del bel Paese non sono proprio del tutto aperti alle troppe innovazioni magari loro presentate in tutta fretta, limite questo che dimostriamo anche in altri campi, fatto sta che sul fronte delle terapie mediche in Italia si registra una sorta di arretramento nella scelta di nuovi farmaci, come rileva una ricerca di Cegedim Strategic Data (Csd), presentata a Milano durante un incontro promosso da Onda e Amd (Associazione medici diabetologi). Sembra infatti che nel nostro Paese se consideriamo una malattia diffusa come il diabete di tipo 2, i percorsi terapeutici sottoposti ai malati sono di gran lunga meno aggiornati rispetto a quanto si faccia nel resto d’Europa. Difatti, in Italia usufruiscono di molecole farmacologiche contro questo tipo di malattia appena l’1,5% della popolazione diabetica, contro il 15% della Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna.

venerdì 2 novembre 2012

Attacchi di panico: sappiamo sempre riconoscerli?


Lungi da noi l’idea di trattare un disturbo importante come l’attacco di panico, in poche righe. Tuttavia occorre ricordare che tale affezione, a dispetto di quanti ancora credono si tratti di un modo di atteggiarsi del singolo, ovvero, un modo per mettersi in mostra ed attirare verso di sé le attenzioni degli altri, colpisce nella sola Italia un numero davvero impressionante di persone, ben dodici milioni di individui all’anno e, per di più, parliamo di un numero destinato ad aumentare e anche in maniera importante. Innanzitutto bisogna distinguere la paura motivata da quella immotivata. Se ad esempio rischiamo di scontrarci frontalmente con un’auto, nel momento in cui abbiamo schivato l’ostacolo, è del tutto normale per qualche minuto restare impietriti, in preda all’ansia, al panico per la sciagura sfiorata. Ben altra cosa è invece se la stessa ansia, magari centuplicata, ci coglie in assenza di motivi validi che possano giustificarla e, addirittura, si giunga al vero e proprio terrore di non farcela, di non riuscire a superare il momento, perché certi di stare per morire.

Acido folico: l'importanza anche contro la Sindrome di Down



Uno studio risalente a oltre cinque anni fa e recentemente tornato in auge, avrebbe dato ancor più risalto all’acido folico, quale sostanza  da assumersi in gravidanza, risultando ben nota la funzione di tale elemento noto per la sua funzione volta a ridurre il rischio di malformazioni del nascituro ed in particolare nello scongiurare  il rischio di incidenza della temibile spina bifida.



giovedì 1 novembre 2012

Pavor notturno: nei bambini può essere frequente, ma non scambiamolo per incubi


Chi ha bambini piccoli conosce bene cosa sia il cosiddetto pavor notturno o se non conosce del tutto il significato del termine sa per lo meno che un episodio in cui il piccolo si sia svegliato dal sonno urlante, piangente ed in preda al panico, può essere accaduto al proprio figlio, mandando nell’angoscia più profonda i genitori.


mercoledì 31 ottobre 2012

Ictus: e se nell'insorgenza fosse coinvolto anche l'inquinamento acustico?



Apparentemente sembrerebbe non esserci alcun nesso fra l’inquinamento acustico e, dunque, il rumore eccessivo negli ambienti di lavoro e nelle città è l’ictus e le malattie cardiovascolari. Eppure, soprattutto alla luce degli ultimi studi condotti, parrebbe esserci eccome un filo conduttore fra queste patologie e l’inquinamento da rumori elevati. Lo dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che in apposito rapporto elenca tutta una serie di patologie innescate dall’inquinamento acustico

Cancro al seno: i nuovi anticorpi "intelligenti" per curare la neoplasia senza effetti collaterali importanti



Immaginiamo una guerra condotta in campo con le cosiddette bombe intelligenti ed in effetti quella che l’uomo ha intrapreso nei confronti del cancro è proprio una guerra senza esclusione di colpi, con tante battaglie vinte ma senza ancora poter dire di aver vinto la guerra contro tutte le neoplasie, ma uno degli ultimi scontri che ha visto da una parte il cancro al seno e dall’altra la moderna chemioterapia antiblastica, sembra aver dato ragione a quei ricercatori che dopo decenni di studio portano a casa finalmente un risultato incoraggiante.

martedì 30 ottobre 2012

Farmaci: esistono almeno 4000 principi attivi capaci di farci incorrere in un incidente d'auto e non lo sapevamo!




Viviamo un’epoca quanto mai sicura in fatto di presidi medici creati apposta per opporci alle malattie, tali tutele sono ovviamente rappresentate dai farmaci, creati apposta, quando non si abusa del loro consumo, per farci stare meglio. Tuttavia, la facilità da una parte nel reperire le diverse sostanze farmacologiche e l’abitudine che a volte abbiamo di ingozzarci con molecole tanto diverse fra di loro, ci fa perdere di vista che ogni principio attivo che noi ci accingiamo ad assumere non è mai scevro da effetti collaterali e controindicazioni. Dovremo dunque fare a meno dei farmaci? Assolutamente no, dovremmo invece prendere la buona abitudine di farci sempre, dico sempre, consigliare dal medico e allo stesso professionista dovremo sempre chiedere se quel farmaco può essere assunto mantenendo intatte le nostri abitudini quotidiane perché in caso contrario, saremo costretti a porre molta attenzione prima di prendere una qualsiasi molecola. Un esempio? In una normale farmacia esistono almeno 4000 principi attivi e non specialità farmaceutiche, che possono seriamente compromettere la nostra capacità di guida, eppure, siamo soliti attribuire questo pericoloso effetto collaterale ai soli ansiolitici e a volte agli antistaminici, le molecole che siamo soliti prendere per lo più contro le allergie. Eppure esistono altri 3998 molecole capaci di indurci lo stesso effetto, lo sapevamo?

Allattamento: decisivo contro la mortalità infantile



L’allattamento al seno non deve mai considerarsi fuori moda, tutt’altro, il latte materno costituisce per il bambino una fonte inesauribile di sostanze che con il latte artificiale non è possibile assumere. Il non ricorso al latte della mamma, a meno che non esistono valide controindicazioni o in assenza del prezioso nutrimento da parte della madre, è del tutto errato, come afferma senza ombra di dubbio Riccardo Davanzo, pediatra della Neonatologia e terapia intensiva neonatale dell’Ircss Burlo Garofalo di Trieste al XIV Congresso nazionale della Società italiana di medicina perinatale (Simp).

Aborto: in larga parte diffuso fra le donne immigrate


Per le donne immigrate in Italia, almeno per una alta percentuale di loro, non esiste altro metodo contraccettivo che non sia l’aborto. A dirlo una ricerca che si è svolta a Firenze a cura del Centro di riferimento regionale per la prevenzione e la cura delle complicazioni afferenti alle mutilazioni genitali femminili. Il dato è allarmante, anche perché secondo un recente sondaggio, nove donne immigrate su dieci, sanno bene dell’esistenza della pillola anticoncezionale e dello stesso preservativo, che tuttavia, non vengono utilizzati.

lunedì 29 ottobre 2012

Epidermolisi distrofica bollosa: qualcosa si muove



La malattia è tremenda, pur se rara, una patologia che non porta solamente a morte precoce il paziente, fa di peggio, visto che chi si ammala, finchè vive è costretto ad una qualità della vita inaccettabile al punto che, per quanto sia rabbrividente la cosa, è tanto grave e incurabile la patologia che nei bambini in tenerissima età che si sono ammalati alla nascita si era persino pensato, per evitare inutile ed atroci sofferenze, ben sapendo oltretutto che in quelle condizioni ai piccoli pazienti restava poco da vivere, di ricorrere all’eutanasia. Stiamo parlando della epidermolisi distrofica bollosa.