Fino
a quando la scienza medica non ci proporrà un rimedio assoluto,
magari sotto forma di pasticche da assumersi una o più volte al
giorno, capace di bruciare le calorie e tutto quanto partecipa al
sovrappeso e all’obesità, dovremo ricorrere alla classica dieta,
più o meno efficace e all’esercizio fisico per cercare di stare in
forma. Perchè, a meno di non incappare in qualche patologia
specifica, l’eccesso di peso è solo
dovuto ad un equilibrio che non riusciamo a mantenere fra il cibo
ingerito e l’energia utilizzata che spesso è di gran lunga minore
delle calorie assunte.
Notizie aggiornate in tempo reale sul mondo della medicina, del benessere, delle scoperte medico scientifiche, delle novità farmacologiche e in campo terapeutico, ricordando che i contenuti di questo sito hanno esclusivamente scopo informativo. Le informazioni ivi contenute non intendono in alcun modo formulare diagnosi o sostituire il lavoro del medico, cui sempre rivolgersi in caso di necessità
lunedì 31 dicembre 2018
Farmaci per dimagrire: ma ci possiamo fidare veramente?
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domenica 30 dicembre 2018
Il pranzo è servito: le tante fake news propinate a tavola!
C’è
poco da fare,basta poco, qualcuno che si alza di buon mattino
rilasciando in rete o col passaparola una sonora fesseria ed in breve
tempo quella che oggi amiamo tanto definire una fake news diventa una
notizia virale e degna di rigore scientifico. E’ il pericolo che
oggi corriamo con Internet, che per la verità ha colpe relative in
questo circolo vizioso che si instaura, visto che ieri, quando
Internet non esisteva, c’erano le legende metropolitane, che di
danni ne hanno fatto senza fine. C’è poco da fare, è la natura
umana che a volte ha bisogno di aggrapparsi al sentito dire o ha
esigenza di credere al miracolo a tanto al chilo, per sentirsi meglio e
la tavola non fa eccezione, anche perché, rilevare pericoli o
proprietà terapeutiche eccezionali in questo o quell’altro cibo fa
sicuramente molta presa. Ed ecco La top ten delle castronerie a
tavola stilata da Coldiretti e dall’Osservatorio sulla criminalità
nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare presentata in
occasione della campagna #stopfakeatavola. L’elenco è lungo ma
qualche riferimento a qualche ghiotta castroneria non guasta. Un
esempio? l’ananas fa dimagrire…
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sabato 29 dicembre 2018
Farmaci anti età: esistono eccome, ecco quelli più validi
Se
si potesse non invecchiare tutti faremmo di tutto per evitarlo, ma
purtroppo non è possibile arrestare il tempo, semmai è possibile
giungere alla vecchiaia nel miglior modo possibile e questo lo sanno
bene non tanto i consumatori quanto le case farmaceutiche
specializzate nella produzione di farmaci e prodotti anti
invecchiamento. Lo sanno tanto bene le industrie del settore che si
dividono una fetta dei loro fatturati all’interno di una torta che
comprende anche medicine in uso in geriatria e che vale solo in
Inghilterra ben 45 miliardi di euro all’anno ed in Italia una
percentuale della spesa sanitaria pari all’80% di tutte le risorse
presenti. Quindi, la terza età è guardata con molto interesse, si
tratta adesso di capire se i famosi composti geroprotettori, ovvero,
capaci di farci invecchiare bene e se ne contano circa 200, sono
veramente efficaci e se si, quali di questi svolgono al meglio laloro funzione.
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Cancro al seno: il ruolo nocivo dell'alcol e quelle benefico della frutta
Quanto mai interessante uno studio britannico che ha coinvolto quasi 700.000 donne nell’ambito di un lavoro scientifico più complessivo durato quasi 20 anni e che ha riguardato una popolazione femminile di un milione e trecentomila donne all’interno di uno studio denominato Million Women Study. La conclusione di questa lunga e delicata ricerca medica ha portato a risultati sicuramente inaspettati, rappresentati in primis dal ruolo dell’alimentazione in una patologia temibile per le donne, quale il cancro al seno, ma non solo, lo stesso studio ha ben delineato il ruolo negativo dell’alcol in questa malattia.
Durante
i lavori scientifici si è attenzionato il ruolo di
micronutrienti
quali
proteine, proteine del latte, grassi totali, saturi e insaturi,
carboidrati, zuccheri, fibre alimentari e calorie ingerite
nel corso degli anni. Sulla popolazione presa in esame si è
constatata l’insorgenza del cancro
al seno in una percentuale di poco superiore al 4% e si
è allo stesso modo osservato come l’aumento del rischio di
sviluppare la neoplasia sia avvenuta in quelle donne che hanno
dichiarato di far uso continuo di alcol rilevando anche che
l’insorgenza del cancro
mammario aumentava
in quelle donne che assumevano alcol in quantità superiore ad una
dose di 10 grammi al giorno. Interessante ancor di più notare che al
di sotto di questa quantità il rischio di esporsi alla malattia
tumorale era uguale in tutte quelle donne che non bevevano, ma
l’aumento della dose di 10 grammi, gradualmente, faceva aumentare
anche il rischio della malattia.
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venerdì 28 dicembre 2018
Celiachia: pericolosi i cibi per celiaci per chi non è celiaco
Se
appartieni a quella fascia di italiani, uno su dieci, che pensa che
senza averne bisogno, convenga
mangiare cibi senza glutine per dimagrire e per star meglio, hai
sbagliato i tuoi conti, anche economici, perché con la tua scelta
insensata, partecipi ad una spesa inutile che è pari, dati dello
scorso anno, a 105 milioni di euro per alimenti destinati
solamente ai celiaci, che
in mancanza delle condizioni che impongono questa scelta alimentare,
si
concretizza in una pratica perfettamente
inutile se non addirittura dannosa.
giovedì 27 dicembre 2018
Non fai sport: mangi male e vai in sovrappeso
Gli
studiosi ne sono sicuri, chi non fa sport non ingrassa soltanto
perché non disperde energie, ma anche perché mangia male. La vita
sedentaria infatti non si traduce soltanto in un accumulo di calorie
e di grasso non smaltito, ma deve leggersi anche in un’alimentazione
meno variegata, meno attenta di quella che si condurrebbe se si
facesse vita all’aria aperta e sport in generale.A
questo risultato è giunta una ricerca effettuata dall’Osservatorio
Nutrizionale del Grana Padano.
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Latte d'asina: la vera risposta nutrizionale per i bambini gravemente prematuri
In
Italia su 100 bambini nati, sei di loro sono prematuri, qualcosa come
30.000 neonati e di questi ben 5.000 non pesano più di un chilo e
400 grammi. Neonati che vanno ovviamente nutriti con latte umano e
dove questo alimento non riuscisse ancora ad assolvere integralmente alle funzioni
di nutrimento per la fragile vita del bambino prematuro, occorre
aggiungere delle proteine ricavate dal latte vaccino. Ma da questo
momento potrebbero palesarsi i primi problemi.
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mercoledì 26 dicembre 2018
Dieta Mediterranea: e se funzionasse anche contro la psoriasi?
Anche
un’alimentazione basata sulla dieta mediterranea potrebbe avere
effetti positivi nella cura della psoriasi o per lo meno potrebbe
risultare vantaggiosa nel decorso della malattia. L’hanno appurato
ricercatori all’interno del programma NutriNet-Santè a seguito di
uno studio effettuato in Francia.
lunedì 24 dicembre 2018
Morbo di Crohn: diremo addio ai biologici?
Forse
è ancora presto per immaginare uno stravolgimento dell’approccio
terapeutico nei confronti del Morbo di Crohn, ma forse qualcosa sta
cambiando nei confronti di questa temibile malattia autoimmune, con
l’avvento di un nuovo farmaco, ancora sperimentale, ma che nei
prossimi mesi potrebbe fare la comparsa anche in Italia.
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mercoledì 14 settembre 2016
Integratori alimentari in gravidanza? No, grazie, eccezioni a parte
Complice
da una parte un’industria dei farmaco e dei parafarmaci sempre
attenta a realizzare profitto e dall’altra l’ansia e la paura da
parte della donna incinta di non voler far mancare nulla al nascituro
che porta in grembo, si tende in gravidanza a ingozzarsi di
integratori con l’idea che l’alimentazione della madre in questo
periodo non sia sufficiente a garantire al piccolo quanto necessario.
Eppure gli studi lo dimostrano, gli integratori veramente utili in
gravidanza si contano sulle dita di una sola mano.
venerdì 9 settembre 2016
Sindrome di Down: la cura a... Portata di mano!
E’
per intanto una speranza, ma a giudicare dall’enfasi dei
ricercatori che hanno partecipato allo studio scientifico, non è
destinata a rimanere confinata nell’ambito delle mere aspettative,
potrebbe infatti trasformarsi in una cura efficacissima contro la
Sindrome di Down e per di più a basso costo.
giovedì 1 settembre 2016
Cefalea cronica: funziona l'agopuntura?
Contro la cefalea cronica si sono impegnati i ricercatori americani citati ed hanno elaborato ben 31 studi che hanno conclamato senza dubbio che la cefalea cronica trattata con agopuntura risponde meglio ai fini di un miglioramento della sintomatologia rispetto alla terapia medica, peraltro, senza incorrere in effetti collaterali cui anche i migliori farmaci e il miglior uso che se ne possa fare, sono soggetti.
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martedì 23 agosto 2016
Morbo di Alzheimer: se la soluzione si trovasse nel nostro armadietto dei farmaci?
Immaginare
di poter sconfiggere le demenze ma in particolare il Morbo di
Alzheimer, la demenza per eccellenza, con un semplice farmaco
antinfiammatorio, un fans insomma, solitamente utilizzato contro il
mal di testa o le affezioni dolorose a carico delle articolazioni
sembrerebbe follia allo stato puro, ma se si va a guardare il
meccanismo d’azione di un fans quale l’acido mefenamico, nome
commerciale Lysalgo, forse lo studio che ne è conseguito potrebbe
sembrare meno folle di quanto è stato osservato, sia pure
sperimentalmente da ricercatori inglesi. Lo
studio cui ci si riferisce è stato pubblicato sulla rivista scientifica
Nature Communic ations ed è stato capinato da David Brough
dell’Università di Manchester il quale avrebbe concluso che almeno
sui ratti di laboratorio, l’utilizzo di questo fans avrebbe sortito
come effetto la cura dell’infiammazione a livello del cervello dei
ratti e la conseguenza inversione della perdita di memoria che si
sarebbe di fatto ripristinata.
giovedì 18 agosto 2016
Facebook: crea dipendenza al pari delle sigarette o quasi!
Che
Facebook sia entrato prepotentemente nella nostra vita non è un
mistero per nessuno, ma che addirittura questo social network potesse
trasformarsi in breve tempo un elemento di disturbo del nostro vivere
quotidiano al punto da creare la stessa dipendenza che può creare il
fumo di sigaretta, o
quasi, forse
sono in pochi ad immaginarlo eppure pare essere proprio così, come
ha
dimostrato
uno studio che denuncia
come la stragrande maggioranza di persone che usa Facebook lo fa più
per assecondare una dipendenza che
è in molte persone che
per l'utilità del servizio stesso.
mercoledì 17 agosto 2016
TIA o ictus minore: attenzione, con cure sbagliate alta possibilità di ictus entro 24 ore o entro un anno
Gli
studi riferiti al periodo 1997/2003 descrivevano la possibilità
molto alta per un paziente andato incontro a TIA, ovvero l'attacco
ischemico transitorio o ad ictus minore di andare incontro ad un
ictus vero e proprio o ad una sindrome coronarica acuta entro un anno
dal primo evento considerato
minore. Tale possibilità è
di circa il 20% nei primi tre mesi dal primo evento. Adesso, mentre
resta confermato tutto quanto appena detto, resta da capire i fattori
che determinano tutto ciò.
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domenica 7 agosto 2016
Ruolo dell'alcol nell'ictus sistemico
Si
dibatte non poco sul ruolo dell'alcol sulla nostra salute. Più volte
gli scienziati si sono cimentati nello studio delle bevande alcoliche
e sul ruolo benefico o no che esse hanno sul nostro corpo.
Ultimamente è stato condotto uno studio molto complesso e completo
per stabilire che ruolo possa avere l'alcol nei confronti degli ictus
ischemici. Lo studio è stato condotto in Corea su un gruppo di
volontari più dediti all'alcol di quanto lo fossero le popolazioni
occidentali che più erano vicine per abitudini al gruppo di asiatici
presi in esame.
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giovedì 4 agosto 2016
Meningite: che fare contro questa gravissima malattia? E' fondato l'allarme diffuso su scala nazionale? Occhio a questi sintomi
Sta
destando molta preoccupazione l'allarme meningite scoppiato in questi
giorni di estate. Che la meningite sia una malattia pericolosa anche
per il solo fatto che l'esito infausto sovente arriva in poco tempo
lasciando impotenti i medici di fronte all'avanzare della malattia è
un fatto noto. Che la grave patologia ci sia sempre stata è pure
risaputo, ma quest'anno, complice il clima di incertezza che stiamo
vivendo in generale, dove la nostra incolumità è messa
continuamente in serio forse anche per fattori esterni alle malattie,
vuoi per l'evidenza che molti casi di meningite si sarebbero potuti
evitare se non fosse iniziata nell'ultimo periodo un fragore
assordante contro i vaccini da parte di associazioni di obiettori,
vuoi che non controlliamo più il traffico di migranti che vengono da
zone dove la profilassi non esiste col rischio di portarci a casa
colonie di patogeni spesso persino resistenti ai comuni antibiotici,
fatto sta che l'allert che ci viene da una parte della Comunità
scientifica è veramente inquietante. Ma è così grave la
situazione? E come avviene il contagio in caso di meningite, quali
precauzioni adottare, possiamo proteggerci?
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mercoledì 3 agosto 2016
Depressione post partum mai più! Scoperto il farmaco che la debella per sempre
Per
molto tempo non si annetteva alcuna importanza alla depressione post
partum, al punto da considerare la mamma che si chiudeva a riccio nel
suo malessere dopo aver partorito un bambino una sorta di donna
viziata incapace di affrontare la sua nuova vita col piccolo e poco
incline a non essere più al centro dell'attenzione dopo la
gravidanza come invece era un tempo. Poi si cominciò a capire che la
depressione post partum è una malattia a tutti gli effetti e come
tale va trattata, ma continuando a sorvolare sul vero problema della
malattia e sui rischi che essa comportava, fino a quando non è
scattata l'allerta per gli esiti di quella che si definisce anche
baby blues, appunto depressione post partum, tanto tragici da mettere
in serio rischio la vita del piccolo neonato che spesso paga con la
vita la scarsa attenzione nei confronti della grave malattia mentale cui soffre la
madre.
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domenica 31 luglio 2016
Fai l'avvocato? Non morirai mai di Alzheimer!
Se
fai l'avvocato, nella vita potrà capitarti di tutto, meno che morire
un giorno del Morbo di Alzheimer,
per la semplice ragione che non ti
ammalerai mai di questa temibile patologia.
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sabato 30 luglio 2016
E adesso un vaccino pure per il diabete e l'aterosclerosi
Troppo
bello per essere vero, eppure ciò che sembra una chimera oggi, molto
presto potrebbe diventare realtà. Potremmo infatti nel corso di
qualche anno ritrovarci con un vaccino che ci preservi dalle malattie
metaboliche, diabete di tipo 2 in testa e di conseguenza anche dalla
temutissima aterosclerosi che potrebbe essere prevenuta e fin'anche
debellata con un vaccino o godrebbe anche dell'azione del vaccino
contro il diabete per non prendere il sopravvento nell'organismo.
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