Senza voler criminalizzare il diclofenac, il
Voltaren per intenderci meglio, risulta senz’altro utile sapere che questo
farmaco, ma come tanti altri che appartengono alla stessa categoria dei fans, i
farmaci antinfiammatori non steroidei, assunto per lungo tempo e a dosi
elevati, espone il paziente a rischio infarto ed ictus.
Notizie aggiornate in tempo reale sul mondo della medicina, del benessere, delle scoperte medico scientifiche, delle novità farmacologiche e in campo terapeutico, ricordando che i contenuti di questo sito hanno esclusivamente scopo informativo. Le informazioni ivi contenute non intendono in alcun modo formulare diagnosi o sostituire il lavoro del medico, cui sempre rivolgersi in caso di necessità
Visualizzazione dei post in ordine di data per la query infarto. Ordina per pertinenza Mostra tutti i post
Visualizzazione dei post in ordine di data per la query infarto. Ordina per pertinenza Mostra tutti i post
lunedì 5 agosto 2013
lunedì 29 luglio 2013
Vacanze: no relax, si infarto!
La
crisi economica che sta attanagliando il Paese ha riverberi importanti sulla
salute, minandola spesso a causa di tensioni e preoccupazioni cui l’organismo
reagisce in vario modo, non ultimo la depressione. Ma c’è un altro aspetto
importante della crisi economica che si riflette sulla nostra salute, ovvero, l’impossibilità,
per motivi finanziari di molti, di concedersi una vacanza.
Etichette:
cardiologia,
Primo Piano,
Ricerca medico scientifica
giovedì 25 luglio 2013
Infarto: nelle donne è alta l'incidenza in presenza di calcoli renali
Stiano
attente le donne che soffrono di calcolosi renale. Secondo recenti studi
infatti sarebbe emerso che solo nel sesso debole l’incidenza di calcolosi
renale è correlata con un aumento di malattie cardiovascolari anche gravi, ad
esempio l’infarto del miocardio che quando preso in tempo richiede interventi
di by pass aorto-coronarico.
Etichette:
Primo Piano,
Ricerca medico scientifica,
Salute Donna
giovedì 11 luglio 2013
Infarto: sorridi e non l'avrai!
Una volta sembrava solo un modo dire, oggi si sa che vivere positivo, prendere
la vita con filosofia fa davvero bene alla salute,
al punto che quanto già si
sosteneva empiricamente adesso assume anche un significato scientifico, ciò da
quando una ricerca scientifica americana che è stata pubblicata sull’American
Journal of Cardiology avrebbe sostenuto senza prova di smentita che essere
solari, positivi, ottimisti allontana infarti ed altri guai vascolari.
Etichette:
Primo Piano,
Psicologia,
Ricerca medico scientifica
lunedì 8 luglio 2013
Riposo notturno: dormi bene, eviterai l'infarto!
Nessuno lo dice chiaramente, eppure è così, almeno
da quando un gruppo di scienziati olandesi dell’Istituto per la Salute pubblica e l’ambiente
di Bilthoven e dell’Università di Wageningen hanno inequivocabilmente
dimostrato che dormire almeno sette ore per notte allontana le più gravi
malattie cardiovascolari, le stesse che in qualche caso attentano direttamente
alla nostra stessa vita.
domenica 12 maggio 2013
Malattie rare: malattie mostruose come quella dell'uomo "incinto"!
La natura
a volte fa degli scherzi, solo per usare un eufemismo, davvero atroci,
consentendo che per tutta una serie di circostanze genetiche o biochimiche,
nascano bambini che presentano anomalie terrificanti a volte a causa di patologie
mostruose, sovente incompatibili con la vita, altre volte no, tant’è che questi
bambini una volta divenuti adulti si portano con sé tali patologie per tutta la
loro spesso breve o brevissima vita. Un tempo questi malati venivano avvicinati da
proprietari di circhi o personaggi del mondo dello spettacolo dell’epoca che
inducevano le famiglie, dietro compenso, a far esibire i propri cari affetti da
mostruosità per esporli alla pubblica e morbosa curiosità del pubblico, quali veri e propri
fenomeni da baraccone.
Etichette:
Approfondimento medico,
Genetica,
Malattie,
malattie rare,
Primo Piano
sabato 6 aprile 2013
Voltaren: e se facesse venire l'infarto?
-->
Sembra ieri, eppure sono passati
quasi 15 anni dall’avvento del Viox (Rofecoxib), un potente fans, farmacoantinfiammatorio non steroideo, in grado
di stroncare le infiammazioni in generale a partire da quelle a carico delle
articolazioni e con un grosso vantaggio rispetto agli altri fans, ovvero, l’ottima
tollerabilità gastrica, punto dolente per tutti gli antinfiammatori.
-->
Non solo,
agli inibitori della COX-2, cui apparteneva il Vioxx, si era anche ascritta la
possibilità di opporsi efficacemente al tumore del colon in quanto capace di
prevenire i polipi intestinali in pazienti predisposti. Ma c’era un grosso
dubbio che nel tempo divenne un’amara realtà. Anche se la molecola farmacologica
in questione deteneva queste proprietà, la stessa presentava un gravissimo
limite rappresentato dal rischio di causare pericolosi eventi vascolari a volte
persino letali come infarto al miocardio e ictus, soprattutto in quei soggetti
che avevano assunto Vioxx per un anno e mezzo di seguito. Risultato, dopo un
increscioso iter burocratico, nel 2004 Vioxx fu ritirato dal commercio. La
domanda che ci si pone a questo punto però è un’altra. E’ solo Vioxx a causare
eventi cardiovascolari temibili o tale effetti collaterali sono noti anche con
altri fans, a partire dal Diclofenac, il Voltaren e altri simili, per
intenderci?
Etichette:
farmaci,
Primo Piano,
Ricerca medico scientifica
martedì 26 marzo 2013
Ipertensione arteriosa: la forma resistente alle cure è una malattia a tutti gli effetti
In un’epoca in cui la
medicina sembra averci affrancato da moltissime malattie che un tempo potevano
rivelarsi sicuramente mortali, uno spettro pare ugualmente aggirarsi nei timori
degli italiani e nella stragrande maggioranza di tutti quelli che vivono nel
mondo in generale, la pressione arteriosa alta. Una condizione clinica questa
che già di per sé apre la strada a patologie gravissime ma che per fortuna di
norma è tenuta entro livelli di guardia tali, da risultare innocua, ma non
sempre. A giudicare da un recente studio scientifico che si è svolto a livello
mondiale, sette ipertesi su dieci affetti
da forme più resistenti alle cure temono
che la loro pressione elevata possa essere la causa di molte malattie fino alla
morte e in 8 casi su dieci questi stessi pazienti ammettono di dover far
ricorso a sempre nuovi farmaci per tentare di abbassare la loro pressione
arteriosa, spesso inutilmente. A questo punto ci si chiede, è fondata la loro
paura, oppure negli stessi pazienti si instaura una forma di timore continuo
rispetto alla malattia al punto di aggravarla?
Etichette:
Approfondimento medico,
Malattie,
Primo Piano
giovedì 14 marzo 2013
Infarto: due studi del CNR contro la cardiopatia ischemica e due malattie rare cardiache
L’infarto cardiaco, più precisamente
la cardiopatia ischemica, è la prima causa di morte nei Paesi più evoluti e per
quanti sforzi si facciano per trattare farmacologicamente il paziente andato
incontro ad un evento così tanto grave, per quanto impegno la medicina dedichi
alla cura dello scompenso cardiaco, non si è ancora giunti alla scoperta di
quel o quei farmaci che possano agire in modo del tutto soddisfacente nel
riportare il paziente alla normalità.
Etichette:
Approfondimento medico,
CNR,
Malattie,
Primo Piano,
Ricerca medico scientifica
lunedì 25 febbraio 2013
Infarti e ictus: importante per la donna il numero di figli messi al mondo
Dimmi quanti
figli hai e ti dirò quante possibilità hai di andare incontro ad un infarto o
ad un ictus. Questa inquietante proporzione emerge da uno studio pubblicato
sulla rivista scientifica American Heart Journal e si riferisce ad uno studio
approfondito effettuato su ben un milione e trecentomila donne che avevano un’età
superiore ai 50 anni all’epoca della ricerca scientifica durata oltre dieci
anni.
Etichette:
cardiologia,
Malattie,
menopausa,
Ricerca medico scientifica,
Salute Donna
giovedì 31 gennaio 2013
Vino rosso: un toccasana contro Alzheimer, infarti, ictus e tumori
Sfatando tutte quelle
teorie secondo le quali bere vino, anche se in modica quantità, farebbe sempre
male, una ricerca scientifica
statunitense, sarebbe addivenuta a ben altra conclusione rappresentata dal
fatto che, bere vino rosso, nella giusta quantità, non solo farebbe bene alla
salute, ma in qualche modo allontanerebbe lo spettro del Morbo di Alzheimer e
di altre gravissime malattie.
Etichette:
Alimentazione,
Malattie,
prevenzione,
Primo Piano,
Ricerca medico scientifica
lunedì 21 gennaio 2013
Depressi: attenti al cuore!
Depressione
e malattie coronariche sono strettamente legate. Lo dimostra un recente studio
sull’invecchiamento condotto dall’Istituto di neuroscienze del Cnr di Padova.
L’alta prevalenza nella popolazione anziana di sintomi depressivi impone
un’attenzione particolare a questa associazione e adeguati interventi per un
problema di salute pubblica
lunedì 7 gennaio 2013
Coronarografia: è giunta l'ora della sua pensione?
Fino adesso nel protocollo diagnostico del
paziente infartuato, la coronarografia è sempre stata ritenuta indispensabile
al fine di verificare lo stato delle arterie coinvolte dalla patologia cardiaca
ed eventualmente intervenire su quelle. La stessa metodica è ancora utilizzata
laddove si sospetti o si abbia certezza di un restringimento arterioso o di
un’occlusione che limiti o impedisca del tutto il passaggio del sangue in
quelle arterie, come le carotidi, occluse da placche di colesterolo
solidificate e si voglia intervenire su quelle.
Etichette:
esami diagnostici,
Primo Piano,
Ricerca medico scientifica
sabato 3 novembre 2012
Malattie cardiovascolari: la donna rischia di più dell'uomo!
-->
-->
Ormai
le donne non dovrebbero stupirsi più apprendendo che il loro rischio di
incappare in una malattia cardiovascolare anche grave ha superato di gran lunga
l’analogo rischio per l’uomo. Il problema,
se così vogliamo definirlo, oppure, la buona sorte delle donne, semmai, è data dal cosiddetto
“ombrello protettivo”, efficace durante l’età fertile, ovvero, dalla difesa
rappresentata dagli ormoni femminili che però dopo la menopausa, diminuendo la loro
quota, lascia del tutto scoperta la donna dalla protezione nei confronti delle
malattie cardiache e neurologiche in generale.
Etichette:
cardiologia,
Malattie,
Primo Piano,
Ricerca medico scientifica,
Salute Donna
venerdì 19 ottobre 2012
Obesità: esercizio fisico anche in caso di grave condizione
C’è
un’epidemia subdola e silenziosa che per diffusione non ha eguali rispetto alle
più note pandemie, persino l’influenza stagionale nel confronto è poca cosa,
anche perché, l’obesità ed il sovrappeso, di questo si parla, sono non solo in
costante aumento nei Paesi sviluppati, ma presenti nel mondo da un numero di
anni impressionanti, visto che la diffusione di queste condizioni patologiche è
inarrestabile da almeno un trentennio.
Etichette:
Malattie,
Primo Piano,
Ricerca medico scientifica
mercoledì 10 ottobre 2012
Stress: uccide più le donne al lavoro rispetto ai colleghi maschi
Il
lavoro come fonte di stress, il lavoro all’origine anche di malattie, alcune
anche gravi, quando a causa dell’attività lavorativa ci si senta e per lungo
tempo sotto pressione e per questo, si possono rischiare gravi malattie anche
cardiovascolari. Ad
essere esposti i due sessi, ma parrebbe non allo stesso modo, sembrerebbe
infatti che è la donna lavoratrice a pagare per prima la fatica psico-fisica
del lavoro rispetto all’uomo. Sarà perché la donna è solitamente più
perfezionista, più attenta dell’uomo? Non si sa. Si sa invece cosa si è
scoperto grazie ad uno studio scientifico. La
ricerca ha coinvolto una popolazione cospicua di donne lavoratrici. 12.116
infermiere di età compresa fra i 45 e i 64 anni, monitorate per un tempo di 15
anni. Alle donne in questione erano stati predisposti appositi questionari che
indagavano sul loro stato di salute, sullo stile di vita che conducevano, sulla
loro condizione coniugale, sulla presenza o meno di figli in casa, sul tipo di
attività fisica eventualmente praticata, sull’alimentazione che in genere
seguivano e sulla positività o meno nei confronti delle malattie
cardiovascolari.
martedì 2 ottobre 2012
Artrite reumatoide: sei pazienti su dieci corrono il rischio di ammalarsi di infarto cardiaco
Fino a
qualche decennio fa, se si fosse chiesto ad un reumatologo l’eventuale pericolo
cui un paziente affetto da artrite reumatoide incorreva nei riguardi di altre
patologie, il medico avrebbe risposto che, fermi i veri e propri disastri che è
in grado di produrre la grave patologia, la stessa non avrebbe tolto un solo
giorno, all’aspettativa di vita del malato stesso. Ma oggi, di fronte ai progressi della medicina, si sa bene che le
cose stanno in modo del tutto diverso. Lasciando
perdere i danni che la malattia produce alle articolazioni, col rischio anche
di fratture che, generalmente sono esse stesse eventi gravi che a volte possono
risultare fatali, tralasciando l’effetto avverso di quei farmaci un tempo ancor più utilizzati per cercare di contrastare l’artrite reumatoide, in grado, eccome,
di danneggiare organi e apparati vitali dell’individuo, oggi c’è un’altra
consapevolezza scientifica.
Etichette:
Malattie,
malattie autoimmuni,
Ricerca medico scientifica
venerdì 28 settembre 2012
Infarto cardiaco: un semplice test per escludere una tale malattia
Un paziente si presenta al Pronto
Soccorso in preda ad un forte dolore toracico, il sospetto è quello di un
infarto acuto, ma serpeggia anche l’idea che possa trattarsi di altro, ad
esempio, di un’angina pectoris e, dunque, si perde tempo per la diagnosi. Ma
oggi è tutto reso più un facile da un semplice test. Tale test enzimatico è fornito dal
Nice, National institute for health and clinical excellence britannico e
consiste nel dosare i livelli di copeptina, un marker della vasopressina, che
in caso di infarto si libera in grande quantità. La negatività a tale indagine
potrebbe far escludere l’eventualità di un infarto.
Etichette:
Notizie,
Ricerca medico scientifica
mercoledì 26 settembre 2012
Bambini: metà di loro è a rischio infarto!
Chi lo avrebbe mai detto, eppure oggi a
rischio di sviluppare importanti malattie cardiovascolari sono proprio i
bambini che già in età scolare presentano un assetto lipidico compromesso con
elevata ipercolesterolemia nel sangue, insomma, sono potrebbero essere i potenziali infartuati di domani. Lo avrebbero stabilito studiosi, fra i quali il
pediatra Antonio de Novellis, presidente dell'UNP (Unione Nazionale Pediatri),
che ha svelato dati allarmanti, analizzando un campione di 320 bambini della
Scuola Elementare Giulia Gonzaga di Fondi. Sciorinando i dati si osserva come
su 320 bambini osservati, quasi 135 sono già affetti da ipercolesterolemia, ne
deriva, che quasi la metà di questi piccoli scolari, se pensiamo che hanno
un’età compresa fra i 6 e i 10 anni, rischia di andare incontro ad un infarto (45% del campione esaminato) nel tempo.
giovedì 6 settembre 2012
Depressione: possibile maggiore incidenza di ictus per le donne in menopausa curati con antidepressivi
Maggiore frequenza di ictus, anche mortali, in genere sarebbero maggiormente
verificabili nelle donne nel
postmenopausa che utilizzino farmaci
antidepressivi; è questa la conclusione cui sarebbero giunti ricercatori
americani dopo aver effettuato uno studio lungo e articolato su una popolazione
di donne pari a 136.293 pazienti in post menopausa che assumevano regolarmente
antidepressivi per curare forme di depressione di grado diverso.
Etichette:
Malattie,
Primo Piano,
Ricerca medico scientifica,
Salute Donna
Iscriviti a:
Post (Atom)