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giovedì 10 maggio 2012
Allattamento al seno: la donna che allatta per più di due anni, rischia meno l'infarto
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venerdì 25 maggio 2012
Infarti: drastica diminuzione con le statine
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venerdì 18 maggio 2012
Farmaci: rischio infarto e ictus con antinfiammatori
Sapevamo
che i Fans, ovvero, i farmaci antinfiammatori non steroidei, hanno fra i
diversi effetti collaterali anche quelli rappresentati dall’aumento del rischio
cardiovascolare, anche se bisogna dire che la possibilità di incorrere in eventuali
reazioni avverse a carico dell’apparato cardiovascolare dipende dalla quantità di sostanza assunta, dall’uso massiccio di tali farmaci, dalle condizioni
generali del paziente e dalla sua predisposzione ad incorrere in eventi avversi
di tale tipo. Resta da capire a questo punto, dei tanti farmaci esaminati, quali
sarebbero maggiormente tollerati dall’organismo e quali meno in ordine ai
rischi sopraccitati.
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giovedì 14 marzo 2013
Infarto: due studi del CNR contro la cardiopatia ischemica e due malattie rare cardiache
L’infarto cardiaco, più precisamente
la cardiopatia ischemica, è la prima causa di morte nei Paesi più evoluti e per
quanti sforzi si facciano per trattare farmacologicamente il paziente andato
incontro ad un evento così tanto grave, per quanto impegno la medicina dedichi
alla cura dello scompenso cardiaco, non si è ancora giunti alla scoperta di
quel o quei farmaci che possano agire in modo del tutto soddisfacente nel
riportare il paziente alla normalità.
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mercoledì 26 settembre 2012
Bambini: metà di loro è a rischio infarto!
Chi lo avrebbe mai detto, eppure oggi a
rischio di sviluppare importanti malattie cardiovascolari sono proprio i
bambini che già in età scolare presentano un assetto lipidico compromesso con
elevata ipercolesterolemia nel sangue, insomma, sono potrebbero essere i potenziali infartuati di domani. Lo avrebbero stabilito studiosi, fra i quali il
pediatra Antonio de Novellis, presidente dell'UNP (Unione Nazionale Pediatri),
che ha svelato dati allarmanti, analizzando un campione di 320 bambini della
Scuola Elementare Giulia Gonzaga di Fondi. Sciorinando i dati si osserva come
su 320 bambini osservati, quasi 135 sono già affetti da ipercolesterolemia, ne
deriva, che quasi la metà di questi piccoli scolari, se pensiamo che hanno
un’età compresa fra i 6 e i 10 anni, rischia di andare incontro ad un infarto (45% del campione esaminato) nel tempo.
giovedì 11 luglio 2013
Infarto: sorridi e non l'avrai!
Una volta sembrava solo un modo dire, oggi si sa che vivere positivo, prendere
la vita con filosofia fa davvero bene alla salute,
al punto che quanto già si
sosteneva empiricamente adesso assume anche un significato scientifico, ciò da
quando una ricerca scientifica americana che è stata pubblicata sull’American
Journal of Cardiology avrebbe sostenuto senza prova di smentita che essere
solari, positivi, ottimisti allontana infarti ed altri guai vascolari.
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martedì 10 aprile 2012
Ipercolesterolemia: ecco il nuovo farmaco anticolesterolo
Certo qualcuno dirà, ma la cura contro l’ipercolesterolemia,
ovvero, l’eccesso di colesterolo nel sangue, causa di gravi
malattie nel tempo, dall’infarto all’ictus, non esiste già da
quando abbiamo scoperto le statine? Certo che si, ma in campo
medico si fanno tutti i giorni sempre più passi avanti, al punto che, per
quanto attiene l’ipercolesterolemia, abbiamo una nuova molecola che pare
promettere risultati ancora migliori.
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mercoledì 11 luglio 2012
Chatix: quando smettere di fumare potrebbe fare più male che continuare
Davvero
inquietante… da una parte la
Pfizer, nota Casa farmaceutica, propaganda con tanta
disinvoltura il proprio prodotto creato apposta per aiutare a smettere di
fumare sostenendo che Chatix, questo il nome della specialità, a base di
Varenicline Tartrate è stato
progettato per aiutare le persone a smettere di fumare in breve tempo e senza
effetti collaterali pesanti, con un trattamento completo
dura 12 settimane, dall’altro lato giungono notizie davvero allarmanti sui
rischi reali che tale farmaco causerebbe a cominciare dalla possibilità, per
chi lo assume, di andare incontro anche all’infarto cardiaco ed ad altre
gravi patologie di natura cardiovascolare.
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martedì 15 gennaio 2019
Supplementi di Omega 3 e vitamina D: non aiutano a scongiurare il cancro e l'infarto
Ma
come, ci hanno bombardato ad ogni piè sospinto sulla necessità,
quasi imprescindibile di fare bisboccia di integratori di acidi
grassi omega-3, aggiunti alla vitamina D. Ci hanno frastornato la
mente ricordandoci il ruolo strategico di queste sostanze, da
reperire non solo in natura, ad esempio nel pesce, ma ancor meglio
sotto forma di preparati, abilmente commercializzati da apposite
industrie al fine di contrastare in maniera efficacissima il cancro e
le malattie cardiovascolari e ora che succede? Non è
scientificamente vero tutto ciò? Assumere regolarmente tali sostanze
non serve proprio a niente?
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sabato 8 agosto 2015
Vitamina D: quando non serve somministrarla è inutile e pericoloso!
C’è sempre
stato un acceso dibattito fra coloro che sostenevano l’utilità delle vitamine
sempre e coloro che invece hanno sempre annesso ad esse un loro ruolo senza mai
pensare di doverle integrare anche in coloro che non presentavano carenze, con
la consapevolezza che tanto anche in eccesso, male non fanno. Non è per niente
così. Se è vero che le vitamine sono sostanze indispensabili alla nostra vita,
vero è anche che una dieta equilibrata di norma apporta con gli alimenti la
giusta dose di queste sostanze. L’integrazione scriteriata mediante farmaci o
integratori è molto spesso inutile, a volte persino pericolosa.
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giovedì 21 aprile 2016
Tè: bevuto con moderazione evita infarti e altre malattie al cuore
Un
consumo moderato di tè potrebbe avere effetti positivi per il cuore.
E' quanto emerge da uno studio estero Multi-Ethnic Study of
Atherosclerosis ( MESA ), che evidenzierebbe bene come questa bevanda
possa garantire una ridotta calcificazione delle pareti vascolari e,
dunque, una minore esposizione ai gravi rischi cardiovascolari che ne
conseguirebbero.
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venerdì 30 marzo 2012
Depressi: mal di cuore in agguato
Mens
sana in corpore sano, dicevano i latini e se immaginiamo gli effetti disastrosi
che la depressione, considerata a tutti gli effetti una malattia mentale, può
determinare sull’intero organismo, forse ci stupiamo meno di come tale
patologia sia in grado di infliggere danni, anche seri e alcune volte persino
irreparabili sull’intero corpo a cominciare dall’apparato cardiovascolare.
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lunedì 7 gennaio 2013
Coronarografia: è giunta l'ora della sua pensione?
Fino adesso nel protocollo diagnostico del
paziente infartuato, la coronarografia è sempre stata ritenuta indispensabile
al fine di verificare lo stato delle arterie coinvolte dalla patologia cardiaca
ed eventualmente intervenire su quelle. La stessa metodica è ancora utilizzata
laddove si sospetti o si abbia certezza di un restringimento arterioso o di
un’occlusione che limiti o impedisca del tutto il passaggio del sangue in
quelle arterie, come le carotidi, occluse da placche di colesterolo
solidificate e si voglia intervenire su quelle.
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martedì 26 marzo 2013
Ipertensione arteriosa: la forma resistente alle cure è una malattia a tutti gli effetti
In un’epoca in cui la
medicina sembra averci affrancato da moltissime malattie che un tempo potevano
rivelarsi sicuramente mortali, uno spettro pare ugualmente aggirarsi nei timori
degli italiani e nella stragrande maggioranza di tutti quelli che vivono nel
mondo in generale, la pressione arteriosa alta. Una condizione clinica questa
che già di per sé apre la strada a patologie gravissime ma che per fortuna di
norma è tenuta entro livelli di guardia tali, da risultare innocua, ma non
sempre. A giudicare da un recente studio scientifico che si è svolto a livello
mondiale, sette ipertesi su dieci affetti
da forme più resistenti alle cure temono
che la loro pressione elevata possa essere la causa di molte malattie fino alla
morte e in 8 casi su dieci questi stessi pazienti ammettono di dover far
ricorso a sempre nuovi farmaci per tentare di abbassare la loro pressione
arteriosa, spesso inutilmente. A questo punto ci si chiede, è fondata la loro
paura, oppure negli stessi pazienti si instaura una forma di timore continuo
rispetto alla malattia al punto di aggravarla?
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venerdì 16 marzo 2012
Caffè: rischio ictus ischemico dopo un'ora dall'assunzione
Brutte notizie per gli amanti del
caffè, dopo una serie infinita di studi che dimostravano come la bevanda nera
più amata degli italiani fosse salutare, adesso arriva la doccia fredda, anzi
freddissima…. parrebbe infatti che entro un’ora dall’assunzione di un caffè si eleva in maniera
significativa il rischio di andare incontro ad un infarto miocardico acuto,
fino alla morte cardiaca improvvisa, almeno secondo recenti studi sull’argomento,
così come, pur non essendo fino ad oggi stato definito il rischio, pare che il
caffè potrebbe aumentare la possibilità di andare incontro ad un ictus
ischemico nello stesso spazio temporale da quando abbiamo assunto la bevanda.
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venerdì 19 ottobre 2012
Obesità: esercizio fisico anche in caso di grave condizione
C’è
un’epidemia subdola e silenziosa che per diffusione non ha eguali rispetto alle
più note pandemie, persino l’influenza stagionale nel confronto è poca cosa,
anche perché, l’obesità ed il sovrappeso, di questo si parla, sono non solo in
costante aumento nei Paesi sviluppati, ma presenti nel mondo da un numero di
anni impressionanti, visto che la diffusione di queste condizioni patologiche è
inarrestabile da almeno un trentennio.
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mercoledì 24 maggio 2023
Depressione nell'anziano? Anche la Dieta Mediterranea potrebbe contrastarla
Sappiamo
tutto sulla Dieta Mediterranea? Forse. Ma probabilmente ancora non
sapevamo che, secondo uno studio scientifico recente, comunque
l’ultimo di tanti svolti su questo tipo di alimentazione, viene annesso a tale dieta un grande beneficio nel benessere e nella salute dell’anziano
.
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lunedì 11 settembre 2023
Vertigini: l'agopuntura funziona bene
Vertigini e capogiri, due condizioni patologiche che possono essere la spia di possibili patologie a carico di diversi organi e apparati o la spia che qualcosa si sta verificando nel nostro organismo e questo qualcosa potrebbe anche essere degno di maggiori approfondimenti.
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martedì 29 maggio 2012
Psoriasi: riconoscerla per curarla al meglio
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mercoledì 20 giugno 2012
Allattamento al seno: la donna che allatta allontana ictus e infarti
Che allattare al
seno faccia bene al bambino non esistono più dubbi, le sostanze che la mamma
trasferisce al proprio figlio grazie all’allattamento naturale sono infatti
sufficienti per proteggere la vita stessa del piccolo.
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