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sabato 26 agosto 2023

Ortopedia: casi di depressione e ansia con i farmaci utilizzati contro l'osteoporosi


 

In Italia l’osteoporosiche ricordiamo essere una patologia che determina una perdita di sostanza ossea e quindi un deterioramento dell’osso stesso con conseguente fragilità che lo rende più vulnerabile ai traumi e quindi soggetto a fratturarsi anche in presenza di un microtrauma, colpisce qualcosa come 5 milioni di persone e di queste 4 milioni di donne nel post menopausa. Le ossa più esposte a fratturarsi, a causa dell’osteoporosi, sono, le vertebre, il femore, l’ omero, le ossa del polso e della caviglia. Possiamo dire che esiste una cura definitiva per l’osteoporosi? 

mercoledì 22 marzo 2023

Mal di schiena: trovato il modo per far tornare la tua schiena "nuova" come un tempo!

 

Mal di schiena, un sintomo e spesso espressione di una patologia di cui sentiamo parlare in maggior misura e se ciò accade è a causa della pluralità di persone che prima o poi lamentano questo problema, visto che in Italia oltre 50 milioni di persone, nel corso della loro vita, si sono confrontati con questa patologia, almeno una volta. Se poi osserviamo i soggetti che hanno superato i 40/50 anni, ci accorgiamo che diventa una costante misurarsi col mal di schiena o lombalgia se vogliamo nominarla meglio.

martedì 14 marzo 2023

Vino veritas: in verità un concentrato di salute e benessere

 

Il vino, balzato in cima alle prime pagine di tanti giornali perché additato dai soliti noti in Europa come una sorta di flagello di Dio, capace di regalare solo veleni per ogni calice bevuto e quindi da bandire e se proprio non si riesce a farne a meno, che almeno si sappia quante malefatte è capace il fu nettare degli Dei, basterà leggere le controindicazioni che l’Europa vorrebbe imporre in ogni bottiglia al pari di come già si fa con le sigarette. Ma stanno veramente così le cose o tante falsità servono solo a screditare l’ennesima eccellenza italiana, almeno per quanto ci riguarda?

lunedì 6 marzo 2023

Farmaci: gli effetti collaterali che curano! Mal che vada cambiate cravatta!

 




Vista l’abitudine degli italiani di sfogliare il foglietto illustrativo interno dei farmaci, quello che solitamente si definisce “bugiardino”, salvo poi non capirci niente, ma non certo per la scarsa intelligenza dei nostri connazionali, quanto invece per il modo astruso con il quale è scritto tale foglietto, una cosa coglie sempre più delle altre. Non tanto il meccanismo d’azione del farmaco e la sua reale utilità, quanto invece la sequela di effetti collaterali che accompagnano l’assunzione, di norma dieci, venti volte di più delle indicazioni per le quali prendiamo il farmaco stesso.

martedì 31 gennaio 2023

Osteoporosi: ti curi e ti viene l'ansia

 

Visita-paziente-con-osteoporosi



 


L’osteoporosi è una malattia che colpisce solo negli Stati Uniti più di 10 milioni di persone con età superiore a 50 anni, in Italia il dato è ancora più elevato, in proporzione, visto che, secondo i dati ISTAT relativi all’anno 2020, l’8,1% della popolazione italiana (il 13,5% delle femmine e il 2,3% dei maschi) ha dichiarato di essere affetto da osteoporosi, con prevalenza che aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età, in particolare nelle donne dopo i 55 anni, fino a raggiungere il 32,2% oltre i 74 anni (il 47% delle femmine e il 10,3% dei maschi). Quindi sulla popolazione affetta da questo problema si vede bene che l’80% dei casi di osteoporosi nel nostro Paese è riferito, nell’80% dei casi, a donne nel post menopausa. 

lunedì 23 gennaio 2023

Quanti anni hai? Se ne dimostri meno ti ammalerai in minor misura

 

Quante volte ci saremo sentiti chiedere la nostra età e con tutta sorpresa abbiamo assistito ad esclamazioni del tipo, davvero hai questi anni? Non si direbbe, te ne avrei dati dieci di meno. Ora a parte quelli che rivolgono tali esclamazioni a tutte le persone che incontrano per la strada, pur di ingraziarsele, in questo caso questi soggetti ipocriti non fanno testo, se veramente mostriamo uno o più decenni in meno, ma basta un semplice quinquennio, senza ritocchi qua e là al nostro aspetto,c’è da stare allegri, perché andremo incontro con molta minor frequenza a certe malattie e, in particolar modo, all’invecchiamento precoce.


sabato 29 dicembre 2018

Farmaci anti età: esistono eccome, ecco quelli più validi












Se si potesse non invecchiare tutti faremmo di tutto per evitarlo, ma purtroppo non è possibile arrestare il tempo, semmai è possibile giungere alla vecchiaia nel miglior modo possibile e questo lo sanno bene non tanto i consumatori quanto le case farmaceutiche specializzate nella produzione di farmaci e prodotti anti invecchiamento. Lo sanno tanto bene le industrie del settore che si dividono una fetta dei loro fatturati all’interno di una torta che comprende anche medicine in uso in geriatria e che vale solo in Inghilterra ben 45 miliardi di euro all’anno ed in Italia una percentuale della spesa sanitaria pari all’80% di tutte le risorse presenti. Quindi, la terza età è guardata con molto interesse, si tratta adesso di capire se i famosi composti geroprotettori, ovvero, capaci di farci invecchiare bene e se ne contano circa 200, sono veramente efficaci e se si, quali di questi svolgono al meglio laloro funzione.

sabato 8 agosto 2015

Vitamina D: quando non serve somministrarla è inutile e pericoloso!

C’è sempre stato un acceso dibattito fra coloro che sostenevano l’utilità delle vitamine sempre e coloro che invece hanno sempre annesso ad esse un loro ruolo senza mai pensare di doverle integrare anche in coloro che non presentavano carenze, con la consapevolezza che tanto anche in eccesso, male non fanno. Non è per niente così. Se è vero che le vitamine sono sostanze indispensabili alla nostra vita, vero è anche che una dieta equilibrata di norma apporta con gli alimenti la giusta dose di queste sostanze. L’integrazione scriteriata mediante farmaci o integratori è molto spesso inutile, a volte persino pericolosa.

mercoledì 29 gennaio 2014

Uliveto e Rocchetta: ma quali acque della Salute, medici in rivolta!



Uliveto e Rocchetta “acque della salute” con il logo dei medici di medicina generale e una serie di proprietà che vanno dall’aiuto alla digestione alla lotta contro l’osteoporosi, dalla pulizia dei reni alla prevenzione della calcolosi: troppe promesse, peraltro avvalorate di fatto dalla partnership con la Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) secondo l’Antitrust, che ha deciso sanzioni complessive per 130 mila euro.


lunedì 13 gennaio 2014

Latte: certo che fa bene alla salute

Latte e prodotti lattiero-caseari fanno bene alla salute. In Italia però se ne consumano ancora poco: fra latte e yogurt si arriva a stento ad una porzione al giorno (125g), contro le 2-3 raccomandate. Ma si tratta di medie nazionali, tenute alte dai bambini che, ovviamente, ne bevono di più. Invece, un uomo adulto ne prende solo 100 grammi circa al giorno mentre secondo le linee guida per una sana alimentazione nella popolazione adulta sono consigliati 250-375 grammi di latte o yogurt. Ma sul latte è in atto un “allarme disinformazione”, ha evidenziato il convegno “Il latte oggi dalla ricerca al consumatore” in corso a Roma.

martedì 6 agosto 2013

Uliveto e Rocchetta: non è vero che sono acque della salute!





Ingannevoli le pubblicità delle acque minerali Uliveto e Rocchetta che usano da anni la frase “acque della salute”: è scorretto utilizzare una frase del genere come scorretto è il richiamo alla prevenzione di alcune malattie, come l’osteoporosi. Lo ha deciso il  Comitato di controllo del Giurì dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria su segnalazione de Il Fatto Alimentare. La società Cogedi ha interrotto le campagne in corso.



giovedì 25 luglio 2013

Infarto: nelle donne è alta l'incidenza in presenza di calcoli renali






Stiano attente le donne che soffrono di calcolosi renale. Secondo recenti studi infatti sarebbe emerso che solo nel sesso debole l’incidenza di calcolosi renale è correlata con un aumento di malattie cardiovascolari anche gravi, ad esempio l’infarto del miocardio che quando preso in tempo richiede interventi di by pass aorto-coronarico.

lunedì 25 marzo 2013

Parodontite: molto di più di una semplice infezione ai denti

Una infezione dentaria tutt’altro che trascurabile non solo per l’effetto che determina sui denti e sulla loro caduta ma anche per i danni che è capace di arrecare ad organi e apparati diversi dell’organismo. Ci riferiamo alla parodontite. Quando si parla di parodontite ci si riferisce ad un’infezione causata da batteri appartenenti a ceppi diversi che hanno colonizzato il cavo orale danneggiando nello specifico il tessuto di supporto del dente che finisce col cadere. E’ una malattia abbastanza diffusa nel nostro Paese, se si pensa che almeno 65 adulti su 100 ne soffrono, mentre nei giovani la percentuale scende al 10%. Spesso, nonostante l’uso degli antibiotici, non si riesce a far fronte ai danni che i microrganismi determinano sul dente che finisce, nonostante le cure, per staccarsi dal suo naturale ancoraggio. Prima di giungere al “dondolamento” del dente, chi vi soffre avverte una sensazione sgradevole di freddo alle gengive, soprattutto quando inizia a mangiare, seguita da sanguinamento, retrazione del tessuto gengivale con esposizione della parte di norma nascosta del dente, alito cattivo, fino alla vera e propria mobilità del dente che tende a cedere.

mercoledì 20 febbraio 2013

Pecorino anticolesterolo: sulle nostre tavole


Pensiamo al ruolo importante detenuto dai formaggi quale fonte di calcio, pensiamo dunque alla caratteristica di questo alimento nel contrasto, soprattutto nelle donne in menopausa, dell’osteoporosi. Di contro, consideriamo anche il grosso limite di certi formaggi rappresentato dal contenuto elevato di colesterolo. Di fronte a questo duplice aspetto del formaggio, utilissimo da una parte, controindicato dall’altra, soprattutto se consumato in quantità elevata, s’è mossa ancora una volta la scienza medica.

venerdì 15 febbraio 2013

Osteoporosi: alcuni farmaci per curarla possono esporre all'ulcera


Sono stati salutati come l'ultima frontiera di farmaci capaci di curare l'osteoporosi della donna in menopausa, stiamo parlando dei bifosfonati, al punto che tali sostanze farmacologiche sembrano oggi molecole imprescindibili per la paziente affetta da osteoporosi. Eppure, nonostante il successo di tali farmaci, non è possibile escludere che, in certi casi, tali molecole non nascondano insidie a livello dell'apparato digerente di chi li assume. Gli eventuali danni che i bifosfonati sarebbero in grado di arrecare nel paziente, sono di natura erosiva della parete gastrointestinale, alla stregua di quanto di fatto a volte  arrecato dagli stessi Fans, in assenza di gastroprotezione.

mercoledì 13 febbraio 2013

Osteoporosi: perchè alcuni pazienti non traggono benefici dalle cure

La notizia è sicuramente utile per spiegare la mancata azione da parte di certi farmaci utilizzati da molti pazienti in menopausa, in particolar modo nella cura dell’osteoporosi e che nonostante la precisione dimostrata da questi malati nel seguire adeguatamente tutte le cure prescritte, questi non riescono ad ottenere nessuno dei risultati auspicati. A questo punto ci si è chiesti quale fossero i motivi dello scarso successo terapeutico di tali  farmaci utilizzati. La risposta è giunta da uno studio scientifico condotto da ricercatori del Laboratorio genoma umano dell’Istituto di tecnologie biomediche del Consiglio nazionale delle ricerche di Milano (Itb-Cnr), presso l’Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Mi) e pubblicato su Nature Medicine.

lunedì 11 febbraio 2013

Osteoporosi: addio con questo farmaco

Potranno presto dire addio all'osteoporosi le donne in menopausa, condizione questa che espone il sesso femminile alla perdita graduale ma irreversibile di calcio esponendola a tutta una serie di problematiche, fratture in primis, che in molti casi possono persino mettere a rischio la vita della stessa paziente. A dire basta all'osteoporosi provvederebbe un nuovo farmaco biologico, stiamo parlando del Denosumab. E, a proposito di farmaci biologici, occorre una precisazione, i “biologici” non sono prodotti naturali, semmai molecole trattate in laboratorio con sofisticate tecniche dove si interviene su una proteina che si ricombina intervenendo sul suo DNA, in modo da agire  su un anticorpo riprogrammandolo così da  indirizzarlo verso un bersaglio già individuato al fine di  poterlo colpire in modo “intelligente” risparmiando le altre cellule sane.

martedì 5 febbraio 2013

Fratture: con un nuovo sistema guariscono subito!

Chi dovesse incorrere in una frattura di un osso incorrerà in minori difficoltà in fatto di recupero funzionale ad esempio di un arto danneggiato. Si potrà infatti ricorrere ad una sorta di osso artificiale che vada a sopperire alla perdita di tessuto determinatasi da una frattura, oppure ad un processo patologico come di fatto è l’osteoporosi.

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venerdì 28 dicembre 2012

Colesterolo: nuove acquisizioni sul formaggio contro l'ipercolesterolemia



Pensiamo al ruolo importante detenuto dai formaggi quale fonte di calcio, pensiamo dunque alla caratteristica di questo alimento nel contrasto, soprattutto nelle donne in menopausa,dell’osteoporosi. Di contro, consideriamo anche il grosso limite di certi formaggi rappresentato dal contenuto elevato di colesterolo. Di fronte a questo duplice aspetto del formaggio, utilissimo da una parte, controindicato dall’altra, soprattutto se consumato in quantità elevata, s’è mossa ancora una volta la scienza medica.
La ricerca che è stata condotta e che consentirà di portare sulle nostre tavole un formaggio più salubre, è tutta made in Italy, grazie al lavoro condotto nel 2009 da un gruppo di ricercatori della Facoltà di Agraria dell’Università di Pisa, i quali sono riusciti a creare un formaggio pecorino anticolesterolo, ad alto contenuto di acido linoleico coniugato (CLA). Tale composto svolge un ruolo importante nel prevenire le più gravi patologie cardiovascolari.


domenica 25 novembre 2012

Celiachia: una correlazione significativa con l'osteoporosi



L’osteoporosi è una malattia sistemica delle ossa che riguarda più le donne che gli uomini, le prime ne soffrono in particolar modo una volta entrate nel periodo della menopausa Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 1990 si sono verificate circa 1.700.000 fratture di femore nel mondo; ne sono previste 6.300.000 per il 2050, in prevalenza associate a osteoporosi. Oggi sulla base delle ultime conoscenze scientifiche si è potuto dimostrare che almeno 40 donne su cento, dopo la menopausa ne sono affette, mentre la popolazione maschile viene colpita da tale patologia in ragione del 15%, dunque non sarà più l’osteoporosi  una patologia tutta al femminile ma l’attenzione si è anche spostata nei confronti degli uomini ai fini di un approccio diagnostico e terapeutico. Maschile o femminile che sia, resta un importante aspetto da considerare, ovvero, l’eventuale  punto di contatto esistente fra osteoporosi e celiachia