L’osteoporosi non è una
malattia, semmai una condizione clinica patologica, ovvero, espressione di una
situazione venutasi a creare in un soggetto solitamente a seguito di intervenute
situazioni contingenti, come, ad esempio avviene di fronte a certe malattieautoimmuni, anche per il ruolo esercitato da farmaci per controllare il
disturbo, come accade col cortisone, così come tipica è quella condizione della
donna una volta entrata in menopausa dove, a cause dello squilibrio ormonale
vissuto da quel momento della vita in poi, l’osteoporosi diventa un fatto quasi
ineluttabile.
Notizie aggiornate in tempo reale sul mondo della medicina, del benessere, delle scoperte medico scientifiche, delle novità farmacologiche e in campo terapeutico, ricordando che i contenuti di questo sito hanno esclusivamente scopo informativo. Le informazioni ivi contenute non intendono in alcun modo formulare diagnosi o sostituire il lavoro del medico, cui sempre rivolgersi in caso di necessità
martedì 27 marzo 2012
lunedì 26 marzo 2012
Reflusso gastroesofageo: a volte deve intervenire il chirurgo
Qualcuno si chiederà come
mai una patologia sicuramente di pertinenza medica possa riguardare anche
l’ambito relativo alla chirurgia, come può accadere di fronte al reflusso
gastroesofageo, un’affezione dell’apparato digerente caratterizzata da una
ipersecrezione acida con risalita dei succhi gastrici dallo stomaco fino
all’esofago a causa di un difetto di chiusura della valvola che mette in
comunicazione sia lo stomaco che l’esofago, ovvero, il cardias.
Lupus eritematoso: in troppi abbandonano le cure
C’è un fatto importante che
occorre osservare quando si parla di una delle più temibili e note
malattie autoimmuni quale di fatto è il Lupus Ertitematoso. Ovvero, la constatazione
che la cura nei confronti di questa patologia, sia pure non risolutiva ma in
parte grazie all’apporto positivo dei farmaci biologici, foriera di buoni
risultati clinici, viene dopo un certo lasso di tempo, abbandonata da un grande
numero di pazienti.
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venerdì 23 marzo 2012
Allattamento: quali farmaci escludere e quali no
Le mamme che allattano sanno
bene di che si parla, basti pensare al fatto che di fronte ad una qualsivoglia
malattia che le riguardi, nella necessità di dover assumere farmaci per
curarla, il primo atteggiamento compiuto dalla mamma è quello di sospendere del
tutto l’allattamento ricorrendo al latte artificiale per il proprio piccolo. Ma
è sensato tutto ciò? Prima di ogni altra considerazione però, è d'obbligo un'avvertenza. Nessun farmaco va assunto senza aver prima interpellato il proprio medico, così come, durante l'allattamento solo il medico di famiglia e/o il pediatra sapranno fornire alla mamma le risposte giuste e, dunque, invitiamo tutte le donne che allattano e che sono costrette ad assumere farmaci, a rivolgersi al proprio medico. Premesso ciò, vediamo cosa dice la scienza a proposito dei farmaci che si possono assumere e quelli da escludersi nel corso della lattazione.
Cibi affumicati: c'è un certo allarme
A chi non piacciono i cibi affumicati, però, di fronte ad un
cibo che abbia ricevuto un trattamento di affumicatura, la domanda che ci si
dovrà porre è la seguente? Siamo certi che tali cibi, in questo modo trattati,
non nuocciano alla nostra salute? A giudicare dalle risposte afferenti ad un’indagine condotta
dall’EFSA, l’Authority per la Sicurezza
Alimentare Comunitaria, i cibi affumicati non fanno bene,
anzi, fanno male, lo dimostra l’allarme lanciato all’autorevole Ente
Governativo dopo aver esaminato undici aromatizzanti utilizzati per affumicare
i cibi e riscontrando che all’interno della lista degli aromatizzanti
esaminati, soltanto due presentavano un certo grado di sicurezza.
giovedì 22 marzo 2012
Allattamento: un semplice farmaco antinausea per allattare di più
Il nome di questa classe di farmaci non è
destinato a restare facilmente a mente, visto che parliamo di farmaci
galattogoghi, ma forse se parliamo di alcune sostanze in grado di favorire la
secrezione materna di latte, non saranno poche le neo mamme interessate
all’argomento, visto che in epoca moderna si riscontra nelle donne che abbiano
da poco partorito, una diminuzione della quantità di latte prodotta per il
proprio piccolo.
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Acufeni: cosa sono come si curano
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mercoledì 21 marzo 2012
Tumore al seno: indispensabile la cura anche in gravidanza
Il tumore al
seno, si sa, non risparmia neanche la donna in gravidanza, ma di fronte all’evidenza
che oggi l’approccio diagnostico e terapeutico della grave neoplasia è molto
cambiato ed in meglio, ne deriva che una donna in attesa di un figlio, se
scopre di essere malata di tumore al seno non può assolutamente procrastinare i
trattamenti contro la neoplasia attendendo la nascita del bambino, così come
non dovrà prevedere un parto prematuro al fine di potersi curare e men che
meno, ricorrere ad un aborto terapeutico pur di iniziare le cure. Eppure, fino
a non molto tempo fa, questo veniva suggerito alla donna incinta che si
accorgeva di essere ammalata di un cancro al seno, ma tutto è cambiato, per
fortuna, vediamo come.
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martedì 20 marzo 2012
Dieta del sondino: bufala o verità?
Una dieta all’apparenza dalla riuscita quasi certa, se non fosse che
il malcapitato di turno deve portarsi appresso uno zainetto dal quale fuoriescono
un sondino che finisce nelle narici,
attraversa l’esofago e giunge fino allo stomaco. Insomma, parliamo della dieta
del sondino che non sta risparmiando polemiche negli ambienti scientifici.
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Mal di testa: si guarisce prima se la pillola è rossa
Se
non fosse che lo studio è stato condotto da uno dei Centri anticefalee fra i
più importanti al mondo, ci riferiamo New England Center for Headache di Stanford con a capo
Randall Week, la notizia poteva sembrare uno scherzo nell’imminenza del primo
aprile e invece ad avvalorare la serietà dello studio ha partecipato anche l’Istituto
Besta di Milano mediante il proprio Centro cefalee. La notizia è che secondo
gli studiosi riuniti, sia le dimensioni che lo stesso colore di una pillola
contro il mal di testa, partecipano attivamente a farlo passare prima.
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lunedì 19 marzo 2012
Cancro al seno: l'alcol rappresenta un importante fattore di rischio aggiunto
Il cancro al seno rappresenta un vero
spauracchio per le donne di tutte le età. A poco serve sapere che oggi l’elevato
livello raggiunto dalla diagnostica ha reso la neoplasia di più immediata
diagnosi, così come la stessa cura è resa più facile e foriera di elevate
speranze di guarigione. Insomma, finchè non si giungerà ad una cura definitiva
del cancro al seno, la malattia rappresenterà per le donne una fonte di
preoccupazione di non poco conto. Ciò giustifica anche l’allarme che certe notizie
inducono quando, ad esempio si afferma che, anche il consumo moderato di alcol
espone la donna ad un contestuale aumento, sia pure non elevato, di incorrere
nel cancro al seno.
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Menopausa: sempre più donne la considerano un periodo normale della vita
Le donne italiane cominciano a
considerare la menopausa sempre meno una malattia rispetto a quanto facessero
in passato e sempre più un fatto fisiologico del tutto normale. Lo dimostra il
fatto che una donna su dieci considera il climaterio una normale fase della
vita, poi ci sono addirittura le ottimiste che considerano questa fase della
vita una buona esperienza. La pensano così tre donne su dieci. Anche l’informazione
riguardo la salute della donna cresce con la consapevolezza che menopausa non
significa un momento della propria esistenza in cui ci si debba ingozzare di
farmaci.
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sabato 17 marzo 2012
Leucemia linfatica cronica: nuovo farmaco molto promettente
Quando
si parla di leucemia non sempre si specifica il tipo di malattia che interessa
il diverso paziente, ciò per dire che non esiste una sola leucemia, ne esistono
diverse forme anche in funzione all’età del paziente. Ad esempio, gli anziani
sono interessati dalla cosiddetta leucemia linfatica cronica che ha un’incidenza
di circa il 30% di tutte le forme di leucemia conosciute e per la quale oggi
esiste una terapia aggiuntiva che risulta molto promettente ai fini della
guarigione dalla malattia.
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venerdì 16 marzo 2012
Caffè: rischio ictus ischemico dopo un'ora dall'assunzione
Brutte notizie per gli amanti del
caffè, dopo una serie infinita di studi che dimostravano come la bevanda nera
più amata degli italiani fosse salutare, adesso arriva la doccia fredda, anzi
freddissima…. parrebbe infatti che entro un’ora dall’assunzione di un caffè si eleva in maniera
significativa il rischio di andare incontro ad un infarto miocardico acuto,
fino alla morte cardiaca improvvisa, almeno secondo recenti studi sull’argomento,
così come, pur non essendo fino ad oggi stato definito il rischio, pare che il
caffè potrebbe aumentare la possibilità di andare incontro ad un ictus
ischemico nello stesso spazio temporale da quando abbiamo assunto la bevanda.
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giovedì 15 marzo 2012
Tumore alla vescica: con nuovo farmaco si guarisce sei volte su dieci
Il tumore alla vescica fa sempre paura, tuttavia qualche
buona notizia relativamente alla cura di questa insidiosa neoplasia ci giunge
dall’84esimo Congresso della Società Italiana di Urologia che ha riportato gli
esiti di una sperimentazione clinica effettuata da ricercatori dell’Università
Cattolica.
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Peluria facciale: la donna baffuta non piace a nessuno! come curarsi?
Donna baffuta sempre
piaciuta…… ma siamo sicuri che questo detto è apprezzato dalle donne? Pensiamo
proprio di no, anzi, se una donna si accorge che cominciano a crescerle i baffi
oppure una antiestetica peluria sul viso, tutto farà, meno che godere di questa
nuova condizione. Eppure le donne “baffute” intendendo quelle che con la
peluria al viso devono farci seriamente o in maniera meno impegnativa i conti
sono ben nove milioni di nostre connazionali, un esercito di ragazze e signore
impegnate a risolvere al più presto il problema.
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mercoledì 14 marzo 2012
Epilessia: adesso curabile con un solo farmaco da prendere una volta al giorno
In Italia soffrono di epilessia
qualcosa come mezzo milione di pazienti, per quanto oggi la malattia sia più
facilmente controllabile, al punto che il paziente riprende già all’inizio delle
cura una qualità della vita quanto mai normale, è purtroppo vero che di questa
popolazione di pazienti, qualcosa come 150 mila persone dopo aver assistito ad
un miglioramento clinico nei confronti della malattia, a distanza di qualche
tempo, finiscono per non godere più dell’efficacia rappresentata dai farmaci
utilizzati e verso i quali traevano benefici. Ma oggi le cose potrebbero
cambiare anche per questo tutt’altro che trascurabile numero di pazienti, da
quando è stata scoperta una nuova cura efficace nei pazienti di epilessia di nuova
e vecchia diagnosi.
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Sindrome di Down: domani potremo curarlo
Anche per la Sindrome di Down potrebbe profilarsi a breve una
soluzione rappresentata da una potenziale cura che i ricercatori auspicano da
qui ai prossimi anni. A darci questa bella notizia un gruppo di ricercatori dell’Istituto
di genetica e biofisica “Adriano Buzzati Traverso” (Igb) del Consiglio
nazionale delle ricerche (Cnr) coordinato da Alfredo Ciccodicola e condotto da
Valerio Costa, ricercatori dell’Igb-Cnr di Napoli, che hanno pubblicato gli
esiti del loro studio sulla rivista scientifica Plos ONE.
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martedì 13 marzo 2012
Morte improvvisa: scoperta la vera causa negli anziani non cardiopatici
Quante volte
abbiamo appreso della morte improvvisa di una persona anziana che non aveva
nessuna particolare patologia cardiovascolare e che viveva in apparente buono
stato di salute, eppure ciò non è bastato per evitargli il decesso. Sicuramente
le congetture sulle motivazione di questa morte improvvisa non sono mancate, ma
oggi gli studiosi riescono a spiegarsi le motivazioni che potrebbero star
dietro ad una morte inaspettata di una persona sana ma un po’ avanti negli
anni.
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lunedì 12 marzo 2012
Yogurth: ecco perchè fa veramente bene
Che
lo yogurth faccia bene nel ripristino della cosiddetta flora batterica intestinale e
dunque partecipa nel miglioramento delle attività digestive, soprattutto quando
si assiste al depauperamento di detta flora a seguito dell’uso di antibiotici,
lo sappiamo da almeno venti anni. Si tratta di capire semmai perché tale
alimento partecipa al benessere dell’organismo, ovvero, come si può
spiegare tale beneficio per la salute che lo yogurth detiene?
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