A qualcuno è capitato e quando ne ha parlato, chi lo stava a sentire ha
stentato a credergli, eppure è così, c’è chi improvvisamente ha perso la
facoltà di avvertire i sapori. Tale situazione è meno rara di quanto ci si possa immaginare, eppure se ne
parla poco, spesso perché associata a fenomeni transitori e reversibili,
trascorsi i quali la persona riacquista quanto perso e torna alla normalità.
Eppure, se il fenomeno non è associato a malattie da raffreddamento che
prevedono fra i sintomi anche la perdita dei sapori, la cosa più giusta da fare
è quella di recarsi dal proprio medico curante.
Recarsi dal medico è importante, per fare piena luce su quanto ci sta
accadendo, anche perché il problema potrebbe essere anche altrove, ovvero,
potrebbe risiedere negli organi dell’olfatto, visto che avvertiamo i sapori
anche perché avvertiamo l’odore di quel che mangiamo. Una accurata visita dall’otorinolaringoiatra
di norma è in grado di fare piena luce sulla situazione e magari scoprire che
la causa della nostra perdita dei sapori è causata dalle sigarette che fumiamo,
oppure, complice di un decadimento della capacità di avvertire i sapori è
persino dell’età. Quest’ultimo fatto è dovuto alla nostra capacità di
sostituire rimpiazzandole le cellule delle papille gustative, attività questa
che a metà della nostra vita si rallenta facendoci avvertire meno i sapori.
Ma ovviamente in una condizione del genere non mancano le malattie a
partire dai polipi nasali, formazioni benigne che si localizzano all’interno
del naso e che oltre a rendere più difficile la respirazione hanno come effetto
della loro presenza il condizionamento dei sapori che avvertiamo. I rimedi
contro i polipi, a parte la chirurgia che li rimuove, sono rappresentati da
farmaci sotto forma si spray da usare in loco, a base di cortisonici che a
volte devono anche essere assunti per via sistemica, insieme sovente a vasocostrittori
per agevolare la respirazione, tenendo conto degli effetti collaterali di
questi farmaci ed eventualmente, a giudizio medico, antistaminici e antibiotici
possono completare il quadro terapeutico per una simile patologia.
Altre malattie a carico di bocca e naso posso essere rappresentate dalle
afte e dalle infezioni micotiche. Per le prime, visto che si tratta di piccole
ulcerazioni della mucosa della bocca, della gengiva o del palato, basta il
contatto con un apposito unguento quasi sempre a base di antibiotici e/o
antimicotici, per le seconde, quando l’attacco è opera di funghi anche in
questo caso dovremo utilizzare farmaci antimicotici, sovente per via locale,
anche se, quando l’infezione si fa più impegnativa potrebbero rendersi
necessari antimicotici assumibili per via sistemica, ricordando che queste
ultime terapie risultano abbastanza “pesanti” per l’organismo che li assume.
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