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La domanda, meglio dire le domande, nascono spontanee. Se ho qualche chilo in più, peggio ancora se sono in sovrappeso, per non parlare del fatto che possa essere persino obeso, posso immergermi in esercizi fisici estenuanti ed intensivi, con la certezza che così facendo perda peso? L’eventuale perdita di peso, eventualmente derivante dall’esercizio fisico estremo o moderatamente estremo, è indipendente dalla quantità di alimenti che ingurgito, oppure posso mangiare di tutto ed in quantità anche spropositata tanto poi “brucio” tutto con il movimento?
Chi soffre di attacchi emicranici ben sa di cosa si parla. Si parla infatti di pazienti che vanno incontro ad emicrania e durante un attacco, che puo’ persistere dalle 4 alle 72 ore nei casi più estremi, avvertono un dolore insopportabile, pulsante, intenso sul lato sinistro o destro della testa, più o meno nella fronte dietro uno dei due occhi, a seconda del lato in cui ha origine l’emicrania.
Un tempo, da ragazzi, i mantra per noi bambini al mare erano pressochè due. Non fare mai il bagno prima di due/tre ore dopo aver mangiato, con relativo tormento riservato a quelli che indossavano al polso un orologio affinché ci indicassero il tempo che ci separava dall’amato tuffo in acqua. E, poi, altro mantra, forse più ragionevole: Se vedi una medusa esci subito dall’acqua e chi non lo faceva, poteva rischiare una sorta di ustione, irritazione, che se lo ricordava per giorni. Ma i tempi cambiano, i ragazzini oggi forse non aspettano più due/tre ore per fare il bagno, ma sopratutto forse non sanno che le tanto odiate meduse, a breve, non le troveranno più in acqua, ma nel piatto, ben cucinate, impreziosite di aromi, con un bel contorno, magari di alghe, chissà ed il gioco è fatto! E guai a disubbidire alle mamme di fronte alla neo leccornia!
All'inizio, sembrava un mercato di nicchia, inimmaginabile il fatto che potesse competere con quello dei farmaci di sintesi ed invece, vuoi per la consapevolezza dovuta al fatto di comprendere che la natura può offrirci soluzioni per il nostro benessere e la nostra salute, senza per questo sostituirsi in toto ai farmaci tradizionali, fatto sta che il mercato degli integratori in Italia ha raggiunto vette inaspettate ed è destinato a crescere ancora a dismisura.
Se parliamo di lenticchie, nessuno, indipendentemente che piacciano o meno, può dire di non cconoscere questo legume, non foss’altro per la diffussione che ha sempre avuto nelle nostre tavole e nei negozi e supermercati che lo vendono. Ma se vogliamo indagare un po’ di più sulla storia delle lenticchie, qualche libro di storia ci aiuterà di certo.
Un lavoro scientifico da poco reso noto evidenzia che l’agopuntura rappresenta una potenziale strategia terapeutica che può contribuire a un migliore controllo glicemico nella gestione del prediabete.
Si fa sempre più strada l’idea che l'uso delle vitamine sia efficace nel contrasto di malattie importanti, addirittura inguaribili e scarsamente curabili. Parliamo della vitamina C e della vitamina E nel prevenire malattie neurodegenerative quali il Morbo di Parkinson.
Mai come in questo periodo si annette importanza alle sostanze naturali come fossero un vero toccasana. Da una parte questo orientamento dei consumatori va nella giusta direzione, visto che in natura troviamo tutto quanto necessario per farci stare bene. Dall’altra, però, rischiamo di alimentare delle false illusioni quando riteniamo che una sostanza naturale che si reperta in natura, venduta sotto forma di integratore debba per forza mantenere inalterate le proprie doti benefiche come se la si reperisse tal quale come in origine, ovvero, senza alcun trattamento. La maggior parte delle volte così non è, come nel caso della pappa reale.
Non parliamo certo di una patologia di difficile approccio, ma non si può neanche dire che soffrire di una semplice forfora non crei disagio a chi ne è affetto. Intanto la forfora non può essere considerata una malattia, ma potrebbe essere espressione di altra eventuale patologia sia a livello dermatologico, oppure come conseguenza di eventuali patologie anche a sfondo autoimmunitario, pensiamo alla psoriasi. Ciò significa che se il disturbo, con i normali classici trattamenti per uso topico, non passa o si ripresenta, è indispensabile rivolgersi ad uno specialista.
Si chiama Biotina e si legge vitamina! Nel senso che la Biotina, o vitamina H, o vitamina B8, è una delle vitamine del complesso B, fondamentale per il nostro benessere. E’ una vitamina idrosolubile, ovvero si scioglie nei liquidi, ma al di là di ciò, quel che importa è sapere che è una di quelle vitamine che non accumulandosi nell’organismo deve essere assunta tutti i giorni, visto che il fabbisogno medio per individuo varia dai 15 ai 100 mg al giorno.
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Su dieci italiani nove o poco più di loro consumano la giusta quantità di frutta e verdura, parliamo di persone adulte, il che equivale a circa 400 grammi, atteso che l’ideale sarebbe mangiarla 5 volte al giorno, le porzioni dovrebbero equivalere a circa una ottantina di grammi a porzione. Ciò che invece accade, seguendo l’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità è che nella fascia di età fra 18 e 69 anni le porzioni consumate non superano le due al giorno, fanno eccezione 4 italiani su dieci che si avvicinano alle porzioni ideali, fermandosi però a 4 porzioni, perché le giuste quantità, corrispondenti a 5 porzioni, le consumato 2 persone su dieci.
Fino adesso, quando ci si riferiva al sovrappeso o peggio ancora all’obesità, si guardava solo alla quantità di calorie assunte, al tipo di alimento ingerito, all’eventuale o minore attività fisica e al famigerato ago della bilancia per constatare gli eventuali progressi fatti. Adesso tutto ciò è solo una parte della riuscita o meno di una dieta, adesso si guarda oltre, molto oltre.