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lunedì 5 novembre 2012
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sabato 3 novembre 2012
Malattie cardiovascolari: la donna rischia di più dell'uomo!
venerdì 19 ottobre 2012
Obesità: esercizio fisico anche in caso di grave condizione
venerdì 5 ottobre 2012
Vitamina D: ecco perchè si oppone al decadimento fisico
domenica 16 settembre 2012
Ictus: riconoscerlo in tempo può salvare la vita
In Italia si verificano qualcosa come 200 mila nuovi casi di ictus, una condizione clinica grave in grado di evolvere infaustamente in breve tempo. Parlando di ictus ci riferiamo a quella manifestazione patologica conseguenza di un’ostruzione di un vaso con relativo mancato afflusso di sangue e ossigeno nel distretto interessato, per lo più cerebrale. Le conseguenze sono variabili perché dipendenti da diversi fattori, primo fra tutti, l’area ischemica che ha subito l’insulto, così come importante è anche l’eventuale impossibilità che il sangue abbia avuto di irrorare i tessuti dopo un primo fatto ischemico. Il risultato è che in Italia i decessi per ictus o per le conseguenze di esso, si collocano come terza causa di morte, dopo gli infarti, annoverando tutte le patologie cardiovascolari e i tumori. Ma c’è anche di più. Nel nostro Paese, a causa dell’ictus, un numero imponente di pazienti resta invalido in maniera permanente, al punto che gli ictus rappresentano la prima causa di invalidità