Avete la necessità in casa di ricorrere con una certa frequenza alla misurazione della pressione arteriosa? Oppure avete in casa una persona anziana ipertesa costretta ad assumere farmaci per fare abbassare la pressione e che pertanto andrà monitorata con una certa frequenza e non volete disturbare il vostro medico di famiglia ad ogni piè sospinto né, tanto meno, ricorrere continuamente alla farmacia sotto casa? Bene, misurate da soli la pressione arteriosa standovene comodamente in casa.
Apparecchi elettronici o classico sfigmomanometro?Per renderci più comoda la vita, le aziende del settore si sono sbizzarrite con tutta una serie di strumenti elettronici che senza alcuna fatica vi danno il valore della pressione minima e massima, compresa la frequenza cardiaca. Ma attenzione, per quanto la tecnica abbia fatto passi avanti anche in tal senso, parliamo di strumenti che a volte non sono del tutto fedeli nei valori, non solo, spesso tendono a stararsi col risultato che i valori che riscontriamo potrebbero differire dalla realtà, per non parlare poi della necessità di controllare lo stato delle pile, altrimenti a pile scariche, tali apparecchi sono del tutto inservibili. Dunque che fare, ricorrere al tradizionale sfigmomanometro con annesso fonendoscopio, del tipo utilizzato dagli stessi medici?
Perché no, oltretutto, se impariamo ad utilizzarli al meglio, laddove non avessimo altro a disposizione, saremmo in grado di rilevare la pressione arteriosa con una certa facilità. Certo, rilevare i valori con questi apparecchi richiede un minimo di competenza ed inoltre, se siamo soli e vogliamo conoscere la nostra pressione arteriosa, senza nessuno che ce la misuri, l’operazione risulterà molto complicata da eseguire.
Tornando agli apparecchi elettronici, meglio acquistarli solo nei negozi specializzati, senza troppo lesinare sul prezzo, perché se è vero che la comodità di poter misurare la pressione a casa è tanta, oltretutto si evita anche quella sindrome definita ipertensione da camice bianco derivante dall’ansia di farsi controllare dal medico, conoscere esattamente la pressione arteriosa di una persona può anche salvarle la vita… e di fronte a questo, non ci sono sicuramente prezzi stracciati che tengano!
Come si misura la pressione
Chi si accinge a misurare la pressione per prima cosa dovrà evitare atteggiamenti austeri e sbuffamenti vari di fronte al quadrante, limitandosi a fornire i valori rilevati evitando commenti inutili che eventualmente competono al medico. Ciò in quanto, tali procedure esagerate, causano ansia e tale stato d’animo incide negativamente sulla pressione momentanea della “cavia”. Se inoltre vi assumete il compito di misurarla più volte nella stessa giornata, concordate orari più o meno regolari senza curarvi troppo dell’eventualità che la persona abbia assunto o meno un caffè o abbia fumato poco prima una sigaretta, perché ai fini di una misurazione domestica, tali avvertenze sono del tutto inutili. Meglio annotare gli orari in cui si sono fatte le rilevazioni, aggiunte, eventualmente, allo stato di salute riferito dal paziente in quel momento.
Se occorre una rilevazione certa e della durata di un arco di 24 ore esistono altri metodi, come l’holter pressorio. Importante ricordare che la misurazione della pressione non dovrà essere al contempo una pratica ossessiva da adempiersi continuamente. Detto ciò, dipaniamo il bracciale e con questo copriamo il braccio della persona alla quale ci accingiamo a misurare la pressione ricordando che il bracciale va stretto sul braccio, eventualmente con la parte più bassa a coprire la piega del gomito, non stringete il bracciale sull’avambraccio, la pressione in questo modo non è possibile rilevarla.
Una volta posizionatolo, agganciatelo in modo da evitare che scivoli in basso. La pressione sistolica o massima Per la misurazione della sola pressione massima potreste fare a meno del fonendoscopio, utile in particolar modo per la misurazione della “minima”, ma non sarebbe male abituarsi ad usarlo sempre. Il dischetto del fonendoscopio va posto al di sotto del bracciale, ciò significa che tale operazione va iniziata quando non avete ancora insufflato aria, altrimenti la procedura sarebbe impossibile da attuarsi.
A questo punto, con la mano libera, andate a cercarvi l’arteria radiale della persona a cui state misurando la pressione. Per apprezzare il suo polso, dovrete usare il dito indice, non il pollice, anche se vi verrebbe più semplice. Ponete dunque il dito medio accanto all’indice e con questo premete l’arteria, adesso con entrambe le dita “sentirete” il cuore, se ciò non accade, avrete posizionato male le dita o la persona che state esaminando ha un percorso anatomico dell’arteria radiale leggermente diverso, capita. Oppure state esaminando una persona obesa ed in questo caso ci vuole una dose di pratica aggiuntiva per andare a beccare l’arteria o, ancora, il “paziente” ha la pressione molto bassa e risulta difficile apprezzare il suo battito cardiaco.
In quest’ultimo caso dovrete valutare voi la situazione, se si tratta di una contingenza associata, ad esempio al caldo, meglio sarebbe far distendere la persona ripetendo l’operazione, se non riuscite ad apprezzare il battito cardiaco e, per di più, la persona è sul punto di svenire o è già svenuta, non perdete tempo e allertate invece i soccorsi. In condizioni di normalità, dopo esservi assicurati che il dischetto del fonendoscopio è al di sotto del bracciale che dovrà stringere il braccio nudo, cominciate ad insufflare l’aria con la pompa in dotazione.
L’operazione va eseguita lentamente, guardando la lancetta del manometro che sale. Ad un certo punto, non sentirete più il polso sotto le dita, sfiatate leggermente con la valvola in modo da far uscire l’aria dal manicotto e ricomincerete a sentire il battito cardiaco, nel momento in cui sentirete sparire progressivamente il battito siete giunti alla misurazione della pressione massima, continuate ad insufflare ancora aria fino a superare di circa 20 millimetri di mercurio il valore che avevate riscontrato. Fate caso, anche la lancetta del manometro si muoverà all’unisono con i battiti cardiaci, aiutandovi a determinare la massima.
A questo punto sgonfiate il manicotto che non dovrà stare gonfio per più del dovuto, ciò per evitare di far male alla persona che esaminate. La pressione minima o diastolica Allentando la valvola e facendo uscire l’aria dal manicotto, una volta che avrete misurato la massima, arriverete al punto in cui non sentirete al fonendoscopio più il battito cardiaco, sarete giunti alla misurazione della pressione minima.
E’ bene infine ricordare che nelle persone anziane, fra un braccio ed un altro, vi possono essere valori diversi, se questi sono dell’ordine di una decina di mm di Hg siamo nell’assoluta normalità, se la differenza è invece notevole, parlatene al medico, potrebbero esserci dei problemi circolatori anche importanti.
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