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Le infezioni alle vie urinarie, per quanto fastidiose, a volte anche dolorose, possono anche essere molto frequenti nei due sessi, in particolar modo in quello femminile. Il motivo per il quale la donna soffre maggiormente di tali infezioni è, in parte, riconducibile alla diversa anatomia degli organi di pertinenza della donna rispetto all’uomo. Nella donna infatti l’uretra, quella particolare struttura che veicola, dalla vescica, l’urina verso l’esterno, è più corta rispetto a quella dell’uomo. Infatti, nell’uomo, il canale uretrale misura fino a 20 centimetri, nella donna appena 4 centimetri, a volte anche meno. Questo è almeno uno dei motivi per cui la donna soffre maggiormente di infezioni urinarie, poi c’è il ruolo dei diversi ormoni femminili a fare eventualmente il resto e non solo.
VISITA E ECOGRAFIA UROLOGICA |
Una tecnica relativamente recente, se si pensa che è stata adottata per la prima volta nel 1980 e che ha stravolto il trattamento dei calcoli urinari, la cui soluzione prima era solo in mano al chirurgo che doveva agire a cielo aperto eliminando i calcoli uno per uno. Ovviamente stiamo parlando della litotrissia i cui apparecchi utilizzati per il bombardamento dei calcoli si sono affinati, consentendo oggi un intervento più efficace e sopratutto più rapido rispetto a quanto avveniva 40 anni fa. I moderni litotritori, oggi si avvlgono dell’azione combinata di raggi X e ultrasuoni che garantiscono l’efficacia dell’operazione.
Se possiedi un cane ben sai come il tuo amico a quattro zampe sia avvezzo ad utilizzare il naso, il tartufo, per usare un termine più appropriato, per avvertire odori che noi umani neanche ci sogniamo. Del resto, i cani da tartufo, i cani antidroga, i cani utilizzati dopo le calamità naturali in grado di ritrovare superstiti sotto la neve o le macerie dopo un terremoto ce lo insegnano. Dove non arriviamo noi arriva il cane al punto che... Con la stessa prodigiosa capacità di annusare droga, umani sepolti vivi e frutti sottoterra, i cani sono diventati dei veri e propri rilevatori di malattie cui noi umani siamo soggetti.
La domanda è, come mai se ascoltiamo i racconti delle nonne e li parametriamo all’attuale realtà, scopriamo che a differenza di ciò che accadeva 50 o 60 anni fa, oggi assistiamo ad un esordio della pubertà in maschi e femmine anticipata rispetto al passato?
Non siamo di certo nella sede adatta per andare a sindacare sull’opportunità o meno di legalizzare la cannabis. Quel che ci interessa semmai, è capire se l’uso di questa sostanza possa avere risvolti patologici, a quanto pare anche importanti, oppure se, come molti ritengono, l'uso della sostanza sia da ritenersi del tutto innocuo. Le ultime notizie in campo medico, in ordine di tempo, potrebbero lanciare l’allarme sull’uso indiscriminato di cannabis, atteso che, secondo recenti studi, coloro che hanno fatto uso recente della sostanza potrebbero essere andati incontro ad emorragia cerebrale.