La sinusite è una malattia
che si manifesta a causa di un processo infettivo della mucosa
che riveste i seni paranasali, le cavità scavate all’interno delle ossa del
cranio e, dunque, in grado di determinare in chi ne soffra disturbi vari che vanno
dalla lacrimazione spesso profusa, al dolore, fino alla abbondante rinite con
continue secrezioni di muco dal naso.
Proprio l’estesa presenza
del muco all’interno dei seni paranasali non fa altro che peggiorare il quadro
clinico, atteso che tale liquido denso che ristagna finisce con l’infettarsi a
causa di eventuali batteri, funghi fin’anche virus. Da qui l’esigenza di
comprendere quale debba essere il trattamento terapeutico migliore alla luce di
due scuole di pensiero che tracciano l’approccio clinico della malattia con
alcune classi di farmaci ed altre acquisizioni scientifiche che invece
escludono in parte il trattamento terapeutico classico conosciuto. Proprio per
fare chiarezza sulle cure della malattia, preferiamo guardare al trattamento
più diffuso della sinusite che prevede l’utilizzo di sostanze farmacologiche di
uso comune.
In generale la sinusite si
presenta con sintomi ben precisi che conducono il medico verso la diagnosi
definitiva; dunque siamo di fronte ad un paziente che si presenta con elevata dolorabilità
a livello dei seni paranasali, con ostruzione nasale, a volte purulenta,
rinite, febbre, cefalea, per giungere, talora, alla perdita totale o parziale
della percezione degli odori. Visto il corollario di sintomi così ben
delineati, ne consegue che il trattamento terapeutico della sinusite non potrà
prescindere anche da analogo trattamento per quanto attiene il controllo dei
sintomi che, a volte, possono anche rendere penosa l’esistenza del paziente.
Il
trattamento della sinusite
L’attuale trattamento della sinusite, da più
parti visto come ideale per la remissione della sintomatologia, prevede
l’apporto degli antibiotici per stroncare l’infezione che si sia determinata e,
conseguentemente la febbre che si sia accompagnata all’infezione stessa. Ai
fini di una completa guarigione, gli antibiotici andranno assunti anche per
alcuni giorni seguenti la remissione dei sintomi. L’assunzione di farmaci
antinfiammatori non steroidei, i cosiddetti Fans, è giustificata laddove si
volesse agire per stroncare la sintomatologia dolorosa che si accompagna alla
patologia ed eventualmente per l’effetto antipiretico (ovvero la capacità di
tali sostanze nell’abbassare la febbre) detenuto da alcuni di questi
antinfiammatori (Tachipirina, Ketoprofene, Aspirina, soprattutto).
Così come
è anche consigliata l’assunzione di quelle sostanze
farmacologiche atte a decongestionare il naso, senza tuttavia mai eccedere con
queste sostanze. Di supporto sono quegli esami diagnostici, in particolar modo
la radiografia, per definire la diagnosi e, dopo, per constatare la totale
remissione dei sintomi e l’avvenuta guarigione.
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