Ferro, questo sconosciuto, verrebbe da dire ed infatti,
nonostante l’importanza rivestita da questo microelemento, essenziale per la
vita, i casi di carenza di ferro, soprattutto negli adolescenti, sono quanto
mai diffusi. Il motivo derivante dalla scarsa assunzione di ferro è in
special modo determinato dal fatto che il nostro organismo recupera solo una
parte del ferro ingerito con gli alimenti. Si parla del 20/25% per quei cibi più
ricchi del micronutriente, carni, legumi, ortaggi e verdure a foglia verde. Ne deriva che non solo, ai fini di una corretta
alimentazione, bisognerebbe ricorrere ad una dieta che preveda cibi ad alto
contenuto di ferro, ma è necessario, per evitare carenze, che la stessa dieta
consideri la necessità di basarsi su alimenti che contengano vitamina C,
fruttosio e proteine, ciò aiuta ad utilizzare al meglio il nutriente.
Allo
stesso modo si dovrebbe evitare la contestuale alimentazione di cibi, sia pure ad alto contenuto di ferro, con altri
quali uova, crusca e te, che limitano l’assorbimento del minerale. Bisogna dunque conoscere bene quali sono gli alimenti che
contengono più ferro. Ai fini dell’apporto del nutriente, occorre ricordare che
la milza di bovino è l’alimento che più di altri contiene ferro. 42mg/100 g.
Anche il fegato di suino è ricco in ferro, 18 mg/100 g. Non contengono ferro,
il burro e l’alcol.
Ecco gli alimenti più ricchi di ferro
Troppi i casi di carenza di ferro, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, 700 milioni
di persone soffrono di carenza di ferro. Da noi, in Italia come nelle altre
Nazioni più progredite, la carenza è molto diffusa, ma a differenza di quanto
avviene altrove, tale carenza è dipendente da una dieta squilibrata e non solo.
Occhio anche alla sovralimentazione, al sovrappeso e all’obesità, cause indirette
di carenza di ferro a causa di un ormone epatico, l’ Epcidina, che
inibisce proprio l’assimilazione del ferro.
Perché il ferro è importante
Il ferro partecipa, in primis, alla sintesi dell’emoglobina
e, dunque, all’ossigenazione dei tessuti, il carburante vitale per il nostro
organismo. Le carenze di ferro determinano dunque una sofferenza dei tessuti,
soprattutto quelli più nobili, proprio per carenza di ossigeno e hanno
ripercussioni, a volte anche gravi, per il nostro organismo. I primi effetti
potrebbero determinarsi a livello cerebrale. I soggetti con carenza di ferro,
infatti, soffrono di difficoltà di concentrazione, turbe dell’apprendimento,
perdita della memoria, a volte confusione mentale.
Un altro aspetto che si deve considerare, quando manca il
ferro, è la caduta dei capelli, anche se la più grave conseguenza di questa
carenza è data dall’indebolimento delle nostre difese immunitarie e dunque dalla
facilità con cui ci si espone alle infezioni a causa degli agenti patogeni,
batteri o virus che siano.
Come faccio a sapere se ho carenza di ferro?
Ovviamente, la sicurezza circa la quantità di ferro ematico
detenuta nell’organismo ce la da solo l’esame del sangue. Ma alcuni sintomi
sono tuttavia importanti per indirizzarci verso un’eventuale carenza del
micronutriente. Prima di vedere i sintomi, occorre ricordare che nei due
sessi è maggiormente la donna ad andare incontro a carenza di ferro per via
delle perdite ematiche determinate dalle mestruazioni mensili. Detto ciò, un
prolungato periodo di astenia, perdita di forze in generale, spossatezza,
malessere generale, pallore e mucose altrettanto pallide, per non parlare delle
frequenti infezioni cui si vada incontro, devono far pensare ad una carenza di ferro
ematico e, dunque, convincerci dell’opportunità di rivolgerci al medico. Diverse le soluzioni per risolvere una carenze del genere.
In primis, l’indagine sullo stato di salute del paziente, ricordando che una
perdita di ferro, determinata da un microstillicidio di sangue da parte degli
organi interni, come potrebbe accadere per un’erosione gastrica da ulcera o
gastrite, può avere effetti anche molto gravi sul malato.
L’altra soluzione verte sulla correzione di quegli errori
dietetici che siamo soliti fare a tavola. Il ricorso agli integratori a base di
ferro, invece, è consigliato, solo quando lo decide il medico, ben sapendo che la quantità sufficiente di ferro assunto sotto forma di integratori è per lo più quella somministrata in vena e non per bocca e, comunque, negli altri casi
è assolutamente da vietarsi ogni tentativo da parte del malato di curarsi da solo!
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